tommy271
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MERKEL, DECISIONI SPETTANO Ai PAESI FORTI
(AGI) - Berlino, 15 mag. - Per salvare l'euro e' indispensabile una maggiore armonia dei bilanci e della politica economica in Europa, ma a dettare le regole nell'Ue saranno i Paesi forti, non quelli deboli. Lo mette in chiaro Angela Merkel in un'intervista al quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung', spiegando che "affinche' la cosa riesca, a decidere non possono essere i piu' deboli, ma i piu' forti".
Il cancelliere sottolinea che con l'accordo sul pacchetto di aiuto da 750 miliardi a difesa dell'euro, la Germania si e' assicurata in pratica un diritto di veto, poiche' "ogni decisione sulle promesse di aiuti nel pacchetto devono essere prese all'unanimita'. Faremo attenzione al rigido rispetto delle condizioni di accesso (ai prestiti, ndr) ed ai programmi di consolidamento dei bilanci". La Merkel ribadisce che "l'Europa nei prossimi anni deve rimettere in ordine i propri bilanci e ridurre i debiti", poiche' "se fallisce l'euro, fallisce qualcosa di piu'".
In un'intervista al settimanale 'Der Spiegel' l'ex presidente della Bundesbank, Karl Otto Poehl, critica invece il salvataggio della Grecia da parte dell'Ue, poiche' a suo avviso l'obiettivo reale e' stato di "mettere al riparo dalle perdite le banche tedesche, ma soprattutto quelle francesi". Poehl spiega poi che la Commissione europea e la Bce "avrebbero dovuto accorgersi che un paese minuscolo come la Grecia, senza una struttura industriale, non sara' mai in grado di ripagare 300 miliardi di euro di debiti". (AGI) Cle/Fra
(AGI) - Berlino, 15 mag. - Per salvare l'euro e' indispensabile una maggiore armonia dei bilanci e della politica economica in Europa, ma a dettare le regole nell'Ue saranno i Paesi forti, non quelli deboli. Lo mette in chiaro Angela Merkel in un'intervista al quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung', spiegando che "affinche' la cosa riesca, a decidere non possono essere i piu' deboli, ma i piu' forti".
Il cancelliere sottolinea che con l'accordo sul pacchetto di aiuto da 750 miliardi a difesa dell'euro, la Germania si e' assicurata in pratica un diritto di veto, poiche' "ogni decisione sulle promesse di aiuti nel pacchetto devono essere prese all'unanimita'. Faremo attenzione al rigido rispetto delle condizioni di accesso (ai prestiti, ndr) ed ai programmi di consolidamento dei bilanci". La Merkel ribadisce che "l'Europa nei prossimi anni deve rimettere in ordine i propri bilanci e ridurre i debiti", poiche' "se fallisce l'euro, fallisce qualcosa di piu'".
In un'intervista al settimanale 'Der Spiegel' l'ex presidente della Bundesbank, Karl Otto Poehl, critica invece il salvataggio della Grecia da parte dell'Ue, poiche' a suo avviso l'obiettivo reale e' stato di "mettere al riparo dalle perdite le banche tedesche, ma soprattutto quelle francesi". Poehl spiega poi che la Commissione europea e la Bce "avrebbero dovuto accorgersi che un paese minuscolo come la Grecia, senza una struttura industriale, non sara' mai in grado di ripagare 300 miliardi di euro di debiti". (AGI) Cle/Fra