Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (4 lettori)

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tommy271

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MONETARIO - Cosa succede oggi mercoledì 12 maggio

mercoledì 12 maggio 2010 07:35




* Resta alta l'attenzione per l'evolversi della crisi nella zona euro il terzo giorno dopo l'avvio del maxi pacchetto di aiuti Ue-Fmi e delle misure straordinarie della Bce.
L'Euro stamane sulla piazza asiatica è ancora sottotono e quota attorno a 1,26 dollari.
Quaden, membro del board della Bce alla stampa stamane ha detto che la moneta unica sopravviverà alla crisi e che la Grecia non ha altra soluzione se non accettare le misure di austerity. Spagna e Portogallo non hanno problemi fi dfinanze pubbliche così difficili come la Grecia.

* A Bruxelles oggi la Commissione Ue comunica la proposta per il rafforzamento regole di bilancio e la supervisione economica nella zona euro per evitare la crisi come quella greca in futuro. La Commissione Ue tiene la riunione settimanale e il commissario agli affari economici Olli Rehn presenta comunicazione per rafforzare stabilità zona euro. Il Fondo monetario internazionale lancia Outlook regionali per l'Europa, mentre a Francoforte Bce pubblica rapporto sulla convergenza 2010.

* Nella notte il direttore per la gestione del debito nipponico, Kaizuka, ha detto che sebbene il Giappone non sia sulla strada di diventara la prossima Grecia, si sta guardando a estendere la vita media del debito (ora di sette anni e mezzo) per evitare futuri rischi di refunding. Il Cds del Giappone ha toccato il massimo di un anno a 90 pb la scorsa settimana. Il Giappone aumenterà gradulamente le emissioni a 30 e 40 anni che sembrano incontrare per ora una buona domanda, ha detto.
Sempre in Giappone il leading indicator di marzo ha mostrato una crescita di 4,4 punti rispetto a febbraio.

* Istat pubblica oggi il dato preliminare sul Pil italiano del primo trimestre, le attese sono per un dato congiunturale in rialzo dello 0,3% dopo la flessione del 2,4% vista nel quarto trimestre del 2009, e per una variazone tendenziale nulla dopo la contrazione del 5,9% su anno registrata nel trimestre precedente. Dovrebbe essere la dinamica degli investimenti industriali a garantire un minino di base alla crescita italiana, a fronte di consumi privati che restano improntati alla debolezza.

* La prima lettura del prodotto interno lordo è attesa anche in Francia, Germania e zona euro. Le stime sono che Eurostat comunichi una rialzo congiunturale dello 0,2% e uno tendenziale dello 0,5%. Da Bruxelles arriva anche il dato sulla produzione industriale di marzo con attese per 1,0% mensile e 6,1% su anno.

* Una particolare attenzione il mercato riserverà alle aste dei titoli di stato nella zona euro, col Tesoro tedesco che pone in asta 7,0 miliardi dello Schatz 15/06/2012, e il Portogallo che offre fra 1,0 e 3,0 miliardi di OT giugno 2020, cedola 4,8%
* Il greggio è ancora in calo sulle piazze asiatiche sopra i 75 dollari al barile dopo che ieri l'Api ha reso noto che in alcune zone chiave degli Usa sono cresciute a un nuovo record la scorsa settiamna. Intorno alle 7,30 il contratto a giugno sul Nymex è in calo di 87 cent a 75,49 dollari, la stessa scadenza sul Brent cede 51 cent a 79,98 dollari.

* I Treasury Usa ieri hanno chiuso poco variati, da una parte appesantiti dalla consistente asta sui titoli a trer anni (38 mld di dollari), dall'altra sostenuti da acquisti rtifugio legati all'incertezza circa l'efficacia del pinao di aiuto per la zona euro. Il decennale benchmark ha chiuso a 100-23/32 in rialzo di 1/32 per un rendiemnto del 3,537%.
 

tommy271

Forumer storico
La chiusura degli spread/bund indica un movimento al restringimento anche se, in dinamica intraday, verso la chiusura si è verificato un leggero cedimento.
Tra parentesi le chiusure precedenti:

Grecia 582 pb. (654)
Portogallo 182 pb. (209)
Italia 118 pb. (121)
Spagna 113 pb. (113)
UK. 95 pb. (97)
USA 57 pb. (59)

Bund intorno alla chiusure di ieri.
 

tommy271

Forumer storico
chi avesse seguito le mie indicazioni sin dall'inizio avrebbe evitato una montagna di perdite.

