Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (12 lettori)

Stato
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tommy271

Forumer storico
ECB outraged by Slovak refusal to aid Greece-sources



Fri Sep 10, 2010 11:03am EDT

* Trichet outraged by Slovak "no" to Greek loan
* ECB would not back Slovak euro entry, had it known
* Won't back other applicants if a risk of similar action



By Martin Santa and Jan Strupczewski


BRATISLAVA/BRUSSELS, Sept 10 (Reuters) - Slovakia set a bad example by refusing support for a loan to Greece, and the European Central Bank will not support euro entry by others unless sure they will not take similar steps in the future, ECB President Jean-Claude Trichet was quoted as saying.

A memo from this week's meeting of euro zone finance ministers, seen by Reuters, said Trichet was outraged at the refusal by Slovakia to participate in the Greek bailout.
Several EU officials said privately Slovakia could be snubbed by some of the 26 other EU member states because its decision is likely to complicate talks on the bloc's budget, making the rich net payers less willing to grant aid to poorer countries.

"Trichet was outraged at the last Eurogroup by Slovakia's refusal of a bilateral loan to Greece and said that had the ECB known Slovakia would behave like that, it would not have endorsed Slovakia's euro adoption," the memo summarising the discussion said.
"It sets a bad example for future candidate countries. Also (he said) that the ECB would not back future euro zone applicants if there is a risk they will do something similar."
Two euro zone sources confirmed Trichet made the comments.
"That is a fairly faithful account of what was said," one source said.

The parliament in Slovakia, the poorest of the 16 countries that use the euro, last month ruled against contributing 816 million euros ($1.05 billion) to a 110 billion euro bailout fund for Greece [ID:nLDE67A21W].


NO COMMENT

"Some European institutions voiced concerns about Slovakia's stance on the Greek loan during the Eurogroup meeting. Since this was a meeting of a confidential nature, we will neither confirm nor decline individual comments," Slovak finance ministry spokesman Martin Jaros said.
The ECB had no comment.

In its convergence reports, the ECB evaluates how well non-euro zone EU members fulfil euro entry criteria.
Besides inflation, the euro entry criteria are: budget deficit below 3 percent of GDP, gross public debt below 60 percent/GDP, nominal long-term interest rates no more than 2 percentage points higher than the average of the three states with lowest inflation.

Bratislava said taxpayers in a country that has kept its debt under control should not have to bail out a profligate one.
Slovakia's new right-leaning government opposed taking part in the bailout despite a pledge by the previous administration to support Greece, where the budget deficit had ballooned so much that it threatened the stability of the euro zone.

The aid package will go ahead despite the refusal by the Slovak parliament, but Bratislava's position dealt a blow to euro zone unity in the face of the financial crisis and Slovakia has run into sharp criticism from European governments.
However, the Slovak position has been backed by the Czech Republic, a country that has taken a slow approach toward euro entry and currently has no target date.

A major issue in the Slovak refusal to help Greece is that Slovakia, which only joined the euro in 2009, is the euro area's poorest state and its wages and pensions are far below those in Greece, which makes aid to Athens widely unpopular.
The monthly minimum wage in the ex-communist country which joined the European Union in 2004 is 308 euros, well below the Greek minimum legal wage of 863 euros. (Writing by Jan Lopatka; editing by Stephen Nisbet)

***
I parenti poveri ...
Stavolta Trichet si è arrabbiato: non ho mai sentito dichiarazioni così pesanti ...
 

tommy271

Forumer storico
Greek Market Slips On Friday



Athens benchmark index posted weekly losses of 4.13% following Friday’s session that ended in the red.

Analysts point to the pressure stemming from NBG’s decision to proceed with rights issue, but say the move is positive for the bank itself and the market as a whole.

They also expect increased volatility across the board for the coming sessions.

Across the board, the General Index dropped 1.40% at 1,588.33.

Total turnover shaped at 87.44 mil. euro. 111 stocks fell, 58 rose and 123 remained unchanged.

Banks fell 1.87%. Eurobank (-3.36%), NBG (-2.89%) and Alpha Bank (-2.33%) all dropped.

