tommy271
Forumer storico
Economia, deficit e crisi finanziaria internazionale: battibecco radiofonico tra Sulik e Fico
Il Presidente del Parlamento (e del partito di governo Libertà e Solidarietà, SaS) Richard Sulik e Robert Fico (leader del maggiore partito dell’opposizione ed ex Premier del paese) hanno dibattutto animatamente della situazione economica slovacca nel corso del popolare programma radiofonico “dialoghi del sabato”.
Sulik ha preso la parola annunziando che le misure di attualità che saranno introdotte sono destinate a restare in atto a lungo e che (ai fini del risanamento del budget dello stato) occorrerà certamente ridurre il carico rinveniente sui cittadini aumentando i tagli alle spese pubbliche e l’austerità delle pubbliche amministrazioni.
Sulik ritiene però necessaria l’elaborazione preventiva di piani ed analisi relativi ai tagli che dovranno essere prima commissionati e poi valutati. Il nuovo governo sarebbe comunque un governo finanziariamente responsabile che attuerà una politica di risanamento e non un governo di spendaccioni che sperperano quando possono portando la Slovacchia sulla strada della Grecia.
Una volta imboccata la discesa verso il baratro, secondo il neo Presidente del Parlamento, sarebbe difficile fermarsi e risalire la china senza un grande sforzo del governo ed il contributo della gente comune che subirà in pieno l’impatto della crisi.
Presa a sua volta la parola l’ex Primo Ministro Robert Fico ha negato che il suo governo sia responsabile dell’indebitamento del paese e contestato l’ipotesi che la situazione slovacca sia comparabile a quella greca.
Fico ha sottolineato come alla fine di giugno (quando i partiti della precedente maggioranza hanno lasciato il governo del paese) l’economia slovacca registrasse la più alta crescita economica nei paesi dell’Unione Europea e come il deficit fosse (all’epoca) solo il 7% rispetto al 7,8% stimato e determinato per i primi tre mesi di attività del nuovo governo.
Sulik ha, a questo punto, replicato contestando fermamente Fico e sostenendo che il precedente governo aveva in programma un deficit per il 2009 pari al 6,5% del PIL pur sapendo che questo risultato sarebbe stato comunque impossibile da conseguire.
A fini politici, sostiene il leader di Sas, nel budget del governo Fico è stato invece iscritto un deficit del 5% mentre una spesa pubblica, che in quel periodo lievitava a livelli mai raggiunti in precedenza, avrebbe determinato l’attuale livello di indebitamento.
L’artefice e principale responsabile sarebbe, per Sulik, il precedente ministro delle Finanze, Jan Pociatek, che sarebbe stato a conoscenza del reale livello di crescita economica del paese e lo avrebbe gonfiato pretendendo irresponsabilmente di ignorare l’evidente situazione di crisi. Da ciò la definizione di un budget irrealistico ed il deficit senza precedenti nella storia del paese.
Ripresa la parola e brevemente contestate le argomentazioni dell’avversario Fico ha, a questo punto, chiesto retoricamente al suo avversario perché l’attuale governo intenda gravare, con le misure di austerità, la parte più debole della popolazione invece ce tassare banche ed assicurazioni che, per Fico, sono le maggiori responsabili della crisi economica e finanziaria attuale.
Sulik gli ha risposto sostenendo di non considerare la soluzione ottimale visto che le istituzioni finanziarie si limiterebbero ad aumentare le loro tariffe di servizio colpendo la popolazione che comunque usufruisce di servizi bancari ed assicurativi.
Sull’argomento Fico ha avuto comunque l’ultima parola sostenendo che è possibile regolare per legge le tariffe dei servizi e che in tutta Europa è adesso allo studio una tassa speciale da applicare alle banche.
Leggi l'articolo originale: Economia, deficit e crisi finanziaria internazionale: battibecco radiofonico tra Sulik e Fico | La Voce della Slovacchia Economia, deficit e crisi finanziaria internazionale: battibecco radiofonico tra Sulik e Fico | La Voce della Slovacchia
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I parenti poveri ...
