Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Borsa Atene: Ase +1,1%, Hellenic Tlc +3% e Alpha +2,4%


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase di Atene sale dell'1,1% a quota 1.545,1 punti, su volumi di scambio pari a 45,8 mln euro, dimostrando una leggera ripresa del mercato, dopo 52 settimane di perdite.
Hellenic Telecoms aumenta del 3%, Alpha del 2,4%, Opap del 2,1%, Coca Cola Hellenic dell'1,6%, Titan dell'1,1% ed Eurobank +1%. "Il mercato sta cercando di stabilizzarsi", afferma un trader. "Siamo ancora in una fase volatile e di nervosismo in cui manca una direzione, ma la borsa ha buone probabilita' di migliorare".
E' una delle poche, se non l'unica in positivo.
Se non sabglio qualcuno ha l'Etf.
 
Nonostante il virtuale loss, la situazione mi piace ... imparo tante cose.
Fino a che non vendiamo, il loss rimane virtuale. Ma io faccio l'avanzamento del patrimonio ogni mese, inserendo il valore di mercato del ptf, e il contributo negativo della grecia c'è, anche se incide per circa il 10%. A luglio prendo i ratei e mi si alza il rendimento. Riguardo al piacere e all'utilità di discutere insieme, sono d'accordo.
 
Fino a che non vendiamo, il loss rimane virtuale. Ma io faccio l'avanzamento del patrimonio ogni mese, inserendo il valore di mercato del ptf, e il contributo negativo della grecia c'è, anche se incide per circa il 10%. A luglio prendo i ratei e mi si alza il rendimento. Riguardo al piacere e all'utilità di discutere insieme, sono d'accordo.

Sono appena tornato!
Leggendo mi associo con voi, conla Grecia in cui ho qualcosa in ptf stò imparando tantissimo sopratutto grazie a voi!
Quindi anche se la situazione ristagna ma non peggiora anche per me va bene lo stesso ;)
 
Grecia annuncia privatizzazioni, prevista vendita 49% ferrovie

mercoledì 2 giugno 2010 14:18



ATENE (Reuters) - La Grecia svela il piano di privatizzazioni che il paese realizzerà nei prossimi anni.
Secondo quanto annunciato stamane in una conferenza stampa al termine della riunione del consiglio dei ministri, è prevista la vendita del 49% delle ferrovie di stato (Ose) e del 39% delle poste (Hellenic Post). Il governo tuttavia manterrà invariate la proprie partecipazioni nella Ote, il principale operatore telefonico nazionale, e nell'utility Ppc.
Tra le altre misure c'è la cessione del 23% dell'utility Thessaloniki Water Eyath e la totale privatizzazione dei casinò pubblici. Verranno quotate altre società di gestione dei porti, mentre verranno create nuove società di gestione aeroportuale, anch'esse destinate alla borsa.
"Il nostro obiettivo è di avere uno stato che garantisce i servizi pubblici ma che allo stesso tempo dia un impulso al dinamismo dell'economia greca" ha dichiarato il ministro delle finanze George Papaconstantinou.
Come contropartita del piano di sostegno finanziario da 110 miliardi garantito dall'Ue e dal Fmi, la Grecia si è impegnata a mettere a punto entro fine anno un programma di privatizzazioni che grantisca ricavi per almeno 1 miliardo l'anno dal 2011 al 2013.
 
DOMANI SCIOPERO DI 24 ORE DI MEDIA E TRASPORTI PUBBLICI AD ATENE

AGI/AFP) - Atene, 2 giu. - Il trasporto pubblico di Atene e i media greci a livello nazionale si fermeranno domani per 24 ore per protestare contro le misure di austerity adottate nel Paese. Lo hanno annunciato i rispettivi sindacati. “I lavoratori del trasporto pubblico sciopereranno… per resistere alle misure ingiuste e impopolari del governo, dell’Fmi e dell’Unione Europea”, ha annunciato il sindacato dei Trasporti Osme in una nota. Lo sciopero riguardera’ l’intera area municipale di Atene anche se il servizio di treni che collega la capitale con l’aeroporto sara’ attivo, specifica Osme. La Federazione dei giornalisti greci ha spiegato che la categoria vuole scioperare contro le misure di “austerity, l’insicurezza del lavoro e le limitazioni ai diritti dei giornalisti”, si legge in una nota. Dunque le tv e le radio giovedi’ non trasmetteranno programmi e i quotidiani non saranno in edicola venerdi’.
 