D'accordo ;).
Ma operativamente dicevi di uscire a qualunque prezzo altrimenti la perdita sarebbe stata maggiore... :lol:

Scusa, la mia non è polemica. Ritengo che chi sia dentro questi titoli sia adulto e vaccinato (semprechè non li abbia in tasca da qualche annetto) quindi i tuoi interventi li abbia soppesati (come i miei) nella giusta maniera.

Ad ogni modo, la partita è ancora aperta.
Tutt'altro che chiusa.
 

wartburg_12

forumer storico
chi avesse seguito le mie indicazioni sin dall'inizio avrebbe evitato una montagna di perdite.

:down::down::down:
questo lo abbiamo, DAVVERO, capito TUTTI, ritengo NON necessario ricordarcelo ogni pagina .... (così come mi sembra NON ci sia il tuo alter ego, cioè chi in OGNI pagina ci dica di tenere ) ... vabbè però sono un pò di parte :) quindi continua pure, se vuoi .... :D
 

Gaudente

Forumer storico
D'accordo ;).
Ma operativamente dicevi di uscire a qualunque prezzo altrimenti la perdita sarebbe stata maggiore... :lol:
Non posso prevedere gli isterici rimbalzi di mercato che dipendono dagli annunci deliranti delle autorita'.Quindi puo' capitare di uscire su un minimo precedente un rimbalzo. Ma finora ogni minimo e' stato piu' basso del precedente. Per questo il mio consiglio resta sempre quello di vendere , specie ora che stiamo uscendo da un rimbalzo ed i dubbi della stampa sulla reale consistenza del trillione stanno dando nuovamente coraggio alla speculazione e incutendo timore ai bondisti.
 

tommy271

Forumer storico
BNS: lotta contro il franco forte



Durante un incontro a Zurigo con il direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI) Dominique Strauss-Kahn, il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand ha ribadito martedì la sua volontà di lottare contro un eccessivo apprezzamento del franco.


La BNS non intende modificare la sua politica – ha sottolineato Hildebrand – volta a tenere sotto controllo il valore del franco, che la settimana scorsa aveva toccato un massimo storico nei confronti dell'euro. Il presidente dell'istituto elvetico di emissione si è detto inoltre fiducioso sull'impatto delle misure adottate dall'Unione europea e dall'FMI per contrastare il deprezzamento della valuta europea.

Hildebrand si è espresso al termine di una riunione a porte chiuse svoltasi a Zurigo tra i vertici dei grandi istituti bancari centrali, dell'FMI e alcuni rappresentanti della finanza. L'incontro, incentrato sulla crisi greca e il calo dell'euro, è intervenuto dopo che l'Unione europea aveva varato due giorni fa un piano da 750 miliardi di euro per arginare la crisi del debito nell'UE.

Da parte sua, il direttore generale dell'FMI Dominique Strauss- Kahn si è detto convinto che la Grecia "ce la farà" e che chi ha scommesso sul suo crollo "perderà tempo e denaro". Strauss-Kahn ha affermato di "non aver dubbi che il piano porterà la Grecia fuori dai problemi" e ha dato atto al governo greco di aver preso "soluzioni molto coraggiose". Le misure adottate sono pesanti, ha affermato, ma "c'è la possibilità che, una volta che il piano sarà attuato, la ripresa potrà essere più forte".

Strauss-Kahn ha pure ricordato come per la Grecia ci siano "due problemi principali: un alto livello del deficit in rapporto al PIL e la scarsa competitività". Per il direttore generale dell'FMI la strada seguita dal piano è quindi quella di fare leva su questi due problemi: "Quello del bilancio va risolto spendendo meno, mentre sul fronte della competitività, non essendo possibile per la Grecia svalutare, c'è bisogno di ritrovare la crescita e la competitività".

(Swissinfo.ch)

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La "famosa" riunione a porte chiuse ...
 
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