Il Presidente del Parlamento (e del partito di governo Libertà e Solidarietà, SaS) Richard Sulik e Robert Fico (leader del maggiore partito dell’opposizione ed ex Premier del paese) hanno dibattutto animatamente della situazione economica slovacca nel corso del popolare programma radiofonico “dialoghi del sabato”.
Sulik ha preso la parola annunziando che le misure di attualità che saranno introdotte sono destinate a restare in atto a lungo e che (ai fini del risanamento del budget dello stato) occorrerà certamente ridurre il carico rinveniente sui cittadini aumentando i tagli alle spese pubbliche e l’austerità delle pubbliche amministrazioni.
Sulik ritiene però necessaria l’elaborazione preventiva di piani ed analisi relativi ai tagli che dovranno essere prima commissionati e poi valutati. Il nuovo governo sarebbe comunque un governo finanziariamente responsabile che attuerà una politica di risanamento e non un governo di spendaccioni che sperperano quando possono portando la Slovacchia sulla strada della Grecia.
Una volta imboccata la discesa verso il baratro, secondo il neo Presidente del Parlamento, sarebbe difficile fermarsi e risalire la china senza un grande sforzo del governo ed il contributo della gente comune che subirà in pieno l’impatto della crisi.
Presa a sua volta la parola l’ex Primo Ministro Robert Fico ha negato che il suo governo sia responsabile dell’indebitamento del paese e contestato l’ipotesi che la situazione slovacca sia comparabile a quella greca.
Fico ha sottolineato come alla fine di giugno (quando i partiti della precedente maggioranza hanno lasciato il governo del paese) l’economia slovacca registrasse la più alta crescita economica nei paesi dell’Unione Europea e come il deficit fosse (all’epoca) solo il 7% rispetto al 7,8% stimato e determinato per i primi tre mesi di attività del nuovo governo.
Sulik ha, a questo punto, replicato contestando fermamente Fico e sostenendo che il precedente governo aveva in programma un deficit per il 2009 pari al 6,5% del PIL pur sapendo che questo risultato sarebbe stato comunque impossibile da conseguire.
A fini politici, sostiene il leader di Sas, nel budget del governo Fico è stato invece iscritto un deficit del 5% mentre una spesa pubblica, che in quel periodo lievitava a livelli mai raggiunti in precedenza, avrebbe determinato l’attuale livello di indebitamento.
L’artefice e principale responsabile sarebbe, per Sulik, il precedente ministro delle Finanze, Jan Pociatek, che sarebbe stato a conoscenza del reale livello di crescita economica del paese e lo avrebbe gonfiato pretendendo irresponsabilmente di ignorare l’evidente situazione di crisi. Da ciò la definizione di un budget irrealistico ed il deficit senza precedenti nella storia del paese.
Ripresa la parola e brevemente contestate le argomentazioni dell’avversario Fico ha, a questo punto, chiesto retoricamente al suo avversario perché l’attuale governo intenda gravare, con le misure di austerità, la parte più debole della popolazione invece ce tassare banche ed assicurazioni che, per Fico, sono le maggiori responsabili della crisi economica e finanziaria attuale.
Sulik gli ha risposto sostenendo di non considerare la soluzione ottimale visto che le istituzioni finanziarie si limiterebbero ad aumentare le loro tariffe di servizio colpendo la popolazione che comunque usufruisce di servizi bancari ed assicurativi.
Sull’argomento Fico ha avuto comunque l’ultima parola sostenendo che è possibile regolare per legge le tariffe dei servizi e che in tutta Europa è adesso allo studio una tassa speciale da applicare alle banche.
Leggi l'articolo originale: Economia, deficit e crisi finanziaria internazionale: battibecco radiofonico tra Sulik e Fico | La Voce della Slovacchia Economia, deficit e crisi finanziaria internazionale: battibecco radiofonico tra Sulik e Fico | La Voce della Slovacchia
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I parenti poveri ...