Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Bce, rischi inflazionistici potrebbero aumentare-Gonzalez-Paramo

giovedì 14 aprile 2011 09:36






MOSCA, 14 aprile (Reuters) - I rischi sulla crescita economica nella zona euro sono bilanciati mentre i rischi infazionistici potrebbero aumentare. Lo ha detto il membro spagnolo dell'esecutivo Bce Jose Manuel Gonzalez-Paramo.
"I rischi sulla crescita sono bilanciati, quelli sull'inflazione in rialzo" ha affermato durante una conferenza a Mosca.
L'esponente della Bce si è espresso inoltre a favore di un ritorna della Grecia sul mercato del debito, spiegando che il programma di riduzione del deficit concordato con Ue e Fmi "dovrebbe permettere alle autorità greche di lanciare le loro emissioni sul mercato".
"La realizzazione del programma è fondamentale per il ritorno al mercato" ha spiegato Gonzalez-Paramo, aggiungendo che finora la valutazione sui progressi fatti dalla Grecia è positiva.
 
Da ragionevolmente positivo mi allineo con quanto espresso da Gaudente. Sono d'accordo che un paese nella situazione greca dovrebbe andare in default. Però sono altrettanto convinto che una via di uscita politica verrà trovata, poichè credo che il default di uno Stato Europeo sia molto più disastroso di quanto ci vogliano far credere. Quindi sono decisamente negativo, ma convinto che alla fine, anche a causa delle cifre in gioco, si riuscirà a trovare una via di uscita.
buongiorno discepolo, intendi quindi cambiare gruppo: da ragionevolmente positivo a ragionevolmente negativo?
Guarda che nessuno dei positivi pensa che la situazione sia facile, ma per gli interessi in gioco, alla fine riteniamo che si possa salvare capra e cavoli......
mi confermi il cambio?...
 
Greece May Need Debt Restructuring, Schaeuble Tells Die Welt

April 14, 2011, 3:32 AM EDT

By Tony Czuczka
April 14 (Bloomberg) -- German Finance Minister Wolfgang Schaeuble said Greece may have to seek debt restructuring if an audit in June questions its ability to pay creditors, Die Welt reported, citing an interview.
Greece would have to negotiate to ease its debt burden since creditors can’t be forced to take losses until Europe’s permanent rescue system for the euro starts up in mid-2013, the Berlin-based newspaper cited Schaeuble as saying in comments published today.
“We will have to do something” if the review by the International Monetary Fund and European authorities in June raises doubts about Greece’s “debt sustainability,” Schaeuble was quoted as saying. “Then, further measures will have to be taken.”
The comments echo Schaueble’s remarks at a meeting of finance ministers in Hungary last week. He told reporters April 9 that loan relief granted in March may be inadequate to restore Greece’s financial health, even as the officials ruled out debt restructuring.
Yields on two-year Greek notes climbed to 17 percent today from as low as 6.62 percent in May 2010 after the bailout. The cost of insuring Greek sovereign debt closed yesterday at a record 1,054 basis points, according to CMA prices for credit- default swaps. The level implies there’s a 60 percent probability the nation will default within five years.
European Union leaders have agreed that creditors have to share the risk on new bond issues starting 2013, Schaeuble was quoted as saying. “Until then, however, debt restructuring would be possible on a voluntary basis.”
With Greece dependent on last year’s bailout, Schaeuble is raising doubts about the country’s ability to avoid debt restructuring as it seeks to restore economic growth while slashing the budget deficit.
A finance ministry spokesman wasn’t immediately available to confirm the comments reported by Die Welt.
 