(Capital.gr)
 

tommy271

Forumer storico
La Slovacchia dovrà affrontare le ire della UE per il rifiuto alla Grecia

10.09.2010



La Slovacchia affronta crescenti critiche e qualche isolamento dopo la riunione dei Ministri delle Finanze che si è tenuto a Bruxelles il 7 Settembre. La decisione slovacca di non contribuire al pacchetto di aiuti alla Grecia non va giù all’UE. Diversi funzionari avrebbero detto in privato che la Slovacchia rischia di complicare le trattative sul bilancio del blocco (...).

(Osservatorioitaliano.org)
 

tommy271

Forumer storico
IL GOVERNO GRECO ALLA RICERCA DI NUOVE ENTRATE

Il Governo greco potrebbe presto accrescere le imposte sul gasolio per riscaldamento al fine di compensare le mancate entrate derivanti da un precedente provvedimento relativo all´aumento dell´IVA, che potrebbe essere rimandato.
Al fine di rispettare il piano di rientro dal deficit concordato con UE ed FMI, l´esecutivo aveva infatti inizialmente ipotizzato di far passare una vasta gamma di prodotti dalle categoria IVA all´11 per cento a quella al 23; tuttavia, il provvedimento pare al momento essere stato accantonato, al fine di proteggere i redditi delle famiglie, già duramente colpiti dalla crisi.
Secondo le stime, infatti, negli ultimi sei mesi le famiglie elleniche hanno visto le proprie disponibilità ridursi del 25 per cento, a causa dei ripetuti aumenti fiscali introdotti per risanare le finanze statali. Attualmente si stanno quindi valutando fonti di entrata alternative agli aumenti dell´IVA precedentemente proposti.
Commissione Europea e Fondo Monetario hanno già dato il proprio consenso al rinvio di tali aumenti, visto l´aggravarsi della recessione.
Tale rinvio porterà tuttavia a mancate entrate per circa 1 miliardo di euro, per le quali andranno trovate fonti alternative.
Per il momento, si è pensato all´introduzione di variazioni nelle tasse sul gasolio per il riscaldamento, portate avanti assieme alla lotta al commercio illegale del carburante, che costa allo Stato milioni di euro l´anno di mancate entrate.
Tuttavia, anche un provvedimento di questo tipo sembra destinato a colpire soprattutto i consumatori a basso reddito e coloro che risiedono in certe zone della Grecia; per questo, si è pensato di accompagnare la misura a particolari benefici per le fasce più colpite, che compensino in tutto, o in larga parte, la maggiore spesa.


Marcello Berlich

(portalino.it)
 

Brisico

Forumer attivo
Buone notizie dal versante del deficit della Grecia. Il premier Giorgio Papandreou, parlando davanti al governo riunito oggi a Salonicco, ha annunciato che il “rosso” nei conti pubblici è sceso in otto mesi del 32,2 per cento, una cifra significativamente superiore rispetto a quanto previsto inizialmente dal programma di stabilizzazione, che stimava nel periodo un calo del 26,5 per cento.
Papandreou ha comunque sottolineato che “l'allarme non e' finito” per l'economia greca e “non dobbiamo abbassare la guardia”.

Notizie incoraggianti, sempre sul versante del deficit, arrivano anche dalla Spagna. Oggi il primo ministro Jose Luis Rodriguez Zapatero in un'intervista alla radio ha detto che La Spagna è sulla strada per ridurre il deficit e non ha bisogno di ulteriori tagli per raggiungere il proprio scopo.
Il paese può mantenere gli attuali programmi sociali e le misure di sostegno ai disoccupati esistenti, eseguendo però i tagli già programmati nel piano di austerity e di riforma del lavoro varato dopo la crisi sui mercati finanziari di maggio e giugno.
Il deficit spagnolo ha raggiunto l'11,2 per cento del Prodotto interno lordo e il governo si è impegnato a portarlo al 3 per cento entro il 2013, in conformità alle linee guida dell'Unione Europea.
 

