tommy271
Forumer storico
Concordo.
Vedi, io ad esempio ieri ho venduto in perdita convinto che di questo passo avrei potuto comprare più in basso. E se continuavano di questo passo sicuramente era possibile. Ora invece comincio a fiutare l'inizio del cambio di trend nelle notizie. Così ad esempio Domenica, sicuramente vincerà il Pasok e sicuramente vincerà con il consenso enormemente eroso rispetto alle politiche con cui è salito al governo, come già il turno preliminare ci ha fatto capire.
Ciò nonostante vedrete che da lunedì non si cavalcherà la notizia sottolineando la perdita di consensi come hanno fatto in questa settimana, tra le altre cose....
Ma si saluterà la vittoria come una nuova fase di stabilizzazione politica della Grecia ed elezioni anticipate definitivamente scongiurate.
E ricomincerà il trend "ottimmista" anche per Irlanda e Portogallo.
Quindi come dicevo, il mio comprare o vendere attiene all'operatività di breve e non avendo la palla di vetro, non puoi azzeccare il timing perfetto, quindi qualche spreco su commissioni e livelli di entrata-uscita ovviamente difficilmente sui minimi e massimi non permettono una operatività ottimale. Il punto è che io non volevo tradarla. Tocca farlo per gestire la posizione. Ma ora soprattutto dovremmo provare a capire qual'è la prognosi nel lungo periodo.
Perchè come dici tu, non mi spaventano tanto le fiammate al rialzo (sperando di esserci dentro) o i pesanti ritracciamenti (sperando di prendere profitto per tempo, capendo il cambio di mood generale).
Quello che potrebbe fare paura è la calma piatta in cui il titolo potrebbe salire piano piano, anche solo per inerzia e nel silenzio (nulla nova, bona nova) attratti dagli alti rendimente e dall'appeal speculativo in un'epoca in cui non è facile individuare quasi alcun trend primario sui mercati e prospettive di alto rendimento.
In un clima di calma apparente potrebbero poi, a distanza di tempo, dare la mazzata in gran segreto e tutto insieme.
Un po' come gli amici del forum che sono entrati alla pari, pensando di prendere un titolo solo un po' più rischioso e con una resa un po' più alta, ma pur sempre dell'area euro e si sono ritrovati con un candelotto di dinamite in mano con la miccia accesa, quando è balzata sulla scena la verità sui conti Greci.
Quindi sto cercando di capire che prospettive di lungo periodo ci potranno essere. Ma non è facile leggere le reali intenzioni politihe e le carte in mano a tutte le controparti di questa vicenda.
Ottimo post: da incorniciare.
Le prospettive di lungo periodo sono molto difficili da leggere, direi quasi impossibili.
Qui ci troviamo davanti a mille varianti: noi seguiamo le prospettive macro interne ma è la situazione esterna che determina il corso degli eventi.
Ti dico, se il programma di riforme prosegue (e ci consegnerà un paese moderno e competitivo) con il supporto della Troika non vedo problemi di sorta: nel 2013 la Grecia otterrà un allungamento del rimborso sui prestiti e tornerà già a partire dal 2012 a finanziarsi sui mercati.
Altrimenti cosa succederà?
La Grecia ristrutturerà il debito, non potrà finanziarsi sui mercati se non a tassi astronomici, sarà spinta fuori dall'euro, tremerà tutta la casa comune.
Mi pare più sensata la prima ipotesi.
Le condizioni esterne sono le più difficili da circoscrivere, innanzitutto per gli attori in campo: cosa faranno gli USA? come si muoverà la Cina? La Merkel rimarrà al suo posto? Crescerà la tensione in Medio-Oriente con una Turchia sempre più forte? Ci sarà la ripresa o saranno anni a crescita zero?
Per cui mi astengo dal formulare ipotesi che non abbiamo una durata superiore ai 30 giorni.