Gloria ai Bastardi - Cap. 2

Siamo in una botte de ferro, con le minestre al 50%.


All' Economia resta forte la candidatura del direttore generale di Bankitalia, Daniele Franco, ex Ragioniere dello Stato. Più di quella del direttore dell' Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. In corsa c' è anche l' economista Carlo Cottarelli, che però può andare alla Funzione pubblica.
Allo Sviluppo Economico potrebbe essere promossa Marcella Panucci, ex direttrice generale di Confindustria e da poco nel ruolo di segretario generale proprio al Mise. Il banchiere Franco Bernabè è una valida alternativa, come pure il manager Vittorio Colao, che però non si è lasciato benissimo con Conte alla fine del lavoro della sua task force per la ripartenza dell' Italia. A Colao potrebbe anche essere affidata la delicata partita delle Infrastrutture, con tutte le grandi opere da sbloccare, sempre collegate al Recovery.
Stesso discorso alla Salute, se non resta Roberto Speranza arriverà una figura tecnica, come Rocco Bellantone, direttore del Gemelli e preside della facoltà di Medicina dell' università Cattolica, o l' immunologa Antonella Viola. Di certo, nei piani di Draghi, le donne in squadra non mancheranno: il premier incaricato ha già fatto capire di voler garantire un equilibrio di genere, la metà saranno ministre.
 
3,2,1 5S mossa disperata all'opposizione : Titolo: Governo: Lupi, adesione convinta a progetto Draghi senza veti
 
Siamo in una botte de ferro, con le minestre al 50%.


All' Economia resta forte la candidatura del direttore generale di Bankitalia, Daniele Franco, ex Ragioniere dello Stato. Più di quella del direttore dell' Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. In corsa c' è anche l' economista Carlo Cottarelli, che però può andare alla Funzione pubblica.
Allo Sviluppo Economico potrebbe essere promossa Marcella Panucci, ex direttrice generale di Confindustria e da poco nel ruolo di segretario generale proprio al Mise. Il banchiere Franco Bernabè è una valida alternativa, come pure il manager Vittorio Colao, che però non si è lasciato benissimo con Conte alla fine del lavoro della sua task force per la ripartenza dell' Italia. A Colao potrebbe anche essere affidata la delicata partita delle Infrastrutture, con tutte le grandi opere da sbloccare, sempre collegate al Recovery.
Stesso discorso alla Salute, se non resta Roberto Speranza arriverà una figura tecnica, come Rocco Bellantone, direttore del Gemelli e preside della facoltà di Medicina dell' università Cattolica, o l' immunologa Antonella Viola. Di certo, nei piani di Draghi, le donne in squadra non mancheranno: il premier incaricato ha già fatto capire di voler garantire un equilibrio di genere, la metà saranno ministre.

Cottarelli a suo tempo fece quella spending review che Renzi poi mise nel cassetto perchè non di stesse vedute.
Ora vediamo se lo nomina Draghi e ritirasse fuori dal cassetto quanto fece a suo tempo come la prende IV.
 
Il mio timore è proprio questo. Anche se i nodi usciranno, non ci sia più nulla da fare per destituire il potere che in questi anni si è organizzato.
Non con il voto visto che ormai non conta nulla e poi dopo quanto accaduto in USA ce lo hanno detto apertamente, votare non serve a nulla.
Una rivolta civile non avrebbe alcun esito positivo per noi
Uno sciopero fiscale non funzionerebbe perchè interviene la paura e si avrebbe solo una adesione minima.

Cosa fare anche se ci dicessero, ok dai vi abbiamo venduto, l'italia non esiste più, da domani sarete tutti cittadini del nuovo mondo?
Ti adegui o cambi nazione, in luoghi remoti, o disconosci questo Stato.

io mi adeguo, nel senso che vorrei una paese indipendente e che possa decidere liberamente.
Vivrei con le risorse che ci può dare il nostro paese.
 

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