Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Questo è un tema importante che potrebbe cambiare diverse cose.

Bini Smaghi, modificare patto stabilita'

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Occorre modificare il patto di stabilita' europeo, afferma il membro italiano del consiglio esecutivo della Bce, Lorenzo Bini Smaghi. 'Il limite del 3% va abbassato - dice - I bilanci devono tendere al pareggio'.'Il mondo - spiega - e' cambiato. Il limite al deficit pubblico stabilito dal Trattato di Maastricht, 3% del prodotto lordo, era calibrato su una crescita economica media del 3% annuo. Nella prospettiva dei prossimi anni l'area euro puo' realizzare una crescita di circa la meta''.
 
Questo è un tema importante che potrebbe cambiare diverse cose.

Bini Smaghi, modificare patto stabilita'

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Occorre modificare il patto di stabilita' europeo, afferma il membro italiano del consiglio esecutivo della Bce, Lorenzo Bini Smaghi. 'Il limite del 3% va abbassato - dice - I bilanci devono tendere al pareggio'.'Il mondo - spiega - e' cambiato. Il limite al deficit pubblico stabilito dal Trattato di Maastricht, 3% del prodotto lordo, era calibrato su una crescita economica media del 3% annuo. Nella prospettiva dei prossimi anni l'area euro puo' realizzare una crescita di circa la meta''.

Oggi pomeriggio, intanto, c'è la riunione dei Ministri delle Finanze dell'Ecofin, vediamo se esce qualcosa di interessante.
Modificare il patto di stabilità è possibile, ma la strada impervia ...

Intanto lo spread/bund si riporta a 772 pb. I soliti minimi dell'ultimo periodo. Range di oscillazione nella norma.
 
perché di per risalire occorrerà tempo?

Perché ho la netta impressione che i prezzi si siano stabilizzati intorno ai valori di questo ultimo periodo ma non per vederli come prezzi bassi ma solo perché sono a prezzi normali per il periodo e per la situazione. Dico questo perché se questi sono i prezzi normali a cui vengono trattati, allora per risalire, cioé ritornare al teorico 100, alla pari vorrà dire che ci serve un rating migliorativo o altro ma che sia di ufficiale!

Parlo di salita poi solo perché Se non stiamo parlando di default, ma altrimenti chi li compra se poi ti bruciano tutti in mano, beh prima o poi devono arrivare alla loro parità o al rimborso. Tanto sulle ipotesi tutto si può dire, giusto?

Quindi chi dice che i prezzi siano bassi, ecco io penso che siano, lo ripeto, solo normali, data la situazione... purtroppo. Poi pensando a tutte le buone news, spero in una risalita, non sappiamo quando, ma per farlo, perché le buone news per adesso non fanno effetto, allora ho pensato che occorra qualcosa d'altro che faccia effetto... magari un rating meno brutto, un CDS meno spinto, o qualcosa di + ufficiale... mah vedremo. Però adesso nonostante i prezzi sono cautamente ottimista. Salvo bomba sociale, s'intende, perché se il buon-senso avesse avuto casa in Grecia non sarebbero arrivati a questo punto: ad una truffa di stato. Speriamo che il ritrovato buon senso ellenico non trovi appoggio in qualche populismo da 4 soldi per farci cadere tutti, solo questo credo dovremmo temere. Per il resto occorre solo il tempo...

Forse, diciamo che i prezzi sono bassi, perchè paragoniamo la Grecia (BB+) con altri equivalenti dello stesso rating che quotano più alto.
I prezzi che quota il mercato sono da rating "C".
Chi ha ragione? Propongo di affidare il verdetto al polpo Paul: questo ne sa più di tutti ... :lol::lol::lol:.
 
REUTERS OBBLIGAZIONARIO

(...) La Grecia si riaffaccia sul mercato domani per la prima
volta da quando è stato deciso il pacchetto di aiuti da Fmi e
paesi della zona euro da 110 miliardi lo scorso maggio. Ma il
Tesoro greco venerdì ha deciso di cancellare la programmata asta
a un anno, poichè il suo costo in termini di tassi sarebbe
troppo elevato, con una stima tra il 6% e il 6,5%, mentre con il
pacchetto di emergenza può pagare circa il 5%.
Invece la Grecia terrà domani un'asta su titoli a sei mesi
da 1,25 miliardi, a fronte della scadenza di titoli a sei e 12
mesi per 2,16 miliardi il 16 luglio. Inoltre terrà un'asta a tre
mesi il prossimo 20 luglio per far fronte allo scadere di titoli
a brevissimo da 2,4 miliardi il 23 luglio. Le attese sono di
rendimenti nelle due aste rispettivamente nei pressi del 4% e
del 4,7%.

