GRECIA: PREVISIONI CONTRASTANTI NEL SETTORE TURISTICO
L´Istituto greco per le Ricerche e Previsioni sul Turismo ha annunciato nei giorni scorsi che le prospettive per il settore nel corso del 2010 non sono favorevoli, a causa di uno scenario volatile e incerto che non lascia molto spazio per la crescita o per grandi sforzi di promozione. Secondo l´ITEP, i dati del 2010 dovrebbero essere analoghi, se non peggiori, rispetto a quelli del 2009 e le prime indicazioni sembrano essere negative.
Le prenotazioni dai mercati di riferimento tradizionali del settore, la Germania e il Regno Unito, sono al momento diminuite del 10 e del 7 per cento rispettivamente, per effetto anche della negativa immagine della situazione del Paese comunicata dai media.
Tuttavia, il Paese star ricevendo segnali positivi da altri mercati, come Italia, Francia, Russia, Ucraina e l´est europeo in genere.
L´Istituto prevede che a salire nel corso dell´anno saranno soprattutto le prenotazioni last-minute, ma sottolinea che queste non saranno probabilmente sufficienti a bilanciare le perdite del settore: il turismo in entrata dall´estero dovrebbe mantenersi ai livelli dello scorso anno.
Il turismo domestico dovrebbe subire una contrazione anche più accentuata, dovuta al significativo aumento del costo della vita, combinato con le misure di austerità introdotte dal Governo che ridurranno il reddito che i greci metteranno a disposizione per le proprie vacanze; anche in questo caso è previsto un largo ricorso al last-minute per cogliere le offerte più vantaggiose.
L´ITEP sottolinea che il Governo dovrebbe dare un sostegno significativo al settore, per poter ridurne le perdite; nei primi tre mesi del 2010 le entrate degli alberghi di Atene sono scese del 7 per cento, il tasso di occupazione delle camere si è ridotto dell´1 per cento, il prezzo medio di una camera si è contratto del 6 per cento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come afferma la Associazione degli Albergatori dei Atene e dell´Attica.
I dati mostrano che Atene ha registrato la performance più negativa in una lista di 12 città internazionali: Londra e Parigi, rispettivamente col 76 e il 69 per cento, hanno fatto registrare i tassi di occupazione più elevati, seguite- da Monaco di Baviera (65 per cento); Istanbul con 61 per cento si è classificata sesta, ottenendo un incremento del 12 per cento. Atene è quinta nella classifica di prezzi più bassi dopo Parigi, Londra, Roma e Istanbul.
Commentando tali dati, la Associazione degli Albergatori afferma che sono in linea con quelli previsti, e che ogni dato che delinei una perdita inferiore all´8 per cento andrebbe considerato positivamente. La stessa Associazione ha accolto la decisione del Governo di vietare il cabotaggio alle navi da crociera, sottolineando però come l´aeroporto di Atene resti uno dei più costosi del mondo e ha giudicato positivamente la decisione di estendere un programma di sussidio ai contributi previdenziali per i lavoratori del settore.
Marcello Berlich
(Il Portalino.it)