Gli oncologi si farebbero la chemio?

farei volentieri a meno di google se solo ci si potesse fidare dei governi,di farmaindustria ,dei preti ecccc

"Non cercarlo su Google", la campagna contro le autodiagnosi in Rete - Repubblica Tv - la Repubblica.it

alcune notti
la tV Real Time trasmette alcune "malattie strane gravi e rare"
e pratricamente tutti sono riusciti a trovare la cura adeguata solo grazie ad internet perchè i medici di base liquidavano i pazienti con l'aspirina e non capivano una mazza
 
Allan Taylor: come guarire dal cancro con l’alimentazione

Una storia che ancora stupisce il mondo

Pubblicato il 07/11/2014 da La Fucina
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Allan Taylor: come guarire dal cancro con l’alimentazione

Video -Franco Berrino parla di alimentazione e prevenzione tumori

È possibile guarire dal cancro con l’alimentazione? Pare di sì, e c’è il caso di Allan Taylor, 80enne britannico di Middlesbrough, che ancora stupisce il mondo. Nell’aprile del 2012 i medici riferirono ad Allan che il cancro al colon che aveva iniziato a curare stava peggiorando e che non c’era più niente da fare. Ma lui non si è dato per vinto e navigando su internet ha ottenuto delle informazioni che lo hanno portato a cambiare regime alimentare: Allan ha eliminato completamente carne rossa e latticini e ha iniziato a consumare 10 porzioni di frutta e verdura crude al giorno. Il tutto condito da curry e accompagnato da orzo selvatico in polvere, semi di albicocca e integratori di selenio.
Si può guarire dal cancro con l’alimentazione? Si può fare anche di meglio: la prevenzione dei tumori con l’alimentazione

Allan si era sottoposto ad un intervento e tre mesi di chemioterapia per curare il cancro al colon che gli era stato diagnosticato. Poi aveva ricevuto la notizia sul peggioramento delle sue condizioni in aprile: il cancro si era diffuso anche all’intestino tenue e secondo la diagnosi il suo tumore era inoperabile. Allan, però ha mantenuto un atteggiamento positivo e ha semplicemente cercato su internet l’equivalente inglese di “cure per il cancro del colon”, e dopo aver iniziato una dieta basata su frutta e verdura è arrivato il “miracolo”: ad inizio agosto dello stesso anno, quindi 3 mesi dalla nefasta notizia datagli dai medici gli esami non mostravano più tracce delle anomalie che erano state riscontrate nell’intestino tenue.
Un caso più unico che raro quello di Allan Taylor, di cui non ci sono spiegazioni. Quel che è certo però è che con una corretta alimentazione il cancro si può prevenire. È ciò che sostengono illustri medici come Umberto Veronesi o Franco Berrino.
L’alimentazione può influenzare l’insorgere di tumori tramite vari meccanismi che interagiscono tra di loro, come ad esempio la presenza di sostanze cancerogene nei cibi, la formazione di sostanze cancerogene nella cottura (soprattutto ad alte temperature), di sostanze pro-ossidanti e anti-ossidanti, che prevengono l’attivazione metabolica di vari cancerogeni). Tuttavia, proprio per il fatto che meccanismi “positivi” come la presenza di sostanze anti-ossidanti e “negativi” come la presenza di sostanze pro-ossidanti, insieme alle infinite e complesse combinazioni alimentari, rende difficile agli studiosi individuare la responsabilità eziologica di uno specifico fattore o stile alimentare di determinate popolazioni. Ad ogni modo dai diversi studi effettuati negli ultimi 40 anni è emerso che è possibile prevenire più di un terzo dei tumori modificando le abitudini alimentari.
Sotto: il grafico che mostra le cause di morte nel 1900 e nel 2010. I morti di cancro non sono mai stati così tanti in passato

PER APPROFONDIRE: Leggi il PDF sulla prevenzione alimentare dei tumori
 
riguardo alle statistiche sulle radio
qui o nel paper originale

Radioterapia: non necessaria in tutte le pazienti

negli over 65 con tumori ......... al 5% di beneficio vanno tolti tutti gli svantaggi...tipo tumori radioindotti...il fatto che la recidiva non sara' trattabile ecc

confermato ieri papale papale dal radiologo

partito in quarta col fatto che bisogna farla...gli dico calma...a me risulta che....bla bla......."vero! mi risponde"....e si e' sorpreso che lo sapessi...."un approccio pragmatico, di solito con gli altri pazienti non e' cosi' "......(quindi desumo che si bevono di tutto)

ha aggiunto anche che non aumenta di 1 gg l'aspettativa di vita(be' dai e' stato onesto)..ma solo + lungo il periodo libero da recidive.
Sulla chemio +- si sente la stessa cosa(non da loro....ma ravanando le statistiche)