(...)
 
Grecia: 15 luglio blocco voli

Uomini radar si uniscono a sciopero dipendenti pubblici

12 luglio, 12:14

(ANSA) - ATENE, 12 LUG - Traffico aereo di nuovo paralizzato in Grecia il 15 luglio per un nuovo sciopero dichiarato dal sindacato dei dipendenti pubblici (Adedy).I controllori di volo hanno deciso di unirsi alla protesta contro il piano di austerita' e la riforma delle pensioni. Fonti del sindacato di categoria (Eeeke) hanno detto che i controllori, che avanzano anche rivendicazioni specifiche, si asterranno dal lavoro, in linea con Adedy, dalle 11.00 locali (10.00 italiane) sino alla fine dell'orario di lavoro.
 
Grecia, ok Bce a piano da 10 miliardi per aiutare le banche

12/07/2010 16.00


La Bce approva il piano del governo greco di avviare un pacchetto di salvataggio da 10 miliardi di euro per aiutare le banche in difficoltà. "Diamo il benvenuto" al fondo, si legge sul web dell'Eurotower. Il nuovo Financial Stability Fund dovrebbe essere varato a fine mese e garantirà finanziamenti a 7 anni a quelle banche che non sono in grado di far ricorso ai mercati, in cambio di azioni privilegiate delle banche stesse. L'idea è quella di puntellare gli istituti greci, consentendo loro di ritornare a finanziarsi sui mercati. Le banche avranno tempo fino a 5 anni per rimborsare i prestiti e riacquistare i titoli, pagando una penale al momento del buyback. Se gli istituti non saranno in grado di riacquistare i titoli e ragiungere i requisiti di capitali prefissati, le azioni saranno convertite in titoli ordinari e il Financial Stability Fund che garantirá i prestiti potrá ordinare un piano di ristrutturazione per consentire alle banche di tornare sane.


(MFonline.it)
 
Grecia, deficit bilancio primo semestre quasi dimezzato su anno

lunedì 12 luglio 2010 16:38



ATENE 12 luglio (Reuters) - Il deficit di bilancio della Grecia si è ridotto del 46% su base annua nel primo semestre.
Lo ha reso noto il ministero delle Finanze.
Il deficit di bilancio del governo centrale, che esclude le spese delle amministrazioni locali e degli enti previdenziali, si è attestato a 9,65 miliardi di euro dai 17,9 miliardi dello stesso periodo 2009
 
Grecia, deficit bilancio primo semestre quasi dimezzato su anno

lunedì 12 luglio 2010 16:38



ATENE 12 luglio (Reuters) - Il deficit di bilancio della Grecia si è ridotto del 46% su base annua nel primo semestre.
Lo ha reso noto il ministero delle Finanze.
Il deficit di bilancio del governo centrale, che esclude le spese delle amministrazioni locali e degli enti previdenziali, si è attestato a 9,65 miliardi di euro dai 17,9 miliardi dello stesso periodo 2009


Greece's Finance Ministry Sees 1H Public Deficit Down 46% Y/Y

First Published Monday, 12 July 2010 03:39 pm - © 2010 Need to Know News


ATHENS (MNI) - Greece's public deficit in the first half of this year is expected to be 46% below that of the previous-year period, the Finance Ministry said Monday, citing preliminary data.
"The annual target of deficit reduction based on the package of measures introduced by the government is 39.5%," the ministry reminded in a press release.
The reduction in the deficit so far is mainly the result of deep cuts in spending, as the expected upturn in revenues has been lagging.
Net revenues for the first half grew by 7.2% on year, compared to the target of 13.7% for the full year, the ministry said. Expenditures in the first half fell by 12.8% on the year, compared to a full-year target of -5.5%.
Value-added tax returns have been particularly weak, as consumption has suffered amid cuts in salaries, benefits and pensions.
While the government appears to be ahead of target in fiscal consolidation, the deficit figures could worsen in the months ahead, when more complete data are available concerning the shortfalls in public utilities, local governments and the social security system.
 
L'agenzia cinese Dagong rompe il monopolio dei rating e subito abbassa i voti a Usa e Giappone

di Antonia Bordignon
12 luglio 2010


A dettare legge in tema di rischio paese, assegnando il voto ai titoli pubblici dei vari Stati erano finora solo in tre: Moody's, Standard&Poor's e Fitch. Ma da oggi le tre grandi agenzie angloamericane dovranno fare i conti anche con la Cina. Gli analisti dell'agenzia Dagong Global Credit Rating sono infatti scesi in campo e, per la prima volta, hanno presentato il rapporto 2010 sul debito sovrano di 50 paesi. Gli analisti di Pechino hanno decretato che, alla luce dei crescenti deficit pubblici, i rating di Stati Uniti, Regno Unito e Giappone sono inferiori a quelli della Cina e della Germania.

