Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (10 lettori)

Stato
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tommy271

Forumer storico
Coinvolgere investitori in salvataggi ma dopo fine crisi - Weber

lunedì 22 novembre 2010 15:52




FRANCOFORTE, 22 novembre (Reuters) - Per il presidente della Bundesbank, Axel Weber, è giusto coinvolgere gli obbligazionisti negli aiuti a uno stato membro della zona euro da erogare in circostanze eccezionali, ma la creazione di un meccanismo anti-crisi di questo tipo dovrebbe attendere che la crisi in corso sia passata e non dovrebbe interferire con gli accordi sottostanti gli attuali prestiti obbligazionari sul mercato.
"Stabilire un meccanismo di gestione delle crisi è necessario e ragionevole", ha spiegato nel testo di un discorso per un convegno bavarese il membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea.
"In casi asssolutamente eccezionali, è possibile fornire a singoli stati membri aiuti strettamente limitati e soggetti a condizioni, se è minacciata la stabilità dell'intera unione monetaria".
I detentori di titoli obbligazionari in circostanze simili dovrebbero essere obbligati a prendere parte agli sforzi di salvataggio, per evitare azzardi morali.
"In modo da non distorcere gli incentivi per gli investitori, in questi casi anche gli obbligazionisti privati dovrebbero essere costretti a far fronte alle proprie responsabilità".
Questo però non dovrebbe accadere prima della fine della crisi che attualmente imperversa.
L'insistenza tedesca su un meccanismo di salvataggio degli stati dell'euro che porti a condividere eventuali perdite anche con gli investitori privati è stata una dei fattori che, spaventando i mercati, hanno fatto precipitare la situazione irlandese. La reazione scomposta dei mercati obbligazionari all'annuncio di un meccanismo di questo tipo ha spinto Berlino ad ammorbidire i toni e da Seoul i ministri delle Finanze dei primi cinque Paesi Ue hanno rassicurato gli investitori precisando che ogni cambiamento arriverebbero solo dopo il 2013.
 

bosmeld

Forumer storico
io continuo con il mio approccio. sono entrato da qualche giorno.

mantengo, ma non aumento.

se le cose tornano apposto vendo.

se si fallisce, compro il giorno della ristruttrazione fallimento, una vagonata di titoli e aspetto.
 

tommy271

Forumer storico
Specialmente il 2019 6,5%, quello che preferisco tradare.
Osserviamo con freddezza e distacco, insieme agli altri due o tre amici entrati relativamente bassi.
Gaudente ci consiglierebbe di vendere! :D
Ciao, ciao, Giuseppe

Quotazioni veramente basse ... nemmeno da haircut :lol:.
Passerà anche questa notte ;).
 

StockExchange

Forumer storico
Ti riferisci all'articolo del Kathimerini sui bond di "diritto greco"?

Si mi riferisco alla storia dell'eventuale escamotage di agire sulla tassazione dei vecchi bond. A parte che questa uscita non mi sembra provenire da nessun organismo istituzionale, ma sembra pittosto l'ennesima sparata dell'analista di turno. Per altro non è una ipotesi nuova. Se ne parla dall'inizio della crisi, del grande vantaggio che la quasi totalità dei bond greci sono sotto la loro giurisdizione. E si diceva che una riparametrazione del debito sarebbe quindi potuta avvenire anche solo per decreto. Ma questo si sapeva.
Il punto è che ci si è basati su quella che sembrava una ferma e onesta intenzione del governo a non voler rinegozziare ma ad onorare i suoi debiti.
Ora la variante che hanno fatto circolare questa mattina, non è l'haicut per legge, ma l'aumento di tassazione sui vecchi bond così da favorire l'accettazione volontaria di un concambio con bond a tassazione agevolata ma con haircut.
E cosa cambia? Alzare le tasse sulle vecchie cedole (e per averne un beneficio credo si dovrebbero mettere tasse decisamente esorbitanti, che so' un 50%) equivale a un taglio del rateo. Con conseguente deprezzamento in conto capitale sul mercato. Difficile dire se le quotazioni attuali già lo scontino.
L'entità del deprezzamento dipenderebbe da molte variabili:
entità della tassazione, tassi di riferimento relativi per ogni scadenza, spread della Grecia...
Ad esempio il decenale 6,5% tassato ad esempio al 50% renderebbe 3,25% netto. Un po' poco per un decennale di un paese con i problemi della Grecia, anche ammesso che con queste manovre poi diventi sostenibile. Voi a quel punto quanto lo paghereste un simile titolo?
Per questo con ipotesi del genere è difficile fare stime e proiezioni.
Ripeto per altro che non ho capito se è l'ennesima farneticazione dell'analista di turno.
Tuttavia ripeto che nei fatti equivalrebbe a ridefinire il debito, per altro con la forza, mediante un atto legislativo di imperio. Somiglia molto all'atto con cui si ripudia un debito, certo non la totalita, ma difatto si imporrebbe uno sconro riprendendosi con una mano, con le tasse, quello che con l'altra si continua a versare. E poi dovrebbe andare incontro a doppia tassazione? perchè attualmente i titoli all'estero sono tassati solo dalla nazione di residenza dell'investitore. Ripeto a parte piccole differenze formali sembra proprio la stessa cosa che però il governo Greco diceva di voler evitare.
E il messaggio ai mercati è lo stesso della rinegoziaazione, con conseguente aumento di CDS, Spread e costi futuri per tornare sui mercati.