Ma allora qualcosa non torna......quindi + sani da tumori...ma nuove patologie indotte (questo non l'ha detto)..tanto che non si vive cmq di +





siccome sto conducendo una mia personale statistica su cosa pensano del ruolo dell'alimentazione in questa patologia......l'ennesimo incravattato che dice che non conta niente (qui meno onesto)
 
Ultima modifica:
E' la fine della chemioterapia. Il cancro si cura con PLX472O. Una scoperta tutta italiana!

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E’ la fine della chemioterapia.Scienziati italiani dell’istituto di Candiolo (TO) hanno scoperto il PLX472O,farmaco che attacca SOLO le cellule tumorali e non quelle sane come di solito fa la chemio,atta a colpire tutte le cellule dell’organismo senza fare una distinzione tra cellule malate e sane.

La ricerca sul cancro non si ferma mai. L’ultima scoperta è tutta made in Italy. Un team di scienziati italiani dell’Istituto di Candiolo, in provincia di Torino, ha scoperto un nuovo farmaco, il PLX472O, che potrebbe rivoluzionare le cure utilizzate contro il tumore. Coordinati da Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare, e Federico Bussolino, Direttore Scientifico della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, gli scienziati hanno sperimentato un farmaco in grado di attaccare direttamente le sole cellule tumorali, e di frenare la riproduzione di altre cellule malate. Una vera e propria innovazione nella cura del cancro, visto che attualmente i metodi chemioterapici utilizzati colpiscono tutte le cellule dell’organismo, anche sane, non solo quelle tumorali.
In particolare, lo studio pubblicato su Proceedings of National Academy (Pnas), eportato avanti dai ricercatori italiani, ha analizzato la mutazione di un gene, chiamato BRAF, responsabile della proliferazione incontrollata di alcuni tipi di cancro, esaminando inoltre i risultati di un farmaco il PLX472O, il cui uso è autorizzato negli Stati Uniti, ma non ancora in Europa. Il farmaco avrebbe la straordinaria capacità di colpire direttamente le sole cellule tumorali ed evitarne il riformarsi. Le sperimentazioni finora effettuate per la cura del melanoma hanno dato risultati soddisfacenti e la terapia a bersaglio molecolare, in futuro, potrebbe diventare la strada da percorrere nella lotta contro il cancro. «Si è accertato – spiegano Alberto Bardelli e Federico Bussolino – che il Plx472O non solo agisce sulla cellula tumorale bloccandone la crescita, ma ha anche un effetto inatteso sul sistema vascolare del tumore. Questo eccezionale farmaco – continuano i ricercatori – migliora la perfusione ematica del tumore e l’ossigenazione con due conseguenze: facilitare l’arrivo di altri farmaci al tumore, consentendo di ridurre le dosi di chemioterapici utilizzati nel trattamento, e migliorare l’ossigenazione del tessuto riducendo l’ipossia, appunto la mancanza di ossigeno, solitamente causa della maggiore aggressività della malattia e della comparsa di metastasi.

Questa scoperta – sottolineano Bardelli e Bussolino – rivoluziona le prospettive delle attuali terapie antiangiogenetiche, utilizzate ampiamente nel trattamento di molti tumori solidi, dimostrando che è possibile intervenire sull’angiogenesi tumorale non solo inibendola, ma anche cambiando e migliorando le caratteristiche funzionali del sistema vascolare del tumore. Questa scoperta – concludono Bardelli e Bussolino – è un’ulteriore tappa nella lotta contro il cancro, che si sta globalizzando e allarga il fronte, avendo compreso la necessità di studiare e colpire le vie di comunicazione tra la cellula tumorale ed il microambiente che la circonda. Infatti, il destino di un tumore verso una veloce progressione, o nel permanere in uno stato di quiescenza, dipende sia dalle caratteristiche genetiche della cellula neoplastica sia dalle molecole e dei vasi sanguigni che circondano il tumore». Insomma intervenendo direttamente sulle cellule malate e bloccandone la riproduzione si riuscirebbero a stroncare velocemente i tumori. La speranza, come accade sempre a seguito di nuove scoperte in campo medico, è che i nuovi farmaci riescano ad essere utilizzati concretamente quanto prima e non rimanere solamente allo stato di ricerca.



Addio chemioterapia, a curare il cancro ci pensa il PLX472O scoperto dagli italiani
 

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