cumulate
Forumer storico
se iniziamo con un sassolino (Grecia) rischiamo di arrivare alla frana (United Kingdom e EIRE).
non so se ci sarà default.
Credo però che se la situazione sarà gestita male, si creerà un effetto domino immediato con Irlanda e Portogallo. Nel breve la Spagna (non credo l'Italia perchè abbiamo conti in prospettiva migliori di paesi come Francia, UK, USA e Giappone. E il resto non si sa.
Gli USA, UK e il Giappone hanno conti fortemente negativi.
Gli USA però hanno le armi, UK prova a copiare gli USA in campo militare e il Giappone ha, assieme alla Cina, una fetta importante (20% ?) del debito pubblico americano.
Se un ragioniere analizzasse i conti degli stati oggi, senza tener conto di fattori geopolitici e strategici, pochi sarebbero i paesi che si salverebbero dal default diretto. Quelli che resistono (India, Cina e Brasile per esempio) salterebbero però indirettamente.
E' l'esempio delle banche greche (e tedesche) che hanno conti in ordine apparentemente ma se saltano gli stati, saltano pure loro.
In un mondo globalizzato come il nostro (l'ho pure scritto sulla tesina di mio figlio) si è troppo interconnessi e troppo indebitati.
Viviamo in un'economia di carta che tra un sussulto e un altro va avanti.
Non so come finirà la Grecia ma spero che, sia che defaulti, sia che venga salvata, gli organismi mondiali correggano gli squilibri che questa carta e liquidità in eccesso ci hanno portato.
E soprattutto che non lo facciano con una guerra vera
non so se ci sarà default.
Credo però che se la situazione sarà gestita male, si creerà un effetto domino immediato con Irlanda e Portogallo. Nel breve la Spagna (non credo l'Italia perchè abbiamo conti in prospettiva migliori di paesi come Francia, UK, USA e Giappone. E il resto non si sa.
Gli USA, UK e il Giappone hanno conti fortemente negativi.
Gli USA però hanno le armi, UK prova a copiare gli USA in campo militare e il Giappone ha, assieme alla Cina, una fetta importante (20% ?) del debito pubblico americano.
Se un ragioniere analizzasse i conti degli stati oggi, senza tener conto di fattori geopolitici e strategici, pochi sarebbero i paesi che si salverebbero dal default diretto. Quelli che resistono (India, Cina e Brasile per esempio) salterebbero però indirettamente.
E' l'esempio delle banche greche (e tedesche) che hanno conti in ordine apparentemente ma se saltano gli stati, saltano pure loro.
In un mondo globalizzato come il nostro (l'ho pure scritto sulla tesina di mio figlio) si è troppo interconnessi e troppo indebitati.
Viviamo in un'economia di carta che tra un sussulto e un altro va avanti.
Non so come finirà la Grecia ma spero che, sia che defaulti, sia che venga salvata, gli organismi mondiali correggano gli squilibri che questa carta e liquidità in eccesso ci hanno portato.
E soprattutto che non lo facciano con una guerra vera