Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (16 lettori)

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tommy271

Forumer storico
Ho voglia di aspettare lo storno nel thd dei titoli della nostra Patria!!! :(
Ma adesso arriva la crisi di Governo....
Sempre importanti le notizie di Tommy, che ringrazio.
Ciao, Ciao, Giuseppe

Giuseppe, da queste parti si suda .... :(
Dopo non aver colto, lo scorso anno, i fiori nei Balcani (Croazia) e nei Baltici (Lettonia) sono sceso fiducioso nel Peloponneso.
Spero ci sia il due con il tre ... :lol::lol::lol: altrimenti :clava:
 

tommy271

Forumer storico
Trichet: No euro exit for Athens


ROME (ANA-MPA) -- European Central Bank (ECB) chief Jean-Claude Trichet reiterated on Monday that for Greece to withdraw from the euro currency and return to the drachma would be "the worst possible choice", in reply to press questions on the sidelines of the Ambrosetti international economic forum in Cernobbio, northern Italy.

Trichet also stressed that the euro "was not created against the dollar, but to secure stability and prosperity in the European Union".
 

Gaudente

Forumer storico
Quante fesserie ripetute tutte nello stesso articolo.
cagate...si dice cagate, impara dal maestro Seneca...:-o
La Grecia non fallirà o meno alla fine del programma di salvataggio e neppure per il peso degli interessi sul debito.
ah no ? A parte il fatto che gia' il semplice ipotizzare che la Grecia ci arrivi al termine del programma di salvataggio richiede una dose di ottimismo che definirei patologica , ti pare che una volta raggiunto lo strabiliante obiettivo di un rapporto debito/PIL del 150% la Grecia possa impipparsene dei tassi di interesse ai quali dovra' rollare il debito (nonche' iniziare a rimborsare i prestiti ricevuti da UE e FMI) ?
Giusto la mia piccola deiezione in aggiunta a quelle enormi defecate dalla Pimco , che per inciso e' la prima societa' di gestione di fondi obbligazionari nel mondo :rolleyes:
 

tommy271

Forumer storico
cagate...si dice cagate, impara dal maestro Seneca...:-o
ah no ? A parte il fatto che gia' il semplice ipotizzare che la Grecia ci arrivi al termine del programma di salvataggio richiede una dose di ottimismo che definirei patologica , ti pare che una volta raggiunto lo strabiliante obiettivo di un rapporto debito/PIL del 150% la Grecia possa impipparsene dei tassi di interesse ai quali dovra' rollare il debito (nonche' iniziare a rimborsare i prestiti ricevuti da UE e FMI) ?
Giusto la mia piccola deiezione in aggiunta a quelle enormi defecate dalla Pimco , che per inciso e' la prima societa' di gestione di fondi obbligazionari nel mondo :rolleyes:

Alcune analisi, in base ai recenti dati, davano il rapporto debito/Pil al 140/145% ma queste sono inezie.
La qualità del debito è buona: attualmente tra cedole e rimborsi dovranno tirare fuori circa una 50ina di MLD all'anno sino al 2013 per raggiungere la 70ina dal 2014/2015.
Gli interessi che pagano attualmente sul debito sono altini rispetto alla Germania, ma in linea con quelli dei Pigs.
Non mi pare che siano strangolati dai debitori ... se poi decidessero di rinegoziare il tutto, lo vedremo.

Concordo sulla difficoltà di portare pienamente a termine il programma di salvataggio concordato con BCE/FMI: ma se la rotta si inverte, non ne vedo l'assoluta necessità.

Poi qui parliamo di PIL ufficiale: quello sommerso è intorno al 35% ...
 
