Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Infatti, non si capisce. La maggiornaza dice che è impossibile per la Grecia risalire la china alle attuali condizioni del prestito.

Io ho una mia idea che non provo nemmeno a giustuficare, ma te la dico:

E' più conveniente per l'Europa rivedere le condizioni del prestito (passando, ad es., a 5 anni per la restituzione e a 3% per l'interesse) che accettare che uno stato membro ristrutturi il debito, schizzando discredito su tutti.

L'uscita della Grecia non mi sembra un'opzione percorribile.
 
The IMF's deputy managing director, John Lipsky, says the Greek government and much of the electorate understand the need for the economy to change sharply. "Our understanding is that [the IMF-EU program] is broadly accepted, if not enthusiastically supported," he said.
The imprimatur of the euro made it easier for Greece to borrow and run a government deficit that reached 13.6% of gross domestic product, more than four times what EU rules allowed. Greeks became used to the perks of the European welfare state—including government jobs that became lifetime appointments and salaries that included two months' worth of additional wages for Christmas, Easter and summer.
All that must go under the conditions imposed by the IMF and other European countries as a price for lending Greece money to pay foreign creditors. The cost, the IMF estimates, will be an economic contraction this year of 4%, and unemployment next year of nearly 15%.
Austerity measures imposed by the IMF and EU have roiled Greeks, and Athens will face pressure from unions seeking exemptions from the cuts. Above, protesters in Athens on May 12.
Dimitris Anagnostis, 59, a middle-school teacher in Gerakas, an Athens suburb, makes €1,600 (about $2,000) a month. Along with many other government workers, he knows his paycheck will shrink. He has already taken an €85-per-month cut and expects his bonus to be slashed to €1,000 a year from €2,400. He says his family has cut back on movies, theaters and taxis, and ditched summer-vacation plans.
"It's okay for us parents to make some sacrifices, but our real worry is for our children," says the father of two. "Will they be able to find jobs?"
Cutting wages and benefits is easy to understand and quick to hurt. More striking and less anticipated by many Greeks are changes that would deregulate parts of the economy that are bound up in red tape and closed to competition. Those protections guaranteed a middle-class lifestyle for many Greek business owners and professionals, and their employees, who long haven't had to worry about competition with other Greeks or foreigners.

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Anche il grafico postato da Il Porcospino la dice lunga... cmq, ove mai decidessero di ristrutturare, i tempi saranno dettati dal negoziato fra la politica internazionale ed i greci... voglio dire: sarebbe dopo le elezioni USA di midterm e la scadenza del maxirepo semestrale UE (quindi dopo novembre 2010) ma prima che la cosa possa avere un qualche impatto sulla congiuntura economica globale e sui mercati finanziari, in vista delle prossime elezioni USA, ossia ben prima della fine del 2011 (prossime presidenziali USA nell'autunno 2012).

Dovessero ristrutturare, lo faranno IMHO nella finestra dei primi 6 mesi del 2011, tanto più presto quanto più drastici gli effetti della ristrutturazione...
 
Infatti, non si capisce. La maggiornaza dice che è impossibile per la Grecia risalire la china alle attuali condizioni del prestito.

Io ho una mia idea che non provo nemmeno a giustuficare, ma te la dico:

E' più conveniente per l'Europa rivedere le condizioni del prestito (passando, ad es., a 5 anni per la restituzione e a 3% per l'interesse) che accettare che uno stato membro ristrutturi il debito, schizzando discredito su tutti.

L'uscita della Grecia non mi sembra un'opzione percorribile.

Anche secondo me cmq la Grecia non ristrutturerebbe fuori dall'Euro, perché lì l'impatto sarebbe drammatico anche per gli altri periferici di Eurolandia... sarebbe caotico...
 
Abbiamo saltato un giorno... ecco i prezzi di ieri sera...

Segnalo che i problemi di liquidità con diradamento dei volumi e allargamento degli spread che si evidenziano sui mercati retail oggi si sono manifestati anche su Xtrakter ieri sera...

il 2013 - 92,13 (BBML) 92,50 (Xtrakter);
il 2016 - 78,81 (BBML) 80,11 (Xtrakter) (bid 78,91 - ask 78,96);
il 2017 - 78,95 (BBML) 79,92 (Xtrakter);
il 2018 - 79,95 (BBML) 79,70 (Xtrakter);
il 2019 6% 83,96 (BBML) 84,75 (Xtrakter);
il 2022 - 81,81 (BBML) 81,86 (Xtrakter);
il 2024 - 71,68 (BBML) 71,41 (Xtrakter);
il 2026 - 73,19 (BBML) 73,52 (Xtrakter);
il 2037 - 62,12 (BBML) 62,58 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 55,90 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 56,74 (BBML), non significativo su Xtrakter

I prezzi sopra erano del 19 maggio ... vi offro quelli di venerdì in chiusura, senza commenti particolari, salvo notare un certo consolidamento, leggermente verso l'alto per le duration corte e medie, e leggermente verso il basso per le lunghe e le lunghissime...

il 2013 - 92,02 (BBML) 92,18 (Xtrakter);
il 2016 - 79,69 (BBML) 79,59 (Xtrakter);
il 2017 - 79,89 (BBML) 79,50 (Xtrakter);
il 2018 - 80,52 (BBML) 80,22 (Xtrakter);
il 2019 6% 85,23 (BBML) 85,00 (Xtrakter);
il 2022 - 81,59 (BBML) 81,25 (Xtrakter);
il 2024 - 72,32 (BBML) 72,61 (Xtrakter);
il 2026 - 73,32 (BBML) 73,50 (Xtrakter);
il 2037 - 60,76 (BBML) 60,55 (Xtrakter);

