tommy271
Forumer storico
Grecia, Papandreou affronta la piazza
Salonicco blindata per il discorso del premier: in programma 5 cortei contro il piano di austerità
SALONICCO
Il primo ministro greco Georges Papandreou affronta questo pomeriggio la piazza a Salonicco, la seconda città della Grecia, dove sono in programma cinque diverse manifestazioni contro la sua politica di austerity. Proteste che arrivano nel momento in cui il capo del governo si appresta a presentare le sue priorità per l’economia del Paese nel 2011. Mentre gli estremi sforzi della Grecia per il rigore di bilancio sono stati elogiati ieri dal Fondo monetario internazionale (Fmi), che ieri ha sbloccato una seconda tranche del suo prestito al Paese, parte della popolazione contesta le dannose conseguenze sociali delle riduzioni salariali e degli aumenti fiscali da cui si sente strangolata.
Secondo fonti di polizia, i manifestanti dovrebbero essere molto più numerosi questa sera rispetto alle 10mila persone registrate lo scorso anno. Il discorso di politica economica pronunciato dal primo ministro in occasione della fiera internazionale di Salonicco, che caratterizza tradizionalmente il ritorno del governo sulla scena politica e sociale, è solitamente accompagnato da manifestazioni. Quest’anno, sono state predisposte imponenti misure di sicurezza. Più di 4mila poliziotti sono arrivati da Atene e altri dipartimenti per scortare i dimostranti, hanno indicato fonti delle forze dell’ordine. Uno schieramento mai visto dal 2003, quando la città ospitò un consiglio europeo di capi di stato. In base alla situazione della Grecia - salvata dal fallimento in primavera da un prestito di 110 miliardi di euro di Fmi e Unione europea, in cambio della realizzazione di una politica di rigore - Papandreou non dispone in pratica di alcun margine di manovra per attuare strumenti che attutiscano gli effetti dell’austerity.
Ne sono convinti tutti i commentari. Il rimpasto ministeriale effettuato lunedì è stato inoltre il segnale di una prosecuzione del rigore di bilancio, in particolare con la conferma alle Finanze del ministro Georges Papaconstantinou. In un mare di pessime notizie a livello economico, che illustrano la profonda recessione che attraversa il Paese (accelerazione del calo del Pil, flessione dell’8,6 per cento della produzione industriale a luglio, inflazione al 5,5 per cento ad agosto), Atene ha annunciato ieri di aver ridotto del 32 per cento il suo deficit di bilancio sui primi otto mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009. Il ministero delle Finanze si è detto convinto di raggiungere l’obiettivo di ridurre questo deficit all’8,1 per cento del prodotto interno lordo sul totale dell’esercizio.
L’Fmi, intervenuto con l’Ue mentre il debito pubblico greco rasentava i 300 miliardi di euro (ossia quasi il 14 per cento del pil), ha segnalato che tutti gli obiettivi fissati per la Grecia alla fine di giugno sono stati raggiunti. Un’opinione che la popolazione sembra non condividere molto. L’anno scorso alcune manifestazioni furono macchiate dagli incidenti. A maggio tre persone morirono nell’incendio di una banca ad Atene, provocato da una bomba incendiaria. Oggi il corteo principale, organizzata dai sindacati del settore privato, dovrebbe iniziare nel pomeriggio, mentre il discorso di Papandreou è in programma in serata. Lunedì ad Atene inizierà intanto un nuovo controllo delle finanze del Paese, ad opera della «troika» Ue, Bce (Banca centrale europea) e Fmi, per determinare se la terza tranche del prestito, pari a nove miliardi di euro, venga versata a dicembre.
(La Stampa)
Salonicco blindata per il discorso del premier: in programma 5 cortei contro il piano di austerità
SALONICCO
Il primo ministro greco Georges Papandreou affronta questo pomeriggio la piazza a Salonicco, la seconda città della Grecia, dove sono in programma cinque diverse manifestazioni contro la sua politica di austerity. Proteste che arrivano nel momento in cui il capo del governo si appresta a presentare le sue priorità per l’economia del Paese nel 2011. Mentre gli estremi sforzi della Grecia per il rigore di bilancio sono stati elogiati ieri dal Fondo monetario internazionale (Fmi), che ieri ha sbloccato una seconda tranche del suo prestito al Paese, parte della popolazione contesta le dannose conseguenze sociali delle riduzioni salariali e degli aumenti fiscali da cui si sente strangolata.
Secondo fonti di polizia, i manifestanti dovrebbero essere molto più numerosi questa sera rispetto alle 10mila persone registrate lo scorso anno. Il discorso di politica economica pronunciato dal primo ministro in occasione della fiera internazionale di Salonicco, che caratterizza tradizionalmente il ritorno del governo sulla scena politica e sociale, è solitamente accompagnato da manifestazioni. Quest’anno, sono state predisposte imponenti misure di sicurezza. Più di 4mila poliziotti sono arrivati da Atene e altri dipartimenti per scortare i dimostranti, hanno indicato fonti delle forze dell’ordine. Uno schieramento mai visto dal 2003, quando la città ospitò un consiglio europeo di capi di stato. In base alla situazione della Grecia - salvata dal fallimento in primavera da un prestito di 110 miliardi di euro di Fmi e Unione europea, in cambio della realizzazione di una politica di rigore - Papandreou non dispone in pratica di alcun margine di manovra per attuare strumenti che attutiscano gli effetti dell’austerity.
Ne sono convinti tutti i commentari. Il rimpasto ministeriale effettuato lunedì è stato inoltre il segnale di una prosecuzione del rigore di bilancio, in particolare con la conferma alle Finanze del ministro Georges Papaconstantinou. In un mare di pessime notizie a livello economico, che illustrano la profonda recessione che attraversa il Paese (accelerazione del calo del Pil, flessione dell’8,6 per cento della produzione industriale a luglio, inflazione al 5,5 per cento ad agosto), Atene ha annunciato ieri di aver ridotto del 32 per cento il suo deficit di bilancio sui primi otto mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009. Il ministero delle Finanze si è detto convinto di raggiungere l’obiettivo di ridurre questo deficit all’8,1 per cento del prodotto interno lordo sul totale dell’esercizio.
L’Fmi, intervenuto con l’Ue mentre il debito pubblico greco rasentava i 300 miliardi di euro (ossia quasi il 14 per cento del pil), ha segnalato che tutti gli obiettivi fissati per la Grecia alla fine di giugno sono stati raggiunti. Un’opinione che la popolazione sembra non condividere molto. L’anno scorso alcune manifestazioni furono macchiate dagli incidenti. A maggio tre persone morirono nell’incendio di una banca ad Atene, provocato da una bomba incendiaria. Oggi il corteo principale, organizzata dai sindacati del settore privato, dovrebbe iniziare nel pomeriggio, mentre il discorso di Papandreou è in programma in serata. Lunedì ad Atene inizierà intanto un nuovo controllo delle finanze del Paese, ad opera della «troika» Ue, Bce (Banca centrale europea) e Fmi, per determinare se la terza tranche del prestito, pari a nove miliardi di euro, venga versata a dicembre.
(La Stampa)