Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Goldman Sachs Says GGB May Surprise



Goldman Sachs says that Greek paper could surprise since better-than-expected economic performance and government austerity efforts may ware down fears over a potential Greek sovereign default, Dow Jones Newswires.

It says that market consensus "remains extremely negative on the debt trajectory for Greece."

But with Greece showing signs of a slightly shallower contraction than expected, and with the budget deficit in the first half down 46%, "positive surprises for euro assets could come out of Greece" as the market re-rates Greek debt.

(Capital.gr)

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:squalo:
 
Greek Market Inches Up



Banks shone this week, up 14%, boosted by Piraeus Bank’s bid for TT and Hellenic Postbank.

Across the board, the General Index added 0.26% at 1,612.97 on a total turnover of 109.9 mil. euro.

88 stocks rose, 76 declined and 130 remained unchanged.

Financials advanced 1.57% at 1,688.82.

In FTSE20, Viohalco (+3.16%) and OPAP (+1.71%) were the only ones to post a positive sign.

(Capital.gr)
 
La falsa speranza di Trichet nel salasso dell'austerità
di Paul KrugmanCronologia articolo16 luglio 2010
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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2010 alle ore 17:05.
Jean-Claude Trichet, il presidente della Banca centrale europea, è sicurissimo che la fiducia potrà tutto: aspettate e vedrete.

Trichet è convinto che la via per portare l'Europa fuori dal suo pantano finanziario non è l'aumento della spesa pubblica, ma il ripristino della fiducia dei mercati. E le inflessibili spinte all'austerità che si stanno manifestando in molti Paesi del vecchio continente? Produrranno un'espansione dell'economia, non una contrazione: aspettate e vedrete.
«L'idea che le misure di austerità possano innescare una stagnazione è inesatta», ha dichiarato Trichet a La Repubblica a giugno. «Sono fermamente convinto che nelle attuali circostanze attenersi a politiche che incrementano la fiducia non ostacolerà la ripresa economica; anzi, la stimolerà perché la fiducia oggi è il fattore chiave».
I commenti del presidente della Bce mi facevano venire in mente qualcosa, e solo recentemente ho capito cosa. Il mese scorso, mentre mi trovavo in Europa, ho riletto I cannoni d'agosto di Barbara Tuchman, un celebre e dettagliato resoconto della prima guerra mondiale, ed eccolo là: l'infausto Piano XVII dei francesi. L'autrice lo descrive nel libro come una strategia offensiva francese per fronteggiare il grosso dell'esercito tedesco, un approccio che si fondava fra le altre cose su una fede incrollabile nel mistico spirito guerriero innato in ogni francese. Questo élan era tanto potente che qualunque nemico sarebbe stato travolto dalla sua potenza e dalla sua ferocia.
Sfortunatamente, questo spirito guerriero non si rivelò di grande utilità quando i francesi dovettero lanciarsi alla carica contro le mitragliatrici tedesche. E temo che fare affidamento sull'incremento della fiducia per affrontare i postumi di una crisi finanziaria si rivelerà altrettanto inutile.
Guardate la situazione dell'Irlanda. Nel 2008, quando l'economia irlandese era sull'orlo del collasso, il Governo di Dublino tagliò la spesa e alzò le tasse. Misure drastiche e severe salutate come un modello da altre nazioni impegnate nello sforzo di tenere lontana la resa dei conti finanziaria: ripristinare la fiducia dei mercati per attirare investimenti. Ma l'anno scorso l'economia irlandese ha avuto una contrazione di circa il 7 per cento, e la disoccupazione ha superato il 13 per cento: e sembra che ci vorrà ancora tempo perché torni il sereno.
L'elemento chiave da tenere in mente quando si parla di appelli all'austerità è che questa tesi si basa su due asserzioni. Una è la convinzione che i Governi debbano rabbonire i mercati, l'altra è che tagli al bilancio sul breve periodo possano rabbonire i mercati se questi perdono la fiducia. Ecco perché la débâcle irlandese è tanto importante. L'austerità selvaggia avrebbe dovuto portare benefici.
È un'opinione talmente diffusa che spesso qualcuno legge le notizie sostenendo che i risultati in realtà sono magicamente arrivati, che la risolutezza irlandese ha rassicurato i mercati finanziari. Ma la realtà è che non è avvenuto niente di tutto ciò: la virtuosa e stremata Irlanda non ci ha guadagnato nulla.
E allora, che cosa succederà? Sentiremo dire che gli irlandesi non stanno facendo abbastanza, che devono fare di più. Se salassiamo il paziente ma il paziente continua a peggiorare, è chiaro che dobbiamo salassarlo ancora di più: aspettate e vedrete.
 
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