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Nel quarto mese dell'anno nell'area dell'Europa allargata dei 28 Paesi si è registrato un risultato più che positivo: circa 1.421.000 nuove auto immatricolate con una variazione positiva del 9,6% a confronto con i volumi dell'aprile 2007.
La presenza, in quasi tutti i paesi europei, di un numero di giorni lavorativi (da 2 a 3) superiore a quello dello scorso anno, ha contribuito a controbilanciare la crisi finanziaria internazionale l'elevato aumento dei prezzi dei carburanti, elementi che influenzano negativamente l'andamento del mercato.
Fiat Group Automobiles nel mese di aprile ha immatricolato in Europa occidentale (Ue a 15 più paesi Efta) 110.064 vetture nuove, il 7,9% in più rispetto alle 101.977 unità registrate ad aprile dell'anno precedente. Il saldo dei primi quattro mesi del 2008 della casa torinese è negativo però per 2,1 per cento.
I volumi complessivi da inizio anno si attestano a quasi 5.576.000 unità, poco sopra (+1%) il livello raggiunto nel primo quadrimestre 2007. La crescita delle due aree in cui generalmente è diviso il contesto europeo, l'area dell'Europa occidentale (15 paesi UE + 3 EFTA) e quella dei Nuovi membri UE (i 10 paesi per i quali sono disponibili i dati di immatricolazione) si è mantenuta su livelli simili nel mese: rispettivamente +9,5% la prima e +11,3% la seconda. Una situazione diversa emerge analizzando i volumi complessivi del primo quadrimestre: l'area occidentale si è mantenuta allineata ai livelli dello scorso anno (+0,1%), mentre l'altra area ha mantenuto un tasso di crescita a due cifre (+13,1%).
Analizzando i principali mercati europei, fanalino di coda per l'Italia con un calo del -2,9% nel mese, nonostante i 2 giorni lavorati in più e la presenza degli eco-incentivi. I risultati ottenuti in questa prima parte dell'anno confermano l'indebolimento della domanda di cui sono responsabili soprattutto la situazione economica non delle più favorevoli, la contrazione dei consumi privati e l'impennata dei prezzi dei carburanti.
Lo scenario economico congiunturale internazionale penalizza anche il mercato spagnolo, nel quale si riscontra una flessione dei consumi privati e un peggioramento delle condizioni per la concessione del credito, a cui si aggiunge il mancato rinnovo degli incentivi (Plan Prever) e la contestuale introduzione del nuovo sistema di tassazione volto a penalizzare le auto più inquinanti