No, la reazione è diversa. Ma per la maggior parte di chi paga, come noi, tutte le tasse è la peggiore. Ai mercati il messaggio è chiaro. Qualcosa ha dovuto fare l'Irlanda, nonostante non volesse. E qualcosa dovrà fare ulteriormente la Grecia, nonostante non voglia. Quindi i responsabili non saranno loro bensì ciò che vuole il mercato. Che reazione temere: direi a questo punto nessuna! Se la strada è questa, adesso vedremo quanti Stati la adotteranno... mal comune mezzo gaudio, si dice.

Dimenticavo, oltre alla facile ma dovuta mia retorica: le contro-indicazioni ci saranno comunque ma a quanto pare l'Europa non vale niente in quanto a gestire una crisi. E qualcuno paventa ancora una guerra tra valute... ma per favore!

Non sono d'accordo. E' bastata far uscire quella "velina" e le reazioni le stai vedendo già ora sui book.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
a pensar male spesso si indovina!

Coinvolgere investitori in salvataggi ma dopo fine crisi - Weber

lunedì 22 novembre 2010 15:52




FRANCOFORTE, 22 novembre (Reuters) - Per il presidente della Bundesbank, Axel Weber, è giusto coinvolgere gli obbligazionisti negli aiuti a uno stato membro della zona euro da erogare in circostanze eccezionali, ma la creazione di un meccanismo anti-crisi di questo tipo dovrebbe attendere che la crisi in corso sia passata e non dovrebbe interferire con gli accordi sottostanti gli attuali prestiti obbligazionari sul mercato.
"Stabilire un meccanismo di gestione delle crisi è necessario e ragionevole", ha spiegato nel testo di un discorso per un convegno bavarese il membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea.
"In casi asssolutamente eccezionali, è possibile fornire a singoli stati membri aiuti strettamente limitati e soggetti a condizioni, se è minacciata la stabilità dell'intera unione monetaria".
I detentori di titoli obbligazionari in circostanze simili dovrebbero essere obbligati a prendere parte agli sforzi di salvataggio, per evitare azzardi morali.
"In modo da non distorcere gli incentivi per gli investitori, in questi casi anche gli obbligazionisti privati dovrebbero essere costretti a far fronte alle proprie responsabilità".
Questo però non dovrebbe accadere prima della fine della crisi che attualmente imperversa.
L'insistenza tedesca su un meccanismo di salvataggio degli stati dell'euro che porti a condividere eventuali perdite anche con gli investitori privati è stata una dei fattori che, spaventando i mercati, hanno fatto precipitare la situazione irlandese. La reazione scomposta dei mercati obbligazionari all'annuncio di un meccanismo di questo tipo ha spinto Berlino ad ammorbidire i toni e da Seoul i ministri delle Finanze dei primi cinque Paesi Ue hanno rassicurato gli investitori precisando che ogni cambiamento arriverebbero solo dopo il 2013.

Non potrei trovare argomentazioni migliori per creare il vero panico. Ma che bravi! A volte mi corre il dubbio che stiano acquistando a piene mani, vista la spregiudicatezza irresponsabile con la quale questi signori fanno simili dichiarazioni! Non è bello pensar male, ma spesso ci si indovina! Mi sembra che la frase sia dell'On. Andreotti!
Ciao, Giuseppe.
 