Germania estende stop vendite scoperto, Grecia privatizza

02/06/2010

Germania e Grecia corrono ai ripari seguendo due vie diverse. Il Governo del Cancelliere Angela Merkel ha dato oggi via libera alla bozza di legge che estende a tutte le azioni il veto sulle vendite allo scoperto della categoria naked. La proposta di legge, che attende ora il disco verde delle Camere alta e bassa, rafforza il provvedimento introdotto il mese scorso nell'intento di contrastare i flussi speculativi sui mercati finanziari accusati di aver innescato la crisi debitoria della zona euro.

Lo scorso 19 maggio la Bafin, la Consob tedesca, aveva infatti annunciato un divieto temporaneo sulle vendite allo scoperto sulle azioni di 10 gruppi bancari e assicurativi nonché sui credit-default swap (cds) che scommettono al ribasso sui titoli di Stato europei. In pratica, il divieto sulle vendite allo scoperto impedisce la cessione di titoli di cui non si possegga o non si sia preso a prestito l'asset sottostante, operazioni fatte scommettendo sul ribasso dei prezzi.

Altre proposte previste dall'odierno disegno di legge sono state rese più morbide. L'idea era infatti di impedire completamente le vendite allo scoperto sui derivati in euro, ma questa ha incontrato la dura opposizione in seno alla stessa coalizione di maggioranza.

Il ministero delle Finanze verrà comunque autorizzato a porre il veto sulle vendite di derivati in euro per decreto, al fine di "evitare o contrastare gravi ricadute negative sulla stabilità dei mercati finanziari o sulla fiducia nella capacità operativa di questi".

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble (Cdu), ha difeso la decisione del Governo, sostenendo che durante la crisi queste vendite allo scoperto sono state utilizzate dagli investitori ''in modo non più controllabile''. Senza un rigido regolamento, ha osservato il ministro, i mercati tendono all'autodistruzione'': il Governo ''deve prendere sul serio le preoccupazioni'' della gente e ''deve prendere le contromisure''.

La mossa unilaterale di Berlino ha tuttavia suscitato a maggio ampio scontento tra i molti partner europei. Le autorità di sorveglianza di molti Paesi, Francia compresa, hanno dato a intendere che non seguiranno l'esempio tedesco ed è stato chiesto alla Commissione europea di formulare una proposta per evitare che ciascun Paese segua la propria strada.

All'ok della Germania allo stop delle vendite allo scoperto fa da contraltare la decisione di oggi del Governo greco di varare un maxi piano di privatizzazioni, in particolare nei settori dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni. Per il ministro delle Finanze Giorgio Papaconstantinou l'obiettivo è migliorare le finanze ma anche salvaguardare le proprietà pubbliche attraverso un programma che mantiene una presenza dello Stato nei settori vitali.

Il piano, che dovrebbe consentire all'erario di incamerare complessivamente 3 miliardi di euro, prevede la vendita del 49% delle Ferrovie (Ose), del 39% delle Poste elleniche, del 23% della società delle acque di Salonicco e del 10% di quella di Atene. Saranno completamente privatizzati i casinò, ma sarà mantenuta la quota nella società di scommesse Opap.

Lo Stato manterrà anche il 51% nella società elettrica Ppc e il 20% nella compagnia di telecomunicazioni Ote. Nel quadro di misure per liberalizzare il mercato, saranno separate le imprese del gas Depa e Desfa, saranno dati in concessione alcuni aeroporti e sarà estesa la concessione di quello Venizelos di Atene, il principale del Paese.

