Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Greece to Auction 13-Week Bills After Banks Drive 26-Week Sale

July 16, 2010, 5:54 AM EDT



July 16 (Bloomberg) -- Greece will auction 13-week bills next week after the government sold 26-week securities at an interest rate below the 5 percent charged by the European Union for a rescue package that warded off default.
The government will sell 1.5 billion euros ($2 billion) of bills maturing Oct. 22 on July 20, the Public Debt Management Agency in Athens said today in a statement. Greece auctioned 1.625 billion euros of debt on July 13, with another 375 million euros issued through so-called second-day bids yesterday.
Next week’s sale will be the second since the country accepted a EU-led bailout in May. The 26-week auction signaled that confidence among banks in Greece, which purchased 80 percent of the bills sold three days ago, is growing after Prime Minister George Papandreou’s government cut wages, postponed retirements and raised taxes to trim the euro-region’s second- highest budget deficit and restore investor willingness to lend.
The debt agency sold the 26-week bills at a yield of 4.65 percent. About 4.5 billion euros of short-term securities come due from July 10 to July 23 and the rollover isn’t fully funded by the 110 billion-euro lifeline received in May to avoid default, according to an International Monetary Fund document.
Papandreou, 58, pledged to overhaul Greece’s pension system to secure the emergency loans from the EU and the IMF. The pension vote follows passage in May of 30 billion euros in austerity measures.

Budget Reductions
His government has adopted budget cuts and additional revenue-raising measures worth more than 14 percent of gross domestic product since it took office in October. Finance Minister George Papaconstantinou said last week the country may beat a target to reduce the budget deficit to 8.1 percent of gross domestic product this year from last year’s 13.6 percent of GDP, the second highest in the euro region.
Europe’s debt crisis was triggered after Papandreou’s Pasok party took power and said the deficit was more than 12 percent of GDP, twice the previous government’s estimate. That sparked a surge in bond yields as Standard & Poor’s and Moody’s Investors Service cut the nation’s credit rankings to below investment grade.
Greece last sold 13-week bills in April, when it raised 2.4 billion euros at an interest rate of 3.65 percent, the highest for the debt of this maturity since an auction on Sept. 30, 2008. That compared with the three-month euro interbank offered rate of 0.64 percent that day.
Finance Minister George Papaconstantinou said on July 13 the government decided not to roll over 52-week bills because an indicated rate of 7 percent would have been too high for such securities.
 
Banche Grecia: Fitch, conferma rating a BBB-
DowJonesABGEF|ALBKY|ALPHA.AT|ATE.AT|EGFEY|ETE.AT|EUROB.AT|NBG|TPEIR.AT|GRS003013000|GRS014013007|GRS015013006|GRS323013003|GRS414013003|US02071M1018|U BARCELLONA (MF-DJ)--Fitch ha confermato il rating delle maggiori banchegreche a BBB-. I giudizi sul debito di National Bank of Greece, EfgEurobank Ergasias, Alpha Bank, Piraeus Bank sono a 'BBB-' con outlooknegativo. L'agenzia ha anche alzato il rating di Agricultural Bank ofGreece a BBB- con outlook negativo. L'azione e' stata intrapresa sulla base delle garanzie fornite dal pianodi aiuti della Ue e del Fmi. Inoltre, a supportare il sistema bancario delPaese contribuisce l'operato della Bce che ha eliminato le restrizioni suititoli da accettare come collateral per permettere alla Grecia diutilizzare i propri bond a garanzia dei fondi concessi.red/est/sm
 
BRUXELLES 16 luglio (Reuters) - Si è giunti in sede europea a un accordo tra le singole capitali sul livello di almeno 6% per il coefficiente patrimoniale bancario 'core tier I' in condizioni avverse che sarà necessario ottenere per superare gli 'stress test'.
Lo riferisce una fonte europea in vista della pubblicazione di venerdì prossimo, quando il Cebs pubblicherà il risultato delle novantuno banche europee - cinque le italiane - sottoposte all'esame sulla solidità di fronte a shock economici simulati.
Secondo in ordine di importanza tra gli elementi presi in esame l'esposizione al rischio sovrano di ciascun istituto di credito.
 
Molti debiti, molti puffi

Molti di noi si chiedono come sarà il mercato obbligazionario nel breve.
Tutti sappiamo che c'è molta carta in giro.
Il 14 luglio IlSole24Ore ha pubblicato un bel lavoro piuttosto lunghetto. Ho pensato di dividerlo e postarlo qui perchè è un ambiente piuttosto vivo anche tocca argomenti non limitati ai tds grecia.

I debiti (in obbligazioni) delle società.

