Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Ue: maxi-piano fino a 720 mld per l'euro

in campo anche Fmi e Bce, nuovi tagli per Madrid e Lisbona

10 maggio, 07:13

(ANSA) - BRUXELLES, 9 MAG - Un maxi-piano fino a 720 mld, cui partecipa l'Fmi, per blindare l'euro dalla speculazione. Lo hanno varato i ministri finanziari Ue. Il piano ha anche lo scopo di evitare il rischio defualt di altri Paesi dopo quello corso con la Grecia. E'stato approvato dopo 10 ore di negoziati.

Chiesti anche nuovi sacrifici a Spagna e Portogallo, considerati maggiormente a rischio. La Bce annuncia 'misure significative'.

Il piano Ecofin dispone che la Commissione Ue eroghi prestiti per 60 mld euro.
 
GRECIA: ECOFIN, MISURE AGGIUNTIVE A SPAGNA E PORTOGALLO

I ministri dell'Economia dell'Unione europea sono orientati a chiedere 'misure aggiuntive' di controllo sui conti pubblici a Spagna e Portogallo, come condizione per poter eventualmente accedere, in caso di difficolta', al pacchetto anticrisi che stanno mettendo a punto. E' quanto rivelano fonti Ue.

(La Repubblica.it)
 
GRECIA: SULL'ONDA MAXI-PIANO UE, L'EURO RISALE SUL DOLLARO

Sull'onda del maxi-piano varato dalla riunione straordinaria dell'Ecofin, l'euro e' risalito sul dollaro sui circuiti elettronici. La valuta unica europea e' risalita dell'1,6 per cento a 1,2954 sul dollaro, dopo che la scorsa settimana era scesa ai minimi da 14 mesi.

(La Repubblica.it)
 
Crisi/ Accordo Ecofin: 500 mld euro per stabilizzare eurozona

Bruxelles, 10 mag. (Apcom) - Un pacchetto da 500 miliardi di euro fra prestiti e garanzie di prestiti, più la possibilità di aggiungerne altri 250 da parte dell'Fmi, più gli acquisti sul mercato secondario dei titoli di Stato dei paesi 'fragili' dell'eurozona da parte della Banca centrale europea, e ancora gli impegni di questi stessi paesi (per ora Spagna e Portogallo)a fare sforzi aggiuntivi per consolidare i propri bilanci più in fretta e con più rigore: sono, in estrema sintesi, le decisioni che il Consiglio dei ministri finanziari dell'Ue ha preso in una riunione interminabile cominciata alle tre di ieri pomeriggio e conclusa alle 3 e un quarto di questa mattina.
Basteranno a stabilizzare l'eurozona e a convincere i mercati a desistere dai loro attacchi ai suoi paesi membri finanziariamente più deboli, oggi i paesi iberici dopo la Grecia, domani l'Irlanda e poi forse persino l'Italia?

L'Ecofin ha approvato la creazione di due diversi dispositivi per rispondere all'attacco dei mercati all'eurozona.
Il primo è il meccanismo comunitario di stabilizzazione (prestiti da 60 miliardi di euro), gestito direttamente dalla Commissione europea e garantito dal bilancio Ue, che sarà creato sulla falsariga del dispositivo di sostegno alla bilancia dei pagamenti dei paesi non membri dell'eurozona.
I ministri hanno approvato un regolamento Ue basato sull'art.122 del Trattato (che prevede la possibilità di "concedere un'assistenza finanziaria dell'Unione" a uno Stato membro "che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato di gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo").
Il regolamento permetterà di estendere anche agli Stati membri dell'eurozona il dispositivo previsto per la bilancia dei pagamenti, e di allargarne il campo di applicazione ai casi di difficoltà di approvvigionamento sui mercati dei finanziamenti per il debito sovrano.
Il secondo è uno strumento chiamato 'Special purpose vehicle', praticamente un Fondo intergovernativo di stabilizzazione, garantito bilateralmente dagli Stati dell'eurozona fino a 440 miliardi di euro, che raccoglierà sul mercato ulteriori prestiti a beneficio dei paesi dell'euro in difficoltà, sulla base di programmi triennali.
Per predisporre questo secondo dispositivo verrà seguito il modello del meccanismo di assistenza finanziaria già creato per la Grecia.
A questo pacchetto, già cospicuo, si aggiungerà un contributo dell'Fmi che potrà arrivare fino alla metà dei finanziamenti dell'Ue, ogni qualvolta verrà attivato il doppio dispositivo di stabilizzazione (meccanismo comunitario più fondo intergovernativo) per un paese sotto l'attacco dei mercati.

