Impregilo, l'uscita dalla Campania frutterà un euro per azione in più
02/10/2008
Sono numerose le banche d'affari italiane che oggi prendono in considerazione il deal che ha coinvolto da un lato
A2A (-1,15% a 1,799 euro) e dall'altro
Impregilo (+9,17% a 2,8975 euro). Alla base di questo interesse vi è la risoluzione della vicenda legata al termovalorizzatore di Acerra annunciata ieri in prima persona dal Premier Silvio Berlusconi.
I giudizi degli esperti sono per entrambe le società positivi. Più nello specifico
Mediobanca, che per l'occasione ha confermato il rating di
Impregilo a outperform e il prezzo obiettivo a 4,1 euro, ritiene che in base alla modalità di pagamento che verrà identificata,
Impregilo potrà ottenere un miglioramento del prezzo obiettivo compreso tra 0,5 e 1 euro.
Dalla discussione con il Commissario per l'emergenza dei rifiuti Guido Bertolaso scaturirà la scelta finale tra una cessione definitiva del termovalorizzatore, con il pagamento in due tranche, o il riconoscimento di una commissione da parte di
A2A a
Impregilo per 10 dei 20 anni di concessione.
Nel primo caso, ossia quello del pagamento del 30% dei 395 milioni di euro (stima valutativa di Acerra) in gennaio e il restante 70% entro la fine del 2009, l'impatto per
Impregilo sarebbe di 1 euro per azione. "In questo caso però il primo anno per l'acquirente dell'impianto sarebbe in perdita", fanno notare a
Mediobanca.
Nella seconda eventualità: quella della retrocessione a
Impregilo da parte del Commissario per la gestione dei rifiuti di una fee, l'impatto positivo per la società di Sesto San Giovanni sarebbe minore perchè si dovrebbero attualizzare nell'arco dei 10 anni i 395 milioni di euro e questo porterebbe a una valutazione aggiuntiva di 0,5 euro al prezzo obiettivo di
Mediobanca.
Anche Cassa Lombarda (buy e target a 4,6 euro su
Impregilo) si è detta pronta ad alzare il prezzo obiettivo a 5,4 euro, stimando in circa 390 milioni di euro l'ammontare che verrà riconosciuto a
Impregilo. Di questi 68 per i tre impianti per fare le ecoballe. Positivo anche l'impatto su
A2A: "ipotizzando che la taglia del termovalorizzatore sia simile a quella di Brescia, l'Ebitda della utility dovrebbe aggirarsi sui 120/150 milioni di euro nei primi anni incentivati", spiegano a Intermonte, rating outperform e prezzo obiettivo di 2,5 euro.
Ricordando che il commissario si dovrebbe tenere gran parte dei margini per ripagarsi dell'investimento, la quota di rimanenza dell'utility lombarda sarebbe "nell'ordine dei 30/40 milioni di euro". Inoltre
A2A "dovrebbe gestire il solo servizio dell'impianto evitando il rischio di credito con gli enti locali", aggiungono a Euromobiliare (buy e target a 2,9 euro).