tommy271

Forumer storico
Si mi riferisco alla storia dell'eventuale escamotage di agire sulla tassazione dei vecchi bond. A parte che questa uscita non mi sembra provenire da nessun organismo internazionale, ma sembra pittosto l'ennesima sparata dell'analista di turno. Per altro non è una ipotesi nuova. Se ne parla dall'inizio della crisi, del grande vantaggio che la quasi totalità dei bond greci sono sotto la loro giurisdizione. E si diceva che una riparametrazione del debito sarebbe quindi potuta avvenire anche solo per decreto. Ma questo si sapeva.
Il punto è che ci si è basati su quella che sembrava una ferma e onesta intenzione del governo a non voler rinegozziare ma ad onorare i suoi debiti.
Ora le variante che hanno fatto circolare questa mattina, non è l'haicut per legge, ma l'aumento di tassazione sui vecchi bond così da favorire l'accettazione volontaria di un concambio con bond a tassazione agevolata ma con haircut.
E cosa cambia? Alzare le tasse sulle vecchie cedole (e per averne un beneficio credo si dovrebbero mettere tasse decisamente esorbitanti, che so' un 50%) equivale a un taglio del rateo. Con conseguente deprezzamento in conto capitale sul mercato. Difficile dire se le quotazioni attuali già lo scontano.
L'entità del deprezzamento dipenderebbe da molte variabili:
entità della tassazione, tassi di riferimento relativi per ogni scadenza, spread della Grecia...
Ad esempio il decenale 6,5% tassato ad esempio al 50% renderebbe 3,25% netto. Un po' poco per un decennale di un paese con i problemi della Grecia, anche ammesso che con queste manovre poi diventi sostenibile. Voi a quel punto quanto lo paghereste un simile titolo?
Per questo con ipotesi del genere è difficile fare stime e proiezioni.
Ripeto per altro che non ho capito se è l'ennesima farneticazione dell'analista di turno.
Tuttavia ripeto che nei fatti equivalrebbe a ridefinire il debito, per altro con la forza, mediante un atto legislativo di imperio. Somiglia molto all'atto con cui si ripudia un debito, certo non la totalita, ma difatto si imporrebbe uno sconro riprendendosi con una mano, con le tasse, quello che con l'altra si continua a versare. E poi dovrebbe andare incontro a doppia tassazione? perchè attualmente i titoli all'estero sono tassati solo dalla nazione di residenza dell'investitore. Ripeto a parte piccole differenze formali sembra proprio la stessa cosa che perà il governo Greco diceva di voler evitare.
E il messaggio ai mercati è lo stesso della rinegoziaazione, con conseguente aumento di CDS, Spread e cpsti futuri per tornare sui mercati.



Non sono d'accordo. E' bastata far uscire quella "velina" e le reazioni le stai vedendo già ora sui book.

Sul Kathimerini escono spesso notizie di un certo spessore.
Il giornalista in questione non è uno che mette insieme un paio di agenzie di stampa e poi scrive l'articolo.
La realtà è in fondo all'articolo, finchè gli ellenici non riusciranno a produrre dell'avanzo primario ogni mossa che andrà ad intaccare il debito riuscirebbe maldestra.

Secondo te, i GGB sarebbero allora di "diritto greco" mentre l'unica IT l'Ellenica 5% 2019 non rientrerebbe nella giurisdizione di Atene?
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Crisi di Governo in Irlanda

DUBLINO/LONDRA (Reuters) - I verdi irlandesi hanno staccato la spina oggi all'impopolare coalizione di governo e chiedono le elezioni anticipate per gennaio dopo il salvataggio finanziario approvato da Ue e Fondo Monetario Internazionale.
I Verdi, alleati minori nella coalizione, hanno ritirato il loro sostegno dopo che ieri l'Unione europea e l'Fmi hanno dato via libera al piano di finanziamenti per aiutare l'Irlanda ad affrontare la crisi, bancaria e di bilancio, che ha provocato profonda rabbia nell'opinione pubblica.

E questo aumenta la confusione di questi giorni. Calma, come si addice a dei Trader con le p.
Ciao, Giuseppe
 

StockExchange

Forumer storico
Sul Kathimerini escono spesso notizie di un certo spessore.
Il giornalista in questione non è uno che mette insieme un paio di agenzie di stampa e poi scrive l'articolo.
La realtà è in fondo all'articolo, finchè gli ellenici non riusciranno a produrre dell'avanzo primario ogni mossa che andrà ad intaccare il debito riuscirebbe maldestra.

Secondo te, i GGB sarebbero allora di "diritto greco" mentre l'unica IT l'Ellenica 5% 2019 non rientrerebbe nella giurisdizione di Atene?

In che senso? Intendi che sarebbe controproducente per tornare sui mercati, andare a intaccare gli interessi degli investitori?

Per quanto riguarda la tua domanda, anche io sapevo giusto del ciofecone che teoricamente doveva stare sotto al nostra giurisdizione. Ma ne so quanto e te. Solo per quel che si diceva su questo forum e di là....
In rete non sono riuscito a trovare notizie sulla giurisdizione dei vari bond.
 
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