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Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
A livello di volumi si, con i prezzi ci stava. Il punto è che è difficilissimo tradare il nostro con una america messa così, almeno per me.
Gloria ai Bastardi - Cap. 2
- Creatore Discussione gipa69
- Data di Inizio
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Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Storia scientifica del Sars-Cov2, il virus del Covid-19. Resterete a bocca aperta
Volete sapere la vera storia scientifica del virus Sars-Cov-2, con citazioni di fonti scientifiche passo passo, con un'evoluzione che è iniziata quasi 20
scenarieconomici.it
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Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
"Osservare e ragionare"Storia scientifica del Sars-Cov2, il virus del Covid-19. Resterete a bocca aperta
Volete sapere la vera storia scientifica del virus Sars-Cov-2, con citazioni di fonti scientifiche passo passo, con un'evoluzione che è iniziata quasi 20
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Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
ehhh già....
poi senti che mancano 200.000 operai specializzati...
Padova. Grafica Veneta cerca 25 operai da 3 mesi ma non ne trova: «I giovani non vogliono fare i turni»
La denuncia di Franceschi, patron di Grafica Veneta, colosso di Trebaseleghe che stampa 150 milioni di libri l’annocorrieredelveneto.corriere.it
Sfruttamento di manodopera alla Grafica Veneta: 11 arresti. Ai domiciliari anche due dirigenti
Gli indagati sono accusati, tra l'altro, anche di rapina, estorsione e sequestro di personewww.lastampa.it
Grafica Veneta, il gip: "Azienda consapevole degli orari di lavoro e della sorveglianza". Le intercettazioni: "Ci siamo inc.... da soli" - Il Fatto Quotidiano
PADOVA – Caporalato in una fiorente azienda del Nordest. Ci sono alcune pagine del giudice per le indagini preliminari Domenica Gambardella che integrano il capo d’imputazione e sintetizzano le accuse non solo a carico di nove pakistani oggetto di misure di custodia cautelare, ma anche di due...
www.ilfattoquotidiano.it
Siamo ormai agli stracci. Siamo stracci.
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Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
"Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. Non iniziò con i 6 milioni di ebrei che persero la vita. E non iniziò nemmeno con gli altri 10 milioni di persone morte, tra polacchi, ucraini, bielorussi, russi, yugoslavi, rom, disabili, dissidenti politici, prigionieri di guerra, testimoni di Geova e omosessuali.
Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone in base alla “razza” e al colore della pelle. Iniziò con i bambini espulsi da scuola, perché figli di persone di un’altra religione. Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità. Iniziò con la schedatura degli intellettuali. Iniziò con la ghettizzazione e con la deportazione.
Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”.
“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della Memoria”, diceva Primo Levi, perché “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”."
Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. Iniziò con le leggi che distinguevano le persone in base alla “razza” e al colore della pelle. Iniziò con i bambini espulsi da scuola, perché figli di persone di un’altra religione. Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità. Iniziò con la schedatura degli intellettuali. Iniziò con la ghettizzazione e con la deportazione.
Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”.
“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della Memoria”, diceva Primo Levi, perché “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”."