buongiorno comandante gerard; premesso che non è facile mettere i paletti tra un gruppo e l'altro, riprendo il post del giorno 12 aprile:
Ragionevolmente positivi: apettativa di avere 100 a scadenza, cedole immutate, scadenze immutate, eventuale coinvolgimento volontario investitori.
Moderatamente positivi: aspettativa di avere 100 a scadenza, con eventuale taglio cedola o allungamento scadenze attuato utilizzando qualche cavillo, senza dichiarare default; coinvolgimento investitori certo anche involontario.
Equidistanti o gruppo di centro: possibili scenari di riduzione del valore nominale del titolo, della cedola, allungamento scadenze, coinvolgimento involontario investitore, fino al default pilotato.
Ragionevolmente negativi: default, riduzione fino al 70% del valore nominale dei titoli
Aggiungerei a questo punto:
Moderatamente negativi: default, riduzione non superiore al 50% del valore nominale dei titoli.
E' chiaro che con il default, alla riduzione del valore nominale del titolo, possono essere associati, ma non necessariamente, altri fattori negativi, quali taglio cedole, allungamento delle scadenze.

al momento io non vedo motivi per lasciare la prima categoria tanto più che si ammette un coinvolgimento volontario oltre il quale per me non si va per ora.
 
buongiorno comandante gerard; premesso che non è facile mettere i paletti tra un gruppo e l'altro, riprendo il post del giorno 12 aprile:
Ragionevolmente positivi: apettativa di avere 100 a scadenza, cedole immutate, scadenze immutate, eventuale coinvolgimento volontario investitori.
Moderatamente positivi: aspettativa di avere 100 a scadenza, con eventuale taglio cedola o allungamento scadenze attuato utilizzando qualche cavillo, senza dichiarare default; coinvolgimento investitori certo anche involontario.
Equidistanti o gruppo di centro: possibili scenari di riduzione del valore nominale del titolo, della cedola, allungamento scadenze, coinvolgimento involontario investitore, fino al default pilotato.
Ragionevolmente negativi: default, riduzione fino al 70% del valore nominale dei titoli
Aggiungerei a questo punto:
Moderatamente negativi: default, riduzione non superiore al 50% del valore nominale dei titoli.
E' chiaro che con il default, alla riduzione del valore nominale del titolo, possono essere associati, ma non necessariamente, altri fattori negativi, quali taglio cedole, allungamento delle scadenze.

Ok.
Allora io devo cambiare posizione ed entro nel gruppo degli equidistanti...:up:
 
:ciao: Appena rientrato da Vienna. Un puntatina al computer e al forum solo per dichiararmi, ovviamente, ragionevolmente ottimista! :)
Ciao, ciao, Giuseppe
grazie giuseppe- g.in, mitico forumista, aspettavamo con impazienza il tuo ritorno dal periodo di ferie, per il tuo parere, che non poteva essere diverso da quello che hai espresso: ragionevolmente positivo
 
in italiano


PUNTO 1 - Bce, ristrutturazione Grecia effetti devastanti - Bini

Reuters - 14/04/2011 09:39:59



(aggiunge dichiarazioni su exit strategy e Portogallo, dettagli)

* Con ristrutturazione fallimento maggior parte banche
* Rialzi tassi Bce dipendono da economia, inflazione
* Cambio nominale euro stabile su 2005 contro paniere valute

MILANO, 14 aprile (Reuters) - Una eventuale ristrutturazione del debito greco produrrebbe effetti devastanti per il paese e per la sua economia, comportando il fallimento di gran parte del sistema bancario; implicherebbe inoltre un mancato rimborso del prestito straordinario dato dagli altri paesi europei, favorendo l'euroscetticismo. Lo ha detto il membro del comitato esecutivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista al 'Sole 24 Ore'.

"L'economia greca sarebbe in ginocchio con effetti devastanti sulla coesione sociale e la tenuta del sistema democratico di quel Paese" ha detto. "Una ristrutturazione del debito comporterebbe il fallimento di gran parte del sistema bancario greco", ha spiegato.

Effetto della ristrutturazione sarebbe anche un rafforzamento dell'euroscetticismo.