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tommy271

Forumer storico
Patto Ue, ministri Finanze discutono riforme, sanzioni

lunedì 6 settembre 2010 18:29



BRUXELLES (Reuters) - Archiviata la lunga pausa estiva, i ventisette ministri finanziari Ue sono riuniti a Bruxelles secondo la nuova formula chiamata 'task force Van Rompuy' con il compito di ridiscutere e affinare, adattandolo alla lezione della crisi finanziaria, il patto di stabilità e crescita.
Sul tavolo, annuncia il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Junker all'ingresso dei lavori, in particolare il nodo delle sanzioni per i paesi inadempienti in tema di disciplina di conti pubblici.
"Dobbiamo assicurarci che le sanzioni diventino più automatiche, che possano essere accelerate in modo da giocare un ruolo nella parte preventita [del Patto di Stabilità]" spiega il premier lussemburghese.
Prevale invece la cautela sull'effettiva possibilità di creare un meccanismo permanente per la gestione delle crisi in seno alla zona euro dopo l'eclatante caso Grecia.
"Richiederebbe, secondo alcuni di noi, una sostanziale revisione del trattato.
L'idea è comunque che dalla riunione di questa sera, cui seguiranno domani quelle di Ecofin ed Eurogruppo, la 'task force' ideata dal presidente del Consiglio Ue arrivi a produrre almeno un'intesa di massima sulla revisione del patto da sottoporre al vertice dei capi di Stato e di governo del 16 settembre prossimo.
A parere del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn è necessario che le sanzioni "semi-automatiche" siano innanzi tutto "credibili.
"Sarebbe meglio far slittare il dibattito sul meccanismo permanente di gestione delle crisi... possiamo posticiparne la discussione ma possediamo un meccanismo credibile e possiamo prendere tempo per rifletterci" spiega.
"Le sanzioni dovrebbero rappresentare una normale, quasi-automatica conseguenza, in caso di inadempimento delle regole. E' un po' come una partita di calcio, dunque non funziona se ogni volta che l'arbitro fischia un fallo i giocatori si mettono a ridiscutere".
Nuovamente in discussione anche l'eventualità - punto critico per l'Italia - di allargare le sanzioni, naturalmente ancora non si sa in che forma e quando, in caso di superamento del paletto Ue sul deficit, un 60% del Pil finora di fatto ignorato o quasi.
Nessun commento alla stampa intanto da parte di Giulio Tremonti, tra gli ultimi ministri ad arrivare questa sera.
Per la spagnola Elena Salgado, infine, potrebbero rivelarsi sufficienti già soltanto le sanzioni "morali" - come il richiamo per deficit eccessivo - e ruolo principale del consesso dei ministri europei dovrebbe essere quello di "prevenire" piuttosto che comminare sanzioni "a posteriori".
In base alle regole attuali, un paese che ripetutamente ignori i criteri Ue sulla disciplina di conti pubblici potrebbe essere multato fino allo 0,5% del proprio prodotto interno lordo, ipotesi comunque mai realizzatasi.
La procedura per deficit eccessivo prevede infatti una serie di tappe che potrebbero richiedere fino a due anni per farla scattare.
 

Gaudente

Forumer storico
Gli interessi che pagano attualmente sul debito sono altini rispetto alla Germania, ma in linea con quelli dei Pigs.
Altini ? Come si esce dalla "fascia protetta" della scadenza del piano UE (ovvero 12 mesi), schizzano dal 5% al 10% , il decennale addirittura sta oltre l'11%. Ne' la Spagna ne' il Portogallo hanno mai pagato simili tassi sui decennali, neppure nei momenti piu' bui della crisi.
 

tommy271

Forumer storico
Altini ? Come si esce dalla "fascia protetta" della scadenza del piano UE (ovvero 12 mesi), schizzano dal 5% al 10% , il decennale addirittura sta oltre l'11%. Ne' la Spagna ne' il Portogallo hanno mai pagato simili tassi sui decennali, neppure nei momenti piu' bui della crisi.

Neanche la Grecia.
Attualmente il max che paga sono le cedole sull'ultima emissione decennale al 6,5% (tra l'altro su 15 MLD circa). Il resto del debito è più o meno in linea con il resto del Club Med.
Attualmente con i Bot Greek si finanzia intorno al 4/5%.
Quando scadrà il piano ne riparleremo.
 

tommy271

Forumer storico
Al momento ancora niente da fare ... spread sempre alti e tensione latente sulla testa del gruppo. Tengono le posizioni Spagna e Italia.
Tra parentesi la chiusura di venerdì. Fonte Thomson-Reuters.