"Il nostro obiettivo è di avere uno Stato che garantisce i servizi pubblici ma che allo stesso tempo dia un impulso al dinamismo dell'economia greca", ha dichiarato il ministro delle finanze, George Papaconstantinou. Come contropartita del piano di sostegno finanziario da 110 miliardi garantito dall'Ue e dal Fmi, la Grecia si è impegnata a mettere a punto entro fine anno un programma di privatizzazioni che grantisca ricavi per almeno 1 miliardo l'anno dal 2011 al 2013.

Francesca Gerosa

(Milanofinanza.it)
 
Crisi/ Commissione Ue, nuovo giro di vite per agenzie di rating

16:21 - ECONOMIA- 02 GIU 2010

Bruxelles proporrà oggi di sottoporle alla supervisione dell'Esma

Bruxelles, 2 giu. (Apcom) - La Commissione europea varerà oggi pomeriggio a Bruxelles, su iniziativa del commissario europeo al Mercato interno e servizi finanziari, Michel Barnier, una nuova proposta legislativa riguardante le agenzie di rating, e in particolare le loro filiali stabilite sul territorio Ue, con lo scopo di sottoporle alla supervisione centralizzata della nuova autorità comunitaria di controllo dei mercati finanziari, l'Esma (European Securities and Markets Authority).
E' un nuovo giro di vite dell'Ue nei confronti di questi importanti attori del sistema finanziario, accusati due anni fa di non aver previsto la crisi finanziaria e poi, recentemente di incoraggiare la volatilità dei mercati con decisioni brutali e non sempre motivate in modo trasparente, come il 'downgrading' del debito sovrano di Grecia, Portogallo e Spagna.
Ciò che la Commissione propone, in realtà, sono alcuni emendamenti alla nuova regolamentazione sulle agenzie di rating, definitivamente approvata nel 2009 dal Consiglio Ue e all'Europarlamento.
Queste nuove norme, che saranno di piena applicazione a partire da dicembre, prevedono già l'obbligo di registrazione delle agenzie di rating, una serie di requisiti di trasparenza e un meccanismo contro i conflitti d'interesse, ma affidano la supervisione alle autorità nazionali degli Stati membri.
La novità degli emendamenti che propone oggi l'Esecuivo comunitario sta proprio nell'attribuzione all'Esma della supervisione delle agenzie, che dovranno anche rivolgersi all'Authority europea per registrarsi e ottenere una licenza per poter operare nell'Ue.
Si tratta, insomma, di adeguare il quadro regolamentare da poco adottato, e ancora non a regime, alla nuova realtà dell'Authority europea sui mercati, che la Commissione ha proposto solo nel settembre scorso.
Per l'Esecutivo Ue, il supervisore unico europeo era stata fin dall'inizio la soluzione favorita, ma le resistenze dei governi avevano fatto cadere questa proposta iniziale, che adesso riprende quota sull'onda della crisi dell'Eurozona.
Secondo la proposta odierna della Commissione, l'Esma effettuerà la supervisione 'day by day' sulle attività delle agenzie di rating stabilite nell'Ue (sono circa 45, di cui la metà succursali delle tre grandi americane, Standard and Poor's, Fitch e Moody's), controllando che rispettino le nuove regole comunitarie sulla trasparenza delle valutazioni del credito e la metodologia usata, la comunicazione pubblica dei rating, la prevenzione dei conflitti d'interesse, l'informazione ai concorrenti sui prodotti finanziari complessi.
In caso di violazioni, l'Esma potrà chiedere alla Commissione europea di infliggere sanzioni alle agenzie colpevoli, fino alla sospensione o al ritiro della licenza.
L'Authority europea potrà anche condurre ispezioni presso le agenzie di rating inadempienti, con tutti i poteri d'inchiesta connessi (interrogatori, accesso alle informazioni sensibili, sequestro dei dati).
 
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