tommy271
Forumer storico
Grecia, linea dura contro l'evasione fiscale - 22/02/2011
La pressione congiunta di UE e FMI ha dato i suoi frutti: nella giornata di ieri è stata presentata al Parlamento greco la bozza di un disegno di legge che prevede un inasprimento della legislazione sull'evasione fiscale...
La pressione congiunta di Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale ha dato i suoi frutti: nella giornata di ieri è stata presentata al Parlamento greco la bozza di un disegno di legge che prevede un inasprimento della legislazione sull'evasione fiscale. Lo ha reso noto il Financial Times. Era una delle condizioni per ottenere gli aiuti internazionali, pari a 110 miliardi di euro, necessari per risollevare il Paese dalla crisi.
Sono diverse le misure disposte dalla nuova legge. Innanzitutto, sanzioni penali per chi evade le imposte sul reddito di oltre 75 mila euro e l'imposta sul valore aggiunto di più di 150 mila euro. Inoltre, nascerà un'authority indipendente per velocizzare le vertenze relative a importi superiori ai 150 mila euro.
Infine, saranno pubblicate liste di evasori “eccellenti”.
Per il mese prossimo è previsto il lancio di un piano d'azione, della durata di tre anni, per affrontare anche l'annosa questione della corruzione degli ufficiali del fisco. L'evasione è un problema endemico in Grecia: secondo le stime ufficiali, non viene riscosso addirittura il 30% delle entrate previste.
Il gettito fiscale nel 2010 è salito solo del 5,5%: molto meno del target iniziale (+13,8%) fissato a seguito dell'aumento dell'imposta sull’Iva e delle accise su sigarette e benzina.
Al governo, tuttavia, manca il consenso necessario per intervenire su larga scala. Sono stati proprio i membri socialisti della maggioranza a costringere il ministro delle Finanze George Papaconstantinou a ritirare la proposta - sostenuta dalla comunità internazionale - di istituire tribunali dedicati alle contese in materia fiscale. Il partito di opposizione “Nuova democrazia”, che rappresenta la destra conservatrice, da parte sua accusa il governo di essere sordo alle esigenze dei cittadini, flagellati dalla crisi.
L'associazione degli industriali lancia l'allarme: 3 miliardi di euro di mancati introiti sono dovuti ai fallimenti delle piccole e medie imprese nel corso del 2010. Per il 2011 se ne prevedono altri 120 mila, che porterebbero ad un'ulteriore perdita di 6,5 miliardi.
(valori.it)
La pressione congiunta di UE e FMI ha dato i suoi frutti: nella giornata di ieri è stata presentata al Parlamento greco la bozza di un disegno di legge che prevede un inasprimento della legislazione sull'evasione fiscale...
La pressione congiunta di Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale ha dato i suoi frutti: nella giornata di ieri è stata presentata al Parlamento greco la bozza di un disegno di legge che prevede un inasprimento della legislazione sull'evasione fiscale. Lo ha reso noto il Financial Times. Era una delle condizioni per ottenere gli aiuti internazionali, pari a 110 miliardi di euro, necessari per risollevare il Paese dalla crisi.
Sono diverse le misure disposte dalla nuova legge. Innanzitutto, sanzioni penali per chi evade le imposte sul reddito di oltre 75 mila euro e l'imposta sul valore aggiunto di più di 150 mila euro. Inoltre, nascerà un'authority indipendente per velocizzare le vertenze relative a importi superiori ai 150 mila euro.
Infine, saranno pubblicate liste di evasori “eccellenti”.
Per il mese prossimo è previsto il lancio di un piano d'azione, della durata di tre anni, per affrontare anche l'annosa questione della corruzione degli ufficiali del fisco. L'evasione è un problema endemico in Grecia: secondo le stime ufficiali, non viene riscosso addirittura il 30% delle entrate previste.
Il gettito fiscale nel 2010 è salito solo del 5,5%: molto meno del target iniziale (+13,8%) fissato a seguito dell'aumento dell'imposta sull’Iva e delle accise su sigarette e benzina.
Al governo, tuttavia, manca il consenso necessario per intervenire su larga scala. Sono stati proprio i membri socialisti della maggioranza a costringere il ministro delle Finanze George Papaconstantinou a ritirare la proposta - sostenuta dalla comunità internazionale - di istituire tribunali dedicati alle contese in materia fiscale. Il partito di opposizione “Nuova democrazia”, che rappresenta la destra conservatrice, da parte sua accusa il governo di essere sordo alle esigenze dei cittadini, flagellati dalla crisi.
L'associazione degli industriali lancia l'allarme: 3 miliardi di euro di mancati introiti sono dovuti ai fallimenti delle piccole e medie imprese nel corso del 2010. Per il 2011 se ne prevedono altri 120 mila, che porterebbero ad un'ulteriore perdita di 6,5 miliardi.
(valori.it)
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