Gli incubi di Scaron..

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..demonio dagli occhi di bragia



Primo incubo:

Aquiloni a turbina sotto i mari per produrre energia con le correnti - Corriere della Sera

Sviluppati dalla svedese MinestoAquiloni a turbina sotto i mari per produrre energia con le correntiInteressato il ministero dell'Energia britannico: un kW costerebbe tra 0,06 e 0,14 euroIn inglese si chiama serendipity, in italiano coincidenza. Cioè si sta cercando qualcosa in un certo campo, quando si scopre che invece funziona in tutt'altra direzione. È quanto avvenuto alla Minesto, compagnia del gruppo svedese Saab. Gli ingegneri stavano studiando un aquilone a turbina per produrre energia con il vento, quando si sono accorti che l'apparecchio sarebbe stato molto più efficiente immerso nel mare, dove l'acqua è 832 volte più densa dell'aria.IN ACQUA - Detto e fatto: Green Deep è stato convertito dall'aria all'acqua. Si tratta di una turbina sorretta da un'ala dal peso totale di 7 tonnellate che, ancorata con un cavo al fondale marino a 60-150 metri di profondità, fluttua descrivendo una traiettoria a forma di 8 orizzontale, come il simbolo dell'infinito. Il processo avviene in due fasi. Nella prima si aumenta la velocità del flusso che entra nella turbina. Quando la marea colpisce l'ala, questa di abbassa creando una forza ascendente e con la traiettoria a 8 rovesciato la velocità del flusso è aumentata di dieci volte. Nella seconda fase si utilizza un generatore per convertire l'energia cinetica in elettricità. Secondo la Minesto dopo sole tre settimane l'aquilone sottomarino ha già recuperato l'energia spesa per realizzarlo, contro gli 8 mesi che servirebbero se fosse utilizzato in aria. Ogni aquilone ha una potenzialità di 500 kW. Ogni kilowattora viene prodotto a un costo di 0,09-0,20 dollari (0,06-0,14 euro).POTENZIALITÀ - In Europa, però, la potenzialità di un sistema simile potrebbe essere espressa quasi solo in acque britanniche, dove le correnti sono pari a 1-2 metri al secondo a una profondità di 6-120 metri. Il ministero dell'Energia britannico si è già interessato al progetto. Deep Green è ora finanziato dai governi svedesi e britannico e ha ricevuto quasi 3 milioni di dollari da altre compagnie. Si stima che un sistema completo di aquiloni sottomarini possa produrre 18 terawattora annui, sufficienti per assicurare energia a quasi 4 milioni di abitazioni in Gran BretagnaPaolo Virtuani27 ottobre 2009



Secondo incubo:

Porte girevoli per l'energia dalle onde - Corriere della Sera
Il progetto finlandese ha ricevuto un contributo di 3 milioni di euro

Porte girevoli per l'energia dalle onde

Ogni porta, posizionata da 6 a 23 metri sotto la superficie del mare, può generare 300 chilowatt

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Il WaveRoller (da AW-Energy.com)
L'idea è venuta a un tuffatore che, dopo un volo plastico, per poco ha picchiato una testata contro la porta di una nave affondata. Un'idea che ha ricevuto ora un contributo di 3 milioni di euro. L'idea del finlandese Rauno Koivusaari è semplice: una sorta di porta girevole dal peso di 20 tonnellate che, posizionata a una profondità compresa tra 6 e 23 metri sotto il mare, bascula sotto l'azione delle onde, in modo da azionare un sistema idraulico che trasforma l'energia cinetica in energia elettrica.