Da oggi al 2013 le società europee dovranno rimborsare più di 3mila miliardi di dollari di debiti in scadenza. La stima è di Standard & Poor's che in un recente report ha passato al setaccio la situazione di centinaia di società in un'area che, oltre alla Ue, comprende Svizzera, Russia, Ucraina e Kazakistan. Sono state prese in considerazione tutte le tipologie di indebitamento: dai bond ai semplici prestiti bancari.
Come evidenzia il grafico, il picco sarà nel 2011 quando andranno a scadenza 903 miliardi di dollari di prestiti. La cifra cala gradualmente nel 2012 (883 miliardi) e nel 2013 (618 miliardi).
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Questa situazione è un effetto del credit crunch. Tra il 2008 e il 2009, con il crollo dei mercati seguito alla crisi finanziaria e il raffreddamento del mercato interbancario, per molte società in tutto il mondo, il mercato obbligazionario rappresentò l'unica via per raccogliere fondi. Soprattutto per banche e assicurazioni, le più colpite dall'emergenza liquidità. Non è un caso quindi se il 71% dei debiti in scadenza da oggi al 2013 faccia capo al settore finanziario.
 
Anche oggi la Borsa di Atene cresce in controtendenza: attualmente l'indice ASE è + 0,94 a 1623 punti.
Mentre invece il nostro spread/bund sul decennale anche oggi non si è schiodato: ora intorno a 770 pb.
 
Molti debiti, molti puffi (2a parte)

I debiti delle società non finanziarie

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Tra gli altri settori, il più indebitato è sicuramente quello delle telecomunicazioni, anche per i grossi investimenti che le aziende di questo comparto hanno dovuto sostenere in questi anni. Nei prossimi tre anni dovranno rimborsare oltre 186 miliardi di dollari di debiti. Telecom Italia, da qui al 2013, ha scadenze per oltre 15 miliardi di dollari. Altro comparto da tenere d'occhio è l'automotive (74,9 miliardi).
Se si consulta il grafico delle scadenze paese per paese emerge che il totale dei debiti delle società italiane da qui alla fine del 2013 è pari a 200 miliardi di dollari. Meno della metà di Gran Bretagna Francia e Germania che guidano la classifica del debito corporate in Europa, con scadenze vicine ai 500 miliardi di dollari. Sulle americane peraltro, pende una spada di Damocle da 2 mila e 400 miliardi di dollari.
 
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Molti debiti, molti puffi

I debiti del settore creditizio

Come accennato però, la spada di Damocle pende soprattutto sul settore creditizio. Secondo un calcolo del Sole 24 Ore, nei prossimi due anni le prime dieci banche europee per capitalizzazione dovranno rimborsare oltre 900 miliardi di dollari al mercato. Nel 2012, solo Bnp Paribas, terza banca in Europa, dovrà sborsare una cifra gigantesca: 270 miliardi e 471 milioni di dollari. Non fanno eccezione peraltro le big italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit che, l'anno prossimo, dovranno rimborsare rispettivamente 24 e 30 miliardi di dollari. Cifre comunque più contenute rispetto ad altri giganti del credito .

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Molti debiti, molti puffi

Conclusioni

Quali rischi pone questa situazione? Innanzitutto, scrive Standard & Poors', quello dell'aumento dei costi di rifinanziamento. Le banche, ma anche gli ultraindebitati governi dell'Eurozona, dovranno raccogliere enormi cifre nei prossimi anni. Una domanda di liquidità che potrà essere soddisfatta solo offrendo rendimenti appetibili in caso si puntasse sull'emissione di bond.
Quanto al mercato interbancario, decisive saranno le scelte della Bce sui tassi d'interesse, tenuti forzatamente bassi in questi anni per far fronte alla crisi. Se dovessero salire, il contraccolpo sui costi di rifinanziamento sarebbe inevitabili. Così come quello sull'economia reale, se le banche fossero costrette a mettere in ordine i propri bilanci piuttosto che fare credito a famiglie e imprese. Sono abbastanza corazzate per affrontare questa situazione? Il mercato attende lumi dagli stress test che saranno pubblicati il prossimo 23 luglio.
Ci sono comunque dei segnali rassicuranti. Innanzitutto il fatto che circa un quarto dei debiti in scadenza del settore finanziario sia rappresentato da covered bond, emissioni obbligazionarie ad alto rating con solide garanzie. Questa tipologia di obbligazione è l'unica ad aver avuto un trend positivo nella prima parte del 2010 (i volumi sono aumentati del 60% ndr.) anche per via del programma di acquisto deciso dalla Banca centrale europea per sostenere il mercato in questa fase difficile. L'Eurotower lo interromperà il 30 di giugno.
 
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