Grecia 942 pb. (919)
Irlanda 349 pb. (348)
Portogallo 339 pb. (333)
Spagna 175 pb. (168)
Italia 145 pb. (142)
 

tommy271

Forumer storico
Grecia/ Rimpasto di governo, ma Papaconstantinou resta a Finanze

Atene, 7 set. (Apcom) - Il primo ministro greco, Georges Papandreou, ha proceduto ieri a un rimpasto di governo, a un anno dall'arrivo al potere della maggioranza socialista.
La decisione mira a garantire un migliore coordinamento del gruppo alla guida del paese e a sostenere con migliori risultati il rilancio economico. A questo scopo il capo dell'esecutivo ha deciso di non toccare il posto chiave delle Finanze, che è rimasto nelle mani di Georges Papaconstantinou.
Il ministro è stato confermato per portare a termine la ripresa finanziaria del paese, crollato a causa dei forti debiti: un impegno che Atene ha promesso in cambio del suo salvataggio con un prestito di 110 miliardi di euro su tre anni da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale.
Il nuovo team di governo è composto da 48 membri, di cui 17 ministri. Reso necessario dalle dimissioni di tre segretari di Stato, che presenteranno la loro candidatura alle prossime elezioni regionali del 7 novembre, questo rimpasto di governo era considerato necessario dagli analisti per far fronte alle numerose sfide che il governo dovrà affrontare per portare il paese fuori dalla crisi economica, mentre la politica di austerità imposta da mesi continua ad alimentare tensioni sociali e recessione.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia/ Papandreou annuncia rimpasto, Papaconstantinou rimane


Martedi, 7 Settembre 2010 - 08:15

Il premier greco Giorgio Papandreou ha annunciato oggi, a meno di un anno dalla vittoria elettorale e a due mesi dal voto amministrativo, un ampio rimpasto di governo che ne consolida la struttura e lascia nelle mani di Giorgio Papaconstantinou il ministero chiave delle Finanze.
Al dicastero dell'Economia, rinominato dello sviluppo regionale e della competitività, va l'ex responsabile della protezione del cittadino (Interni) Michalis Chrisochoidis.
Questi sostituisce Louka Katzeli, talora in linea di collisione con Papaconstantinou e il cui spostamento al dicastero del Lavoro e della Sicurezza Sociale, che avrà competenza anche per le Politiche Migratorie, appare quindi un rafforzamento ulteriore della posizione del responsabile delle finanze e una conferma della linea da lui seguita mentre il Paese continua gli sforzi per uscire dalla crisi.
A uno stretto collaboratore di Papandreou, Harris Pampoukis, è stato affidato il ministero di stato per gli Investimenti. Andreas Loverdos dal Lavoro va alla Sanità.
Ministro degli Esteri, carica attualmente cumulata da Papandreou, diviene l'attuale viceministro Dimitri Droutsas. Il ministro della Marina mercantile, uno dei settori chiave dell'economia nazionale, viene di nuovo scorporato dall'Economia come richiesto dagli armatori, a dirigerlo sarà il deputato Yannis Diamantidis.
Al ministero per la Protezione del cittadino al posto di Chrisochoidis, che malgrado significativi risultati ha dovuto subire negli ultimi tempi l'iniziativa del terrorismo anarchico, va Christos Papoutsis già capogruppo del Pasok in parlamento.
L'unico ministro ad uscire dalla compagine socialista è Katerina Batseli che lascia l'agricoltura sostituita da Kostas Skandadis. Secondo la stampa sarebbe stata punita per essersi rifiutata di candidarsi alle prossime elezioni locali del 7 novembre.
Con il nuovo rimpasto il governo, che presterà giuramento già oggi, passa da 36 a 48.

(Affaritaliani.it)

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