Nell'ipotesi, molto remota, di un ricorso massiccio a tutti i 500 miliardi del pacchetto europeo di stabilizzazione, l'Fmi contribuirebbe dunque fino a 250 miliardi di euro.
L'erogazione dei prestiti sarà in ogni caso condizionata, com'è avvunuto per la Grecia e com'è tradizione per i finanziamenti dell'Fmi, all'attuazione di programmi pluriennali di rigorosissime misure di consolidamento dei bilanci e di riforme strutturali da parte dei paesi 'assistiti'.
Fra i due meccanismi decisi dall'Ecofin ci sono alcune differenze fondamentali in termini di 'timing' e di modalità di attivazione: mentre il meccanismo comunitario potrà essere attivato immediatamente dalla Commissione, in caso di necessità, raccogliendo sui mercati, al proprio tasso d'interesse, i finanziamenti fino a 60 miliardi di euro e destinandoli rapidamente ai paesi in difficoltà, per il fondo intergovernativo ci vorranno tempi più lunghi, così come è accaduto per lo strumento di assistenza finanziaria alla Grecia, che è partito concretamente solo oggi, a circa un mese dalla sua creazione l'11 aprile scorso da parte dell'eurogruppo.
 
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EUROPA: SI' A UN FONDO DA $1 TRILIONE. LA BCE INTERVIENE COMPRANDO BOND, IN AIUTO ANCHE LA FED
di WSI
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index.asp

questi di WSI son sempre stati negativi fin dall'inizio ...:(
 
Crisi/ Cambi, BoJ aderisce ad accordi swap con Fed e Bce


Banca Giappone dice sì a misure stabilità finanziaria zona euro

Tokyo, 10 mag. (Apcom) - La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato oggi la sua adesione alle misure decise da cinque altre banche centrali per riportare la stabilità finanziaria nella zona euro, in relazione in particolare alle difficoltà di approvvigionamento di dollari a breve termine. "Il comitato per la politica monetaria della Banca del Giappone ha deciso di ristabilire temporaneamente l'accordo swap in dollari" con Federal Reserve, Banca Centrale Europea, Bank of Canada, Bank of England e Banca nazionale svizzera, ha annunciato l'istituto in un comunicato. Durante la sua riunione d'urgenza, la Banca del Giappone ha anche deciso di mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,1%. (fonte afp)
index.asp
 
MONETARIO/REUTERS

* Grandi manovre nel week end su più fronti, per porre freno alle tensioni che hanno investito l'euro a partire dalla crisi greca. Nella maratona terminata nella notte è stato raggiunto un accordo per un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 750 miliardi di euro. Dalla zona euro dovrebbero arrivare 500 miliardi di euro. I ministri delle finanze dell'UE hanno detto che il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe contribuire per 250 miliardi di euro, portando il totale a 750 miliardi di euro, circa 1.000 miliardi dollari. Il salvataggio è il più grande pacchetto da oltre due anni, cioè da quando i leader G20 hanno dato denaro all'economia mondiale dopo il crollo di Lehman Brothers.

* La Federal Reserve ha riaperto linee di currency swap con diverse banche centrali.

* La Bce ha detto che acquisterà titoli di stato della zona euro per contribuire a sostenere i mercati, in quella che gli analisti hanno denominato "opzione nucleare". La Bce ha detto inoltre che ricomincerà a prestare fondi in dollari e re-istituire alcune misure di emergenza per sostenre la liquidità. Per esempio ha detto che le prossime due operazioni a tre mesi saranno di nuovo a tasso fisso e ne verrà fatta un'altra a sei mesi il 12 maggio.

* Il commissario UE Olli Rehn ha detto in una conferenza stampa il pacchetto di misure "dimostra che si impegna a difendere l'euro a qualsiasi costo".

* La moneta euro, che la scorsa settimana affondata ad un livello basso di 14 mesi contro il dollaro, è tornata sopra 1,29 dollari.

* In Cina il surplus commerciale ha raggiunto la cifra record di 1,7 miliardi di dollari in aprile, secondo i media di stato, contro attese degli economisti di un deficit di 2,5 milairdi di dollari.

* Il greggio passa di mano sulle piazze asiatiche poco sopra i 77 dollari al barile in netto rialzo sulla scia del pacchetto varato nella notte, visto come mezzo per far ripartire l'economia e quindi anche la domanda di petrolio. Intorno alle 7,30 il contratto a giugno sul Nymex è in rialzo di 1,99 dollari a 77,10 dollari, la stessa sul Brent sale di 1,96 dollari a 80,23.

* A Basilea termina oggi la riunione dei banchieri centrali del G10. Venerdì i mercati hanno registrato un forte nervosismo, con il timore di un contagio della crisi greca che è riuscito ad offuscare anche il buon dato sull'occupazione Usa.

* Istat pubblica oggi i dati della produzione industriale italiana in marzo, che dovrebbe aver segnato una ripresa a marzo dopo un mese di febbraio stabile, seguito a un gennaio in buona crescita. Le stime sono per un rialzo congiunturale dello 0,5% e un tendenziale a 7,4%,
 
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