tommy271
Forumer storico
Euro ballerino, altri ribassi non scongiurati
10/05/2010
Euro di nuovo in tensione. L'avvio dell'attività sui mercati Usa ha riacceso la corrente di realizzi contro la valuta europea, che aveva guadagnato posizioni con l'accordo Ue-Fmi sul piano salva moneta unica. Nel primo pomeriggio è infatti scivolata per un attimo sotto quota 1,29 a 1,2896 dollari, per recuperare a 1,2921 e dopo avere segnato nel durante un massimo a 1,3093.
Il piano da 750 miliardi per impedire il propagarsi della crisi dei conti pubblici che ha messo in ginocchio la Grecia ha rasserenato i mercati, ma solo per il momento. "Il cross si trova all’interno del canale ribassista che percorre dallo scorso dicembre, ma il migliorato clima che riporta sui mercati l’appetito al rischio potrebbe modificare anche il quadro grafico", affermano gli esperti di Bnl Bnp Paribas. "Al momento le prime resistenze significative si collocano in area 1,3150 punti".
Era quindi logico aspettarsi oggi una buona performance della valuta Ue "ma con un'alta volatilità dato il nervosismo ancora elevato", commentano gli analisti di Danske Bank secondo i quali nel lungo periodo le implicazioni sono meno chiare con il debito della zona euro che è stato monetizzato e con gli investitori globali che si accorgeranno di quanto grave fosse la situazione.
Ecco perché per alcuni esperti bisognerà vedere nei dettagli come questo piano verrà finanziato. Roberto Mialich, forex strategist di Unicredit, rileva come sia tornata tra gli investitori una certa propensione al rischio. Il rimbalzo delle Borse ci sta dopo una settimana di crolli generalizzati, "ma ora c'è da capire bene come questo fondo verrà finanziato: è un'incertezza non da poco e spiega perchè l'euro fa fatica a tenere quota 1,30 dollari".
Per togliersi dalla pressione "l'euro dovrebbe portarsi rapidamente nell'area 1,32-1,33 dollari: nel caso non ci riuscisse nonostante la buona partenza di Wall Street sarebbe un segnale negativo per i mercati", aggiunge Mialich. Non si può quindi escludere un altro calo dell'euro nel breve periodo. "Il potenziale verso l'alto è a 1,3256, ma non si può ancora escludere che sia sufficiente una nuova scintilla per ricondurre il cambio in area 1,25 o poco sotto", sostiene Asmara Jamaleh di Intesa Sanpaolo, secondo cui il supporto tecnico più forte si trova a quota 1,2328.
10/05/2010
Euro di nuovo in tensione. L'avvio dell'attività sui mercati Usa ha riacceso la corrente di realizzi contro la valuta europea, che aveva guadagnato posizioni con l'accordo Ue-Fmi sul piano salva moneta unica. Nel primo pomeriggio è infatti scivolata per un attimo sotto quota 1,29 a 1,2896 dollari, per recuperare a 1,2921 e dopo avere segnato nel durante un massimo a 1,3093.
Il piano da 750 miliardi per impedire il propagarsi della crisi dei conti pubblici che ha messo in ginocchio la Grecia ha rasserenato i mercati, ma solo per il momento. "Il cross si trova all’interno del canale ribassista che percorre dallo scorso dicembre, ma il migliorato clima che riporta sui mercati l’appetito al rischio potrebbe modificare anche il quadro grafico", affermano gli esperti di Bnl Bnp Paribas. "Al momento le prime resistenze significative si collocano in area 1,3150 punti".
Era quindi logico aspettarsi oggi una buona performance della valuta Ue "ma con un'alta volatilità dato il nervosismo ancora elevato", commentano gli analisti di Danske Bank secondo i quali nel lungo periodo le implicazioni sono meno chiare con il debito della zona euro che è stato monetizzato e con gli investitori globali che si accorgeranno di quanto grave fosse la situazione.
Ecco perché per alcuni esperti bisognerà vedere nei dettagli come questo piano verrà finanziato. Roberto Mialich, forex strategist di Unicredit, rileva come sia tornata tra gli investitori una certa propensione al rischio. Il rimbalzo delle Borse ci sta dopo una settimana di crolli generalizzati, "ma ora c'è da capire bene come questo fondo verrà finanziato: è un'incertezza non da poco e spiega perchè l'euro fa fatica a tenere quota 1,30 dollari".
Per togliersi dalla pressione "l'euro dovrebbe portarsi rapidamente nell'area 1,32-1,33 dollari: nel caso non ci riuscisse nonostante la buona partenza di Wall Street sarebbe un segnale negativo per i mercati", aggiunge Mialich. Non si può quindi escludere un altro calo dell'euro nel breve periodo. "Il potenziale verso l'alto è a 1,3256, ma non si può ancora escludere che sia sufficiente una nuova scintilla per ricondurre il cambio in area 1,25 o poco sotto", sostiene Asmara Jamaleh di Intesa Sanpaolo, secondo cui il supporto tecnico più forte si trova a quota 1,2328.
Francesca Gerosa
(MFonline)
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