Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (5 lettori)

Stato
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METHOS

Forumer storico
Opinione personale.
Il default della Grecia sarebbe paragonabile come gravità al caso Lehamn Brothers. Crollo dell'euro e delle borse Europee. Si potrebbe fare i cassettisti con gli short. Nessuno lo vuole e soprattutto l'Europa non può permetterselo. La Merkel si tapperà il naso e aprirà i cordoni della borsa. Io sono estremamente ottimista.

Guarda, in assenza di particoalri cambiamenti ripsetto a qualche mese fa, continuo a pensare:
1. il default, seppur ordinato, rapresenterebbe un pericoloso precedente. Anzi addirittura un "indirizzo" per gli altri paesi che sono in situazioni più o meno simili (irlanda e portogallo, spagna, italia e belgio). Nessuno sarebbe in grado di fermare l'ondata speculativa, sui alcuni paesi europei e su alcune banche europee.
2. Paradossalmente salvare la grecia è facile visto l'entità esigua del suo debito. E' più un problema politico. Basterebbe estendere a 30 anni i prestiti europei-fmi con riduzione cedola, permettere alla bce di acquistare sul mercato altri 30-50 mld di obbligazioni e consentire al nuovo veicolo finanziario europeo di acquistare all'emissione i nuovi bond greci. Fermo restando la volontà greca del risanamento.
 

tommy271

Forumer storico
Greece Targets US Investors With $3B Of Diaspora Bonds




By Alkman Granitsas and Cynthia Lin
Of DOW JONES NEWSWIRES


NEW YORK (Dow Jones)--The Greek government plans to sell up to $3 billion of so-called diaspora bonds to U.S. retail investors, according to a filing with the U.S. Securities and Exchange Commission on Tuesday.

According to the prospectus, the Hellenic Republic said it intends to issue debt securities from time to time, up to an aggregate amount of $3 billion. The Finance Ministry hopes to issue bonds with maturities of between three and 10 years at an interest rate below 5%, the Kathimerini newspaper's website reported, citing unnamed sources.

The Greek government said late last year it intended to offer diaspora bonds in 2011 to raise capital. Facing near default last year, the country had been unable to issue longer-dated debt since accepting official bailout support last April.

The proposed issuance comes a day after Moody's downgraded Greece's sovereign debt three notches deeper into noninvestment, or junk, grade territory, to B1 from Ba1. The downgrade came with a negative outlook assigned to the rating, reflecting the nation's heavy debt burden and potential solvency issues down the line. Explaining the cut, the ratings agency cited the challenges Greece faced in implementing fiscal reform to stabilize its debt levels, which were compounded by ongoing difficulties in collecting revenue.

Last May, Greece narrowly avoided default with the help of a EUR110 billion bailout from the European Union and International Monetary Fund, and has been struggling to convince investors that it will make good on its debt burden. Although the government has cut the budget deficit by a third to 9.6% of gross domestic product in 2010, Greece still faces a staggering public debt this year that exceeds 150% of gross domestic product.

Investor fears over a Greek government default or debt restructuring has kept interest rates on Greek government bonds near record-high levels. The yield on Greece's 10-year bond is currently around 12.9%.

Still, the diaspora bond offering seeks to overcome such technicalities and tap into the ideal buyer's sense of national pride. Such bonds are issued in hopes of accessing a unique channel into the U.S. market to reach Greek citizens living abroad and Americans of Greek descent.

While the debt issue comes at a peculiar time when the nation faces a murky credit situation at home, the concept of raising money from nationals beyond a country's borders isn't new. Israel has been a major user of this tool since 1951. According to the Development Corporation for Israel's website, a variety of notes are available as retail investments, enabling those living abroad to make checks out to the State of Israel. Current sales include 10-year Jubilee bonds at 4.36% and five-year Mazel Tov bonds sold at 2.2899%.

Research by a World Bank economist and Vanderbilt professor showed that diaspora bonds often fetch a "patriotic" discount in borrowing costs.

"Besides patriotism or the desire to do good in the investor's country of origin, such a discount can also be explained by the fact that diaspora investors may be more willing and able to take on sovereign risks of default in hard currency, as well as devaluation as they may have local currency liabilities and they may be able to influence the borrower's decision to service such debt," the report noted.

The Greek government has approved fees to be paid to the SEC in order to clear bond sales on U.S. soil, the newspaper reported, citing the Finance Ministry.

The preliminary SEC filing noted that proceeds will be used by the government for general funding purposes.

***
Ritorno sui "Diaspora Bonds", dopo il post di ieri.
 
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tommy271

Forumer storico
ECB's Nowotny urges EU competitiveness pact



VIENNA, March 9 | Wed Mar 9, 2011 1:48am EST



VIENNA, March 9 (Reuters) - European Central Bank Governing Council member Ewald Nowotny urged euro zone leaders to agree a pact on members states' competitiveness.

"What is important to us as central bankers is that this package comes at all," Nowotny told Austrian radio in an interview broadcast on Wednesday, saying differences in competitiveness lay behind financial imbalances.
Leaders of the euro zone meet in Brussels on Friday to discuss the package.

Nowotny said it would be sensible to coordinate policy on taxes, wages, technological development and fiscal policies. "That means you have to respect limits on public debt."