"Il prestito straordinario che gli altri Paesi hanno dato alla Grecia non verrebbe rimborsato, e pertanto i contribuenti di questi paesi perderebbero svariati miliardi di euro. Sicuramente si rafforzerebbe l'euroscetticismo nell'opinione pubblica che si oppone all'euro e chiederebbe l'uscita dei paesi più deboli perché non rimborsano i debiti" ha detto il membro del board.

Bini Smaghi vede la soluzione, per la Grecia, nel "continuare ad applicare il programma di risanamento e le riforme concordate con Fmi e Unione europea", precisando che "non ci sono alternative".

Anche sul Portogallo, Bini-Smaghi ha detto che non ci sono alternative al risanamento e alle riforme.

"Il problema del Portogallo è la bassa crescita" ha detto Bini Smaghi precisando che per far fronte alla crisi che il Paese sta attraversando c'è bisogno di unità nel paese, con un accordo fra maggioranza e opposizione.


TASSI DIPENDERANNO DA ECONOMIA, EURO NON È TROPPO FORTE
Sui tassi d'interesse, Bini Smaghi ha precisato che ulteriori rialzi dipenderanno dall'andamento dell'economia e dell'inflazione, aggiungendo che i recenti dati dell'Fmi confermano uno scenario di crescita sostenuta a livello mondiale che si trasmette anche all'area euro.

"I livelli minimi su cui sono i tassi d'interesse erano giustificati dalla recessione del 2009 e dai rischi di deflazione. Man mano che lo scenario si allontana da quei rischi, meno sono giustificati quei livelli dei tassi", ha spiegato il membro del board Bce.

Sull'exit strategy, Bini Smaghi ha detto che l'istituto centrale sta "studiando le modalità per tornare a meccanismi d'asta senza creare problemi per il sistema bancario nel suo complesso".

La Bce non è preoccupata dai livelli dell'euro. Sulla moneta unica Bini Smaghi ha precisato che in confronto alle 40 principali valute, "invece che solo rispetto al dollaro", il tasso di cambio effettivo nominale è oggi sui livelli del 2005 e più basso di circa il 10% se misurato in termini reali.

"Questo è dovuto in particolare all'apprezzamento reale di alcune valute emergenti" ha precisato, facendo riferimento a quelle brasiliana, russa, indiana e cinese.
 
Mah...per quanto mi riguarda nulla di nuovo sotto il sole...

...continuo a ritenere che il destino dei Greci sia nelle loro mani...

...se saranno capaci di mettere in pratica gli sforzi straordinari che servono per risollevarsi dal baratro nel quale si sono infilati non credo che l'Europa fara' mancar loro un "aiutino".

Ovviamente l'Europa non e' disponibile a "regalare" denaro...lo fara' solo e se sara' convinta della bonta' dell'azione dei greci.

Sinora, pur in mezzo a mille difficolta', direi che si son ben comportati ed hanno gia' raggiunto importanti risultati...non dimentichiamoci che il debito/pil era al 16%...gia' solo la sua riduzione sino al 10 attuale e' un mezzo miracolo.

Purtroppo non e' ancora sufficiente....devono continuare cosi'...con altri mezzi miracoli...fortunatamente il governo pare abbastanza compatto e risoluto e questo fa ben sperare...

Domani presenteranno un nuovo piano...spero sara' ben accolto dal mercato e possa portare un po' piu' di fiducia sui mercati.

