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* Fedele De Novellis
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 mag - L'annuncio di
misure di politica fiscale di segno fortemente restrittivo
da parte della Grecia e di altri Paesi europei portera' le
finanze pubbliche dei membri dell'area euro su un sentiero
sostenibile. La probabilita' che tale percorso produca gli
esiti auspicati non dipende solo dalla volonta' politica di
affrontare un aggiustamento che pesera' molto sul consenso
verso i Governi che lo attueranno. Conta anche sulla
sostenibilita' della restrizione fiscale da parte del sistema
produttivo. Tuttavia un aggiustamento dei conti pubblici
messo in atto contemporaneamente da diversi paesi europei
rischia di condurci verso un altro anno di recessione nel
2011, con contraccolpi sfavorevoli sulle imprese e sulle
famiglie, che gia' hanno subito le conseguenze della
recessione del 2009. Quanto piu' grave sara' la recessione nei
paesi che realizzeranno l'aggiustamento fiscale, tanto
maggiori le conseguenze sul piano sociale. Nel caso estremo,
conseguenze non sostenibili in termini di disoccupazione o
aumento della poverta' farebbero venire meno le basi minime
per una tenuta del sistema in termini di coesione sociale,
mettendo in crisi la credibilita' stessa dei piani di
rientro. Se ne conclude che la credibilita' del processo di
aggiustamento delle finanze potrebbe in alcuni paesi essere
rafforzata attraverso l'adozione di misure in grado di
sostenere la crescita. Nel caso dell'Italia una ripresa dei
processi di liberalizzazione dei mercati potrebbe contare
piu' di una manovra.
* Partner di Ref.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 mag - L'annuncio di
misure di politica fiscale di segno fortemente restrittivo
da parte della Grecia e di altri Paesi europei portera' le
finanze pubbliche dei membri dell'area euro su un sentiero
sostenibile. La probabilita' che tale percorso produca gli
esiti auspicati non dipende solo dalla volonta' politica di
affrontare un aggiustamento che pesera' molto sul consenso
verso i Governi che lo attueranno. Conta anche sulla
sostenibilita' della restrizione fiscale da parte del sistema
produttivo. Tuttavia un aggiustamento dei conti pubblici
messo in atto contemporaneamente da diversi paesi europei
rischia di condurci verso un altro anno di recessione nel
2011, con contraccolpi sfavorevoli sulle imprese e sulle
famiglie, che gia' hanno subito le conseguenze della
recessione del 2009. Quanto piu' grave sara' la recessione nei
paesi che realizzeranno l'aggiustamento fiscale, tanto
maggiori le conseguenze sul piano sociale. Nel caso estremo,
conseguenze non sostenibili in termini di disoccupazione o
aumento della poverta' farebbero venire meno le basi minime
per una tenuta del sistema in termini di coesione sociale,
mettendo in crisi la credibilita' stessa dei piani di
rientro. Se ne conclude che la credibilita' del processo di
aggiustamento delle finanze potrebbe in alcuni paesi essere
rafforzata attraverso l'adozione di misure in grado di
sostenere la crescita. Nel caso dell'Italia una ripresa dei
processi di liberalizzazione dei mercati potrebbe contare
piu' di una manovra.
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