He reiterated he was not a candidate to succeed ECB President Jean-Claude Trichet, whose term ends this year.
"I have said on various occasions that I am not available for this due to personal reasons," he said.

Asked whether it would be fair for Greece to restructure its debt, Nowotny said: "That is not the view of the European Central Bank."

He acknowledged that financial markets had in the past underestimated sovereign debt risks. "It is important to send the message that risks vary and this must be reflected in interest rates and prices."
 
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IL MARATONETA

Forumer storico
Opinione personale.
Il default della Grecia sarebbe paragonabile come gravità al caso Lehamn Brothers. Crollo dell'euro e delle borse Europee. Si potrebbe fare i cassettisti con gli short. Nessuno lo vuole e soprattutto l'Europa non può permetterselo. La Merkel si tapperà il naso e aprirà i cordoni della borsa. Io sono estremamente ottimista.
Anch'io continuo, nonostante tutto, a pensarla come te!!
Mi sarei aspettato, comunque, che con l'approssimarsi del vertice dell'11 marzo, i titoli potessero cambiare direzione, pensando che questo ragionamento dovesse essere recepito dal mercato.
Mi preoccupa che il mercato vada ancora in direzione opposta, come se il default della grecia, fosse fine a se stesso; il default della grecia darebbe inizio a una crisi di proporzioni inimmaginabili....
 

tommy271

Forumer storico
Giornata pesantemente negativa, quella di ieri, sul fronte ellenico.
Ogni difesa è caduta mentre la BCE ha lasciato fare senza intervenire.
Eppure ci troviamo molto vicini al primo Summit che dovrebbe essere la prima tappa in vista della Riunione di fine mese che darà gli strumenti operativi per affrontare il problema dei debiti pubblici.
Ovviamente i pessimisti puntano su un sostanziale fallimento dell'assise e forzano gli spread.

Dal mio punto di vista personale, vedo che invece la discussione prosegue positivamente: ieri si è scomodato anche Geithner - venuto in Europa per la faccenda della Libia - che ha incontrato Schaeuble, Trichet, Van Rompuy per avere le ultime sull'andamento della discussione.
Non è trapelato nulla, oltre le classiche dichiarazioni di rito.
Intanto l'Italia, altro asse della discussione, ha fatto cadere le pregiudiziali intorno alle proposte del duo Merkel/Sarkozy intorno al Patto di Stabilità.

Da un punto di vista operativo la Grecia, in piena tempesta, ha realizzato un buon risultato durante l'Asta dei Bot/Greek pagando un interesse poco distante rispetto al buon risultato di febbraio, dove però lo spread viaggiava molto al di sotto dell'attuale.
I bond sono stati assegnati ad un interesse del 4,75 su base annuale, con una buona copertura: il primario viaggia dunque su di un binario prestabilito, mentre il secondario rimane terreno di caccia dei pescicani della finanza.

Ovviamente il resto dei Periferici non poteva rimanere insensibile al "Grido di dolore" sollevato da Atene anche se le chiusure hanno recuperato poi qualcosa.
Gli occhi oggi rimangono puntati sul Portogallo con l'assegnazione di altro debito pubblico.
Ieri era stata la volta della Spagna che ha preferito fare un'Asta "chiusa", la classica assegnazione sindacata con le banche. Anche qui è stato pagato un bel cedolone.

Questi i numeri crudi delle chiusure di ieri sera:

Grecia 955 pb. (891)
Irlanda 627 pb. (616)
Portogallo 436 pb. (432)
Spagna 218 pb. (211)
Italia 166 pb. (163)
Belgio 105 pb. (101)
 
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Baro

Umile contadino
Anch'io continuo, nonostante tutto, a pensarla come te!!
Mi sarei aspettato, comunque, che con l'approssimarsi del vertice dell'11 marzo, i titoli potessero cambiare direzione, pensando che questo ragionamento dovesse essere recepito dal mercato.
Mi preoccupa che il mercato vada ancora in direzione opposta, come se il default della grecia, fosse fine a se stesso; il default della grecia darebbe inizio a una crisi di proporzioni inimmaginabili....
Buongiorno Maratoneta! Che il mercato viri su posizioni estranee e impermeabili anche alle autorevoli rassicurazioni è risaputo, ci vogliono determinazioni e provvedimenti precisi e ufficiali a cominciare dalla Frau che si deve convincere che i crucchi non sono i padroni dell'Europa. Poi ormai la strada è delineata : è già ampiamente risaputo che il fondo attuale EFSN coprirà solo Grecia e Irlanda ma altri Paesi sono già in procinto di bussare a quel salvadanaio, primo fra tutti il portogallo e poi chissà Belgio , Spagna...Allora la via è una sola,quella dell'accordo dell'ampliamento del fondo , e dilazioni dei pagamenti prestiti,...altrimenti addio europa.
 

Gaudente

Forumer storico
il default della grecia darebbe inizio a una crisi di proporzioni inimmaginabili....
...il che e' esattamente quello che ci vuole per iniziare a mettere le cose a posto ... o credete davvero che in una recessione secolare come e' quella in cui si trova l'occidente sia ipotizzabile che i debiti pubblici siano ripagati al 100% e con una moneta stabile ?
 
Stato
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