Dunque....per i Greci c'e' da lavorare sodo...un po' come quando, a scuola, c'e' uno studente che ha sempre preso brutti voti: sempre 3

La maestra si infuria e lo vuol bocciare....lui vuol dimostrare che puo' cambiare...se anche riesce ad arrivare al 5 la maestra senz'altro puo' esser soddisfatta e dargli un piccolo aiuto sino alla sufficienza...pero' dal 3 al 5 il nostro studente deve arrivarci da solo...
ciao abulico, calzante l'esempio dello scolaro e la maestra;
aggiungerei che anche tutte le voci che sono uscite di ristrutturazione del debito greco, possono servire a Papandreu per preparare un buon compitino, migliore di quello che avrebbe fatto in assenza di tali voci.
 
in italiano


PUNTO 1 - Bce, ristrutturazione Grecia effetti devastanti - Bini

Reuters - 14/04/2011 09:39:59



(aggiunge dichiarazioni su exit strategy e Portogallo, dettagli)

* Con ristrutturazione fallimento maggior parte banche
* Rialzi tassi Bce dipendono da economia, inflazione
* Cambio nominale euro stabile su 2005 contro paniere valute

MILANO, 14 aprile (Reuters) - Una eventuale ristrutturazione del debito greco produrrebbe effetti devastanti per il paese e per la sua economia, comportando il fallimento di gran parte del sistema bancario; implicherebbe inoltre un mancato rimborso del prestito straordinario dato dagli altri paesi europei, favorendo l'euroscetticismo. Lo ha detto il membro del comitato esecutivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista al 'Sole 24 Ore'.

"L'economia greca sarebbe in ginocchio con effetti devastanti sulla coesione sociale e la tenuta del sistema democratico di quel Paese" ha detto. "Una ristrutturazione del debito comporterebbe il fallimento di gran parte del sistema bancario greco", ha spiegato.

Effetto della ristrutturazione sarebbe anche un rafforzamento dell'euroscetticismo.

"Il prestito straordinario che gli altri Paesi hanno dato alla Grecia non verrebbe rimborsato, e pertanto i contribuenti di questi paesi perderebbero svariati miliardi di euro. Sicuramente si rafforzerebbe l'euroscetticismo nell'opinione pubblica che si oppone all'euro e chiederebbe l'uscita dei paesi più deboli perché non rimborsano i debiti" ha detto il membro del board.

Bini Smaghi vede la soluzione, per la Grecia, nel "continuare ad applicare il programma di risanamento e le riforme concordate con Fmi e Unione europea", precisando che "non ci sono alternative".

Anche sul Portogallo, Bini-Smaghi ha detto che non ci sono alternative al risanamento e alle riforme.

"Il problema del Portogallo è la bassa crescita" ha detto Bini Smaghi precisando che per far fronte alla crisi che il Paese sta attraversando c'è bisogno di unità nel paese, con un accordo fra maggioranza e opposizione.


TASSI DIPENDERANNO DA ECONOMIA, EURO NON È TROPPO FORTE
Sui tassi d'interesse, Bini Smaghi ha precisato che ulteriori rialzi dipenderanno dall'andamento dell'economia e dell'inflazione, aggiungendo che i recenti dati dell'Fmi confermano uno scenario di crescita sostenuta a livello mondiale che si trasmette anche all'area euro.

"I livelli minimi su cui sono i tassi d'interesse erano giustificati dalla recessione del 2009 e dai rischi di deflazione. Man mano che lo scenario si allontana da quei rischi, meno sono giustificati quei livelli dei tassi", ha spiegato il membro del board Bce.

Sull'exit strategy, Bini Smaghi ha detto che l'istituto centrale sta "studiando le modalità per tornare a meccanismi d'asta senza creare problemi per il sistema bancario nel suo complesso".

La Bce non è preoccupata dai livelli dell'euro. Sulla moneta unica Bini Smaghi ha precisato che in confronto alle 40 principali valute, "invece che solo rispetto al dollaro", il tasso di cambio effettivo nominale è oggi sui livelli del 2005 e più basso di circa il 10% se misurato in termini reali.

"Questo è dovuto in particolare all'apprezzamento reale di alcune valute emergenti" ha precisato, facendo riferimento a quelle brasiliana, russa, indiana e cinese.
e tu aaaa47, quale parere ti senti di esprimere, relativamente alla situazione dei nostri ggb?....
 
Stato
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