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Il rating che Dagong assegna al debito debito cinese in valuta locale è, infatti, «AA+» con outlook stabile ed è più alto di quello assegnato dalle occidentali Moody, S&P e Fitch (rispettivamente «A1», «A+» e «Aa-»). Tra i 50 paesi analizzati (sono 20 quelli europei) , solo Germania, Canada e Olanda hanno lo stesso voto, mentre sono inferiori Giappone, Regno Unito, Corea, Francia («AA-» per tutti), così come gli Stati Uniti («AA») il cui rating è equiparato a quello delll'Arabia Saudita. La tripla A viene riconosciuta solo a Norvegia, Australia, Danimarca, Lussemburgo, Svizzera, Singapore, Nuova Zelanda. Per quanto riguarda l'Italia, il rating è nettamente inferiore («A-») ed è lo stesso di Spagna, Portogallo, Belgio, Brasile,Cile, Sudafrica, Malaysia, Estonia, Russia, Polonia, Israele. Al debito cinese in valuta estera viene assegnata la tripla A, alla luce del rilevante livellodelle riserve che ammontano a 2.450 miliardi di dollari.


E' la prima volta che una agenzia non occidentale si cimenta sul terreno del rischio sovrano e le differenze rispetto alle valutazioni di Moody's, Standard&Poor's e Fitch sono abbastanza significative. Dagong assegna valutazioni diverse a ben 27 paesi su 50, e i suoi criteri premiano soprattutto i paesi emergenti con sistema politico stabile ed economia in crescita, mentre penalizzano i paesi sviluppati, con l'economia in ripresa ma con un pesante indebitamento. L'attuale sistema dei rating internazionali è irrazionale e non riflette, secondo l'agenzia cinese, l'effettiva capacità di rimborso di un paese, «come dimostrano la crisi finanziaria gobale e il caso della Grecia». Questa discesa in campo dei cinesi era stata in qualche modo anticipata dal presidente Hu Jintao al vertice del G20 di Toronto. In quell'occasione Jinto aveva sottolinato la necessità di «sviluppare un metodo obiettivo, corretto, ragionevole e uniforme, con un sistema di rating standard in grado di riflettere esattamente la situazione economica di un paese e i livelli di rischio".



(Il Sole 24 Ore)
 
In attesa dell’asta greca di domani

12/07/2010 17.10


In attesa dell'asta della Grecia di domani da 1,25 mld di euro, i bond ellenici a breve termine sono stabili, con il rendimento del Bill a 26 settimane al 4,5%; un trader locale prevede un rendimento leggermente superiore a quello di mercato. Alcuni analisti, in merito alla capacità di finanziamento del Paese, hanno spiegato che la Grecia e' stata in grado di finanziarsi sul mercato anche prima del piano di salvataggio e lo sarà anche nell'asta a 26 settimane, oltre ad affermare che nel caso di un esito favorevole si potrebbe assistere a un restringimento dello spread con il Bund tedesco. Lo spread tra il titolo di Stato ellenico e il Bund a 10 anni è ora a 782 pb, in calo di 10 punti rispetto alla chiusura di venerdì in una sessione caratterizzata da un basso volume di scambi.

L'asta greca di domani potrebbe essere anche un test chiave per l'euro di questa settimana; infatti, un successo della stessa potrebbe sostenere il recupero della moneta unica, come hanno dichiarato alcuni esperti. Il cross euro/usd è ora a 1,2572.

Il future sul Bund è salito dello 0,4% a 129,4 pb, mentre quello sul Gilt è aumentato dello 0,08% a 121,21 punti.

Oggi sull'Euromot si osservano rialzi per i titoli greci, con +2,25% (scadenza nel 2025), e spagnoli, con +1,87% (2019); sullo stesso segmento, si osservano lievi cali per i titoli greci in scadenza nel 2026 e 2014, rispettivamente con -0,95% e -0,90%. Bene i titoli della Bei, i quali segnano +2,77% (2020), di Mediocredito Centrale, in rialzo con +1,21% (2018), e Monte dei Paschi di Siena, con +1,18% (2029); scendono invece i titoli di Banca Carige, Barclays e Dexia Creditop, rispettivamente con -2,19% (2014), -1,46% (2019) e -1,28% (2015).



(MFonline.it)
 
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