MOTO ELLITTICO - Ogni porta è in grado di produrre 300 chilowatt, collegata in serie di tre arriva a una capacità di quasi un megawatt. E in un campo di produzione se ne possono aggiungere quante se ne vogliono, senza contare che, essendo sotto il mare non ci sono problemi di impatto ambientale. Sono quindici anni che Koivusaari sta sviluppando il progetto insieme alla sua società, la AW-Energy e ora ha posizionato un modello-pilota al largo del Portogallo. Il WaveRoller funziona sfruttando il fatto che il modo ondoso, avvicinandosi alla costa, prima che si rompa la cresta dell'onda e formi il classico «cavallone», sotto la superficie marina fa muove le particelle d'acqua con un moto ellittico. Quindi in avanti e all'indietro e questo movimento di andata e di ritorno è proprio quello che sfruttano le porte basculanti intorno a un perno per funzionare in entrambi i sensi.
Paolo Virtuani
05 novembre 2009
 
Incubo casalingo


Firenze: ecco la macchina che cattura e concentra l'energia del Sole - Corriere della Sera



Grazie a particolari specchi e ad altri macchinari si produce energia elettrica

Firenze: ecco la macchina che cattura
e concentra l'energia del Sole


Giovedì il Cnr inaugura all'Osservatorio di Arcetri il «Concentratore solare con specchi adattivi rotanti»

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Il «Concentratore solare con specchi adattivi rotanti» realizzato dal Cnr
FIRENZE
– Visto da vicino il prototipo del Cnr ti spedisce lontano nel tempo. Un ritorno al passato con le tecnologie del futuro. E non è strampalato pensare al grande Archimede, ai suoi specchi ustori, alle meraviglie di una pre-tecnologia così sofisticata da sembrare mitica. E invece l’oggetto misterioso che sarà inaugurato giovedì all’Osservatorio di Arcetri, sulle colline di Firenze, è un esempio di altissima tecnologia, unica al mondo. Si chiama «Concentratore solare con specchi adattivi rotanti» ed è capace di sviluppare energia elettrica pulita e a basso costo, circa tre volte in meno rispetto a quanto si spende per l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico e a ridurre l’impatto paesaggistico.
LA TECNOLOGIA - «Con questa tecnica si possono realizzare impianti capaci di arrivare a 1500 gradi di calore – spiega Francesco D’Amato, primo ricercatore all’Istituto nazionale di ottica applicata del Cnr di Firenze – e produrre 200 chilowatt elettrici capaci di alimentare energia in una sessantina di appartamenti». Un impianto del genere deve avere una grandezza di 2500 metri quadrati, ed ha una forma di un cerchio di 50 metri di diametro. Il prototipo (funzionante) che sarà mostrato giovedì ad Arcetri è invece un semicerchio ed formato da otto metri quadrati di specchi. Perché proprio come l’invenzione di Archimede, anche il Concentratore funziona con gli specchi. Qual è il suo cuore meccanico? «Un binario semicircolare di 25 metri di diametro dove si muove un carrello – continua D’Amato - e su questo carrello è stato montato un telaio di 8 metri quadri di specchi. Il carrello segue il movimento del sole e rimanda luce su un altro specchio speciale collocato al centro binario. Da qui, grazie a un motore Stirling, cioè un sistema che trasforma energia termica in elettrica, si crea l’energia». Un concentratore solare è in via di sperimentazione da parte dell’Enel in Sicilia, ma quello fiorentino è realizzato con una tecnologia all’avanguardia capace di produrre maggiore energia, ameno sulla carta.


DIFETTI - I difetti? Se c’è poco sole funziona male, dunque è per ora un ottimo impianto da utilizzare soprattutto al Sud. Il progetto è stato elaborato dagli Istituti nazionali di ottica applica e di biometereologia del Cnr, e dalla Ronda Hight-Tech, un’azienda di Vicenza. I progetto è stato firmato anche dalla Regione Toscana. «Abbiamo sostenuto la realizzazione del concentratore con grande convinzione – dice Fabio Roggiolani, presidente della Commissione sanità della Regione Toscana – anche perché siamo la prima Regione in Italia che sta riconvertendo a energia pulita tutti gli ospedali e il parco auto del servizio sanitario che tra poco sarà elettrico. Il progetto di Arcetri può ridurre di tre quarti la superficie occupata dal fotovoltaico. E questo per una regione dove il paesaggio è così importante, come la Toscana, può essere decisivo per la svolta ecologica. Dopo il solare termodinamico e fotovoltaico, ecco dunque il solare ottico. Insomma, abbiamo messo gli occhiali ai pannelli solari».
Marco Gasperetti
24 novembre 2009


Come faranno a tenere in piedi uno specchio di 50 mt con venti di 120 Km/h?
 

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