GGBei 2025 - 54,63 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 55,44 (BBML), non significativo su Xtrakter
 
Grecia/ Atene: non avremo bisogno di nuove misure di austerità

Atene, 30 mag. (Apcom) - La Grecia non sarà costretta a ristrutturare il suo debito o adottare misure di austerità supplementari dopo quelle decise nel quadro dell'accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi) e l'Unione europea (Ue): lo ha dichiarato oggi il ministro greco delle Finanze Georges Papaconstantinou. "La Grecia non avrà la necessità di misure supplementari", ha dichiarato il ministro in un'intervista al quotidiano Eleftherotypia, aggiungendo che la ristrutturazione del debito "sarebbe disastrosa per la credibilità del paese". "Resto fiducioso e credo che ci ristabiliremo molto rapidamente", ha affermato il ministro, secondo il quale la recessione nel paese raggiungerà il suo culmine nel 2010, per poi assistere a una ripresa "progressiva". La Grecia ha chiesto a fine aprile un prestito di 110 miliardi di euro su tre anni ai paesi della zona euro e al Fondo monetario internazionale (FMI) per fare fronte al suo debito di 300 miliardi di euro (115% del Pil). Una prima tranche di questo prestito, pari a 20 miliardi di euro, è già stata versata alla Banca centrale greca. Dopo avere adottato in cambio misure di rigore drastiche, in particolare in materia di pensioni, il governo socialista di Georges Papandreou sta operando adesso per rilanciare l'economia e rafforzare la competitività. (fonte afp)
 
Anche il grafico postato da Il Porcospino la dice lunga... cmq, ove mai decidessero di ristrutturare, i tempi saranno dettati dal negoziato fra la politica internazionale ed i greci... voglio dire: sarebbe dopo le elezioni USA di midterm e la scadenza del maxirepo semestrale UE (quindi dopo novembre 2010) ma prima che la cosa possa avere un qualche impatto sulla congiuntura economica globale e sui mercati finanziari, in vista delle prossime elezioni USA, ossia ben prima della fine del 2011 (prossime presidenziali USA nell'autunno 2012).

Dovessero ristrutturare, lo faranno IMHO nella finestra dei primi 6 mesi del 2011, tanto più presto quanto più drastici gli effetti della ristrutturazione...

Intanto stiamo a vedere nei prossimi mesi come si muoverà il deficit/Pil.
Molti paesi, in condizioni peggiori della Grecia, ne sono usciti. La lista è lunga ...
E' vero che questi paesi battevano moneta, ma la Grecia ha il vantaggio della copertura dell'euro nonchè la possibilità di manovrare con bassi tassi di interesse.
Concordo nella tempistica temporale della possibile verifica, se i dati dovrebbero essere negativi meglio lasciare il campo prima del termine dell'estate.
Al momento, però, tutto procede come concordato insieme alle istituzioni internazionali.
L'impegno da parte della BCE e del Governo greco non è mai venuto meno.
 
Opzione non percorribile

Infatti, non si capisce. La maggiornaza dice che è impossibile per la Grecia risalire la china alle attuali condizioni del prestito.

Io ho una mia idea che non provo nemmeno a giustuficare, ma te la dico:

E' più conveniente per l'Europa rivedere le condizioni del prestito (passando, ad es., a 5 anni per la restituzione e a 3% per l'interesse) che accettare che uno stato membro ristrutturi il debito, schizzando discredito su tutti.

L'uscita della Grecia non mi sembra un'opzione percorribile.[/QUOTE]

Se non condividessi quanto scrive Porcospino, non avrei impegnato il 20% del mio capitale (in periodo di triplo panico) nel Paese che ha fondato la nostra civiltà europea e non vi manterrei il 10% del capitale adesso.
La politica finanziaria è una cosa, la politica europea è un'altra. I Capi di Stato della nostra vecchia e rissosa Europa non sono banchieri, sono politici, e sanno benissimo (avendone ben studiato la storia millenaria) che non ha alcun senso proporre un'idea di Europa ai loro popoli senza la presenza della Grecia. I governanti attuali non meritano questo rispetto e questo trattamento privilegiato, ma la storia e la cultura della loro Patria, come quella romana, sono troppo ingombranti per la nostra civiltà perchè con un tratto di penna si possano freddamente cancellare chirurgicamente a tavolino per motivi di ingegneria o compatibilità finanziaria :no:.
Questo è quello che penso ed è questo che cercherò meglio di esporre, tra l'altro, al prossimo meeting.
Ciao, Giuseppe
 
Finance Minister Defends Austerity Steps

....."Greece does not need to take further measures, especially painful ones," Mr. Papaconstantinou said. "I see only one choice ahead of us, to consistently achieve our targets."
With €110 billion in EU and IMF financing secured, Greece has one to two years to meet its budget targets before needing to return to the financial markets for fresh financing.
However, many investors think it increasingly likely that Greece will have to restructure its giant public-sector debt burden, which is forecast to hit 125% of gross domestic product this year—the highest in the euro zone. And even under the EU-IMF program, that debt burden is due to peak at close to 150% of GDP in the years ahead.
However, Mr. Papaconstantinou said any debt restructuring would be "catastrophic" for Greece.
"A renegotiation (of our debt) would be catastrophic for the credibility of the country," he said. "It would lead to the effective marginalization of the country from the capital markets. It would require even bigger spending cuts and a very deep recession."
 
Stato
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