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olèèèèèèèèèèèè

La Fed lascia fermi i tassi al 2%. Wall Street scatta su nuovi massimi di seduta
Di Alberto Susic
Al termine della riunione odierna, la Federal Reserve ha deciso ancora una volta di non intervenire sui tassi di interesse, che restano fermai al 2% dopo l'ultimo taglio di un quarto di punto deciso in occasione del meeting di fine aprile.
Nessuna sorpresa per il mercato, dal momento che sono state rispettate le attese degli analisti che puntavano ad un nulla di fatto anche per la riunione odierna. (Pubblicità)
Il mercato guarderà con attenzione ora al contenuto del comunicato, dalla lettura del quale si cercherà di capire il vero significato della mossa odierna, nel tentativo di individuare possibili indicazioni sulle prossime decisioni in materia di politica monetaria.
La prima reazione dei listini è stata all'insegna della volatilità, visto che subito dopo l'annuncio gli indici hanno mostrare qualche titubanza, riducendo i guadagni precedenti. Nel giro di qualche minuto però si è avuto un deciso scatto in avanti, verso nuovi massimi di giornata, con rialzi superiori ai due punti per il Dow Jones (notizie) e l'S&P500, seguiti dal Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che avanza dell'1,9%.
 

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fuochi d'artificio

Quotazioni

General Motors
GM
10.69
+0.00%



S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori

Il dibattito è aperto: dopo il balzo di ieri è vera inversione di tendeza o bull trap? I movimenti scomposti dei mercati non rappresentano in linea generale un segnale tranquillizzante. C'è qualcosa di inaspettato però che rappresenta un sostegno reale alle Borse: il decoupling cui si assiste tra economia e risultati aziendali. A fronte di un contesto macro vischioso, i risultati aziendali non stanno infatti facendo così male, anzi. Ne sono un esempio le trimestrali italiane, in quasi tutti i casi in linea o sopra le attese, ma anche quelle statunitensi, ormai avviate alla conclusione. Quando i 3/4 delle società comprese nell'S&P/500 hanno già riportato, la media del ritmo di crescita degli utili è negativa, ma condizionata in maniera pesantissima dagli unici due settori in rosso, finanziari e beni di consumo non discrezionali (auto a titolo di esempio), che nel secondo trimestre hanno visto cadere i loro utili dell'80% rispetto a 12 mesi fa. E forse proprio questo è un punto da non sottovalutare, nonostante il travaso di liquidità di questi giorni da commodity a equity abbia un effetto dirompente (a proposito, complimenti a quanti non vedevano una bolla nel prezzo del petrolio: -19% in un mese!).Che gli utili dei finanziari sarebbero scesi era più che un sospetto, che quelli della seppur disastrata industria Usa dell'auto avrebbero fatto altrettanto non era invece per nulla messo in conto.A questo si aggiunga un'analisi riportata ieri da Bloomberg e che non ha trovato grandissima luce, offuscata come è stata dall'entusiasmo del mercato: uno studio sul mercato dei credit default swap effettuata da una grossa banca italiana di peso internazionale ha indicato un rischio di default del 95% nel giro di 5 anni per una tra General Motors (NYSE: (Pubblicità)
GM - notizie) , Ford e Chrysler. Come a dire che a oggi gli operatori presenti sul mercato dei cds (titoli che assicurano contro i fallimenti aziendali) ritengono pressochè inevitabile la bancarotta di uno dei tre marchi. Il rumore che farebbe un botto di questo tipo è scontato dal mercato? Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 

dona46

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Attesi oggi in Germania gli ordinativi industriali a giugno e nel pomerigio le scorte Usa di greggio, che attualmente quota USD119 al barile. Eur/Usd a 1,55.
 

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Market mover: ordini all'industria tedeschi attesi in crescita



Apuntamento alle 12:00 oggi per il dato macroeconomico più importante di giornata, gli ordini all'industria in Germania relativi al mese di giugno. Le attese sono di un progesso di base mensile dello 0,5%. Nel mese di maggio si era registrato un calo dello 0,9% m/m e del 2% su base annua. Gli ordini all'industria sono indicativi sui futuri sviluppi dell'attività economica, rappresentando indirettamente quale sarà lo scenario per quanto riguarda le forniture e trasporti di merci provenienti dall'industria.
 

dona46

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Giappone: l'economia peggiora





(ANSA) - TOKYO, 6 AGO - Peggiora lo scenario per l'economia giapponese: il superindice di giugno scivola di 1,6 punti rispetto maggio, fino a quota 101,7.
Lo rende noto il Cabinet Office, secondo cui il governo ha anche modificato il proprio giudizio sull'economia, definendola ora 'in peggioramento'. Ad aprile e maggio, l'esecutivo aveva gia' ipotizzato un cambio in attesa di un riscontro con la diffusione di nuovi dati macroeconomici
 

ettore_61

?????????????????????
ragno1805 ha scritto:
allora dovremmo mandarla più spesso in vacanza così quando torna ci sono i botti :lol: :lol: :lol:

Siiiiiiiiiii
Put -> quando va in vacanza
Call -> quando rientra .....

Tempo 1 anno mi compro un'isola.
Al centro ci faccio una statua della zietta (stile isola di Pasqua), tanta gnocca, feste a go-go .....



:rolleyes: :rolleyes:
 

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