Gaudente

Forumer storico
In ogni caso, ha senso il ragionamento espresso da Yngve Slyngstad, il gestore del fondo sovrano norvegese, poiché, «anche se la situazione della Grecia è difficile e continuerà a esserlo, si è compensati dagli alti rendimenti dei titoli». Ai prezzi di ieri il decennale rende l'11,93% e il quinquennale il 10,8%. In ogni caso si tratta di 9-10 punti percentuali più del bund tedesco. Anche nell'ipotesi di una ristrutturazione più severa del debito (al 50%) fa tre anni, varrebbe la pena di affrontare tali rischi.

Ciao, Giuseppe
Il norvegese tington dimentica che quel rendimento a scadenza di quasi il 12% e' dato solo per meta' dalla cedola e per l'altra meta' dal guadagno in conto capitale nell'ipotesi di rimborso totale alla scadenza, plusvalenza che in caso di default ovviamente se la puo' scordare :rolleyes:
 

Gaudente

Forumer storico
Non lo sapevo, allora sarà il Presidente della UE che annuncerà davanti ai microfoni il default del suo Paese (il cosiddetto pacco, termine usato da Tommy): questa è ancora più difficile da immaginare :lol::lol::lol:.
Ciao, Giuseppe
senza dubbio, e' molto difficile immaginare che la Grecia non faccia default prima del 2014 :-o
 

tommy271

Forumer storico
senza dubbio, e' molto difficile immaginare che la Grecia non faccia default prima del 2014 :-o

Il 2011/12 saranno decisivi.
Se la Grecia non dovesse farcela credo taglierà subito cedole e rimborsi. Sarà nel suo interesse, in quel caso, incassare i finanziamenti e non restituirli.
Dobbiamo viceversa, tenere presente anche l'altra faccia della medaglia: cioè se l'economia riprende e si inizia a creare un avanzo primario, anche qui la tentazione potrebbe essere forte.
Come vedete tante facce della stessa medaglia.
A queste ipotesi, però, come ho detto più volte al momento non credo.
 

tommy271

Forumer storico
Chiusura di venerdì sera con spread/bund sempre alti sui periferici, ma più rilassati. Dati Thomson Reuters riferiti ai bond decennali.

Grecia 956 pb. (961)
Irlanda 344 pb. (361)
Portogallo 350 pb. (345)
Spagna 175 pb. (175)
Italia 142 pb. (142)

I CDS sulla nostra Grecia si mantengono stabili (nonostante le impennate degli spread) sotto i 900 punti. Chiusura di venerdì a 890. Probabilità di default assegnata al 52%.
 

METHOS

Forumer storico
Il 2011/12 saranno decisivi.
Se la Grecia non dovesse farcela credo taglierà subito cedole e rimborsi. Sarà nel suo interesse, in quel caso, incassare i finanziamenti e non restituirli.
Dobbiamo anche tenere presente l'altra faccia della medaglia, cioè se l'economia riprende e si inizia a creare un avanzo primario, anche qui la tentazione potrebbe essere forte.
Come vedete tante facce della stessa medaglia.
A queste ipotesi, però, come ho detto più volte al momento non credo.

Qualunque cosa accadrà sara decisa in ambito europeo. In ogni caso continuo pensare che se c'è l'interesse a non farla defaultare ci siano i margini per tenerla in piendi anche se l'economia del paese è disastrata.

Il debito in termini assoluti non è una cifra impressionante da gestire basterebbe:
1. i 110 mld imprestati verrebbero rinnovati a scadenza per cui non vengono restituiti
2. le banche europee potrebbero benissimo sottoscrivere (o essere indirizzate a sottoscrivere) nuovi bond greci alla scedenza di quelli attualmente in portafoglio
3. quello speciale veicolo da 750 mld che dovrebbe essere istituito potrebbe intervenire comprando nuovi bond
4. idem la bce rolla quelli che ha e ne acquista ancora un pò
5. rimarebbero quelli in mani private ma a questo punto penso che sarebbero meno di 1/3 del debito e con un pò "spinta" (la stessa che c'è stata da marzo 2009, chi si ricorda a che prezzi erano le morgan, le merrill e a che prezzi sono oggi?) penso molti investitori tornerebbero a comprarne
 
Stato
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