FRANCOFORTE, 27 luglio (Reuters) - Deutsche Bank ha chiuso il secondo trimestre con un utile pretasse di 1,52 miliardi di euro, in linea con le attese grazie a minori accantonamenti su crediti a fronte di una debole attività di investment banking.
L'istituto tedesco, che nel periodo ha realizzato un utile netto di 1,2 miliardi di euro e ricavi di 7,2 miliardi, ha ribadito l'obiettivo di 10 miliardi di utile prestasse a livello di gruppo per l'anno prossimo.
Gli accantonamenti sono scesi a 243 milioni da 1 miliardo dello stesso periodo dell'anno scorso.
A livello di singole divisioni, il corporate banking e securities hanno registrato un utile lordo di 779 milioni, mentre le attività di 'global transaction' di 478 milioni.
Tornano in utile le divisioni di wealth management e risparmio gestito.
Il direttore finanziario Stefan Krause ha detto nel corso della presentazione dei risultati che gli accantonamenti su rischi saranno nettamente al di sotto dei 2 miliardi di euro per l'intero 2010, mentre la banca continuerà a liquidare asset delle attività non core per liberare capitali.
Con un core Tier 1 ratio al 7,5% la banca si sente perfettamente a suo agio, ha poi detto.
La banca non ha voluto dare una guidance di medio termine a causa delle incertezze nel settore bancario, ha aggiunto.
Per quanto riguarda la riforma della finanza targata Usa, è ancora troppo presto per quantificare l'impatto su Deutsche Bank, ha detto Krause. Alktrettanto difficile sarà stimare l'impatto cumulato delle tasse sulle banche.
PIIGS, L'ESPOSIZIONE RADDOPPIA SECONDO METODOLOGIA CEBS
A fine giugno l'esposizione della banca nei confronti della Grecia ammontava a 500 milioni di euro, ha detto il direttore finanziario, sottolineando di non essere assolutamente preoccupato per l'esposizione nei cosiddetti paesi "Piigs" (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna e Italia).
Il dato si conferma in linea con i dati relativi al mese di marzo diffusi a maggio, con un'esposizione verso la Grecia di 500 milioni, di 3,2 miliardi con l'Italia, mentre Deutsche Bak aveva detto di non essere esposta nei confronti di Spagna e Portogallo, se si teneva conto dell'attività di hedging.
La banca ha però illustrato oggi anche la sua esposizione calcolata secondo la metodologia degli stress test del Cebs (Comitato europeo per la supervisione bancaria) con un ventaglio più ampio di possibili esposizioni - comprese autorità locali, enti pubblici, associazioni internazionali e banche multilaterali di sviluppo - dalle quali risulta più che raddoppiata: 1,1 miliardi verso la Grecia, 8,1 miliardi verso l'Italia e 1 miliardo con La Spagna.
Intorno alle 11,20 il titolo avanza del 3,65% a 52,22 euro.
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Dopo Profumo anche Deutsche Bank dice di non essere preoccupata dei Piigs, anzi aumentano l'esposizione.