Altra news, questa volta Ansa delle 16,50.
ATENE- La Borsa di Atene è tornata oggi, sia pure di misura, in territorio negativo, dopo i forti guadagni di ieri, mentre il Parlamento vota questa sera la Finanziaria del 2010 e si profila la possibilità di uno sciopero generale contro la politica di rigore fiscale. L'indice di borsa ha fatto registrare in chiusura una perdita dello 0,25% mantenendosi ancora sopra la soglia simbolica dei 2.200 punti, dopo che ieri un rally aveva segnato +4,40%, dopo che l'atteso declassamento del debito da parte di Moody's era stato valutato più tenue del previsto. Il sindacato dei dipendenti pubblici Adedy ha annunciato uno sciopero di 24 ore alla fine di gennaio o inizio febbraio contro le misure di austerità che colpiscono i salari e contro la prevista riforma pensionistica che ritiene minaccino "i diritti dei lavoratori". L'altra grande sigla sindacale, che rappresenta i dipendenti privati, la Gsee, ha detto che potrebbe unirsi anche esso alla protesta, trasformandola in uno sciopero generale, se i negoziati su salari e pensioni non porteranno i risultati sperati. L'atteggiamento dei sindacati è considerato chiave, dai mercati e dalle agenzie di rating, per valutare la capacità del governo di Giorgio Papandreou, che dovrà presentare in gennaio all'UE un piano di risanamento, di portare in porto le misure economiche e le riforme strutturali necessarie per ricondurre il deficit sotto controllo e ridurre l'enorme debito pubblico. La finanziaria 2010, il cui voto è previsto tardi in serata, rappresenta secondo l'esecutivo socialista "un primo passo" importante verso il risanamento con la riduzione del 3,7% del deficit in vista di portarlo sotto il 3% del Pil, dal 12,7% attuale, nel 2013.