Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (4 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Allarme del premier greco:
«C’è un attacco contro l’euro»


06 febbraio 2010

Giorgio Papandreou, primo ministro della Grecia, ha annunciato che solleverà la questione «dell’attacco concertato contro l’euro» da parte della speculazione internazionale al vertice “informale” europeo previsto per giovedì prossimo a Bruxelles.

Papandreou, in dichiarazioni fatte in India e riportate dagli organi di stampa greci, ha aggiunto che l’argomento sarà anche nell’agenda dei suoi colloqui a Parigi di mercoledì con il presidente francese. Nicolas Sarkozy.

Papandreou ha sottolineato di avere «avvertito» i partner europei che l’attacco speculativo contro la Grecia non era isolato, ma il suo vero obiettivo sarebbe la moneta comunitaria: dopo la Grecia, ha detto il premier greco, «adesso i bersagli sono Spagna e Portogallo», a sottolineare che si tratta di «un problema europeo e internazionale» e che, oltre alle misure nazionali, «è necessaria un’azione coordinata».

Nelle scorse settimane, il quotidiano socialista To Vima aveva per primo sollevato il problema della speculazione internazionale accusando il finanziere americano John Paulson, che negli anni scorsi imbastì una gigantesca speculazione contro le ipoteche subprime, di «stare orchestrando» la pressione contro il debito nazionale e l’euro. Accuse seguite dalla denuncia del ministro delle finanze, Giorgio Papaconstantinou, il quale aveva detto che «certi fondi hanno fatto e fanno giochi speculativi contro la Grecia e l’euro».

Paulson (che non ha nessuna relazione con l’ex segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson) divenne famoso nel 2007 per avere scommesso contro le ipoteche subprime approfittando della bolla immobiliare negli Stati Uniti. Ma se qualcuno ha definito Paulson, ex banchiere poi divenuto hedge fund manager, un «genio della finanza», altri lo hanno accusato di avere contribuito a far esplodere la bolla ipotecaria che ha messo in ginocchio l’America. La scorsa settimana, secondo il Financial Times, la Sec (la Consob americana) ha inviato all’hedge fund di Paulson la richiesta di mettere a disposizione le informazioni in suo possesso proprio su questa vicenda.
 

belindo

Guest
Allarme del premier greco:
«C’è un attacco contro l’euro»

06 febbraio 2010

Giorgio Papandreou, primo ministro della Grecia, ha annunciato che solleverà la questione «dell’attacco concertato contro l’euro» da parte della speculazione internazionale al vertice “informale” europeo previsto per giovedì prossimo a Bruxelles.

Papandreou, in dichiarazioni fatte in India e riportate dagli organi di stampa greci, ha aggiunto che l’argomento sarà anche nell’agenda dei suoi colloqui a Parigi di mercoledì con il presidente francese. Nicolas Sarkozy.

Papandreou ha sottolineato di avere «avvertito» i partner europei che l’attacco speculativo contro la Grecia non era isolato, ma il suo vero obiettivo sarebbe la moneta comunitaria: dopo la Grecia, ha detto il premier greco, «adesso i bersagli sono Spagna e Portogallo», a sottolineare che si tratta di «un problema europeo e internazionale» e che, oltre alle misure nazionali, «è necessaria un’azione coordinata».

Nelle scorse settimane, il quotidiano socialista To Vima aveva per primo sollevato il problema della speculazione internazionale accusando il finanziere americano John Paulson, che negli anni scorsi imbastì una gigantesca speculazione contro le ipoteche subprime, di «stare orchestrando» la pressione contro il debito nazionale e l’euro. Accuse seguite dalla denuncia del ministro delle finanze, Giorgio Papaconstantinou, il quale aveva detto che «certi fondi hanno fatto e fanno giochi speculativi contro la Grecia e l’euro».

Paulson (che non ha nessuna relazione con l’ex segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson) divenne famoso nel 2007 per avere scommesso contro le ipoteche subprime approfittando della bolla immobiliare negli Stati Uniti. Ma se qualcuno ha definito Paulson, ex banchiere poi divenuto hedge fund manager, un «genio della finanza», altri lo hanno accusato di avere contribuito a far esplodere la bolla ipotecaria che ha messo in ginocchio l’America. La scorsa settimana, secondo il Financial Times, la Sec (la Consob americana) ha inviato all’hedge fund di Paulson la richiesta di mettere a disposizione le informazioni in suo possesso proprio su questa vicenda.

Buongiorno a tutti.
Ma viene in mente solo a me che questa situazione sia solo una facciata per svalutare la nostra moneta e far ripartire le esportazioni sopratutto adesso che abbiamo raschiato il fondo della crisi ma non vediamo ancora la luce ???
UNa domanda per voi tecnici, ma se le quotazioni dei tds Grecia(ad esempio) scendono si dice che si fa speculazione, ma al governo greco cosa cambia?? solo che le prosime emissioni non potranno farle a meno delle esistenti oppure mi manca qualcosa?
 

tommy271

Forumer storico
Buongiorno a tutti.
Ma viene in mente solo a me che questa situazione sia solo una facciata per svalutare la nostra moneta e far ripartire le esportazioni sopratutto adesso che abbiamo raschiato il fondo della crisi ma non vediamo ancora la luce ???
UNa domanda per voi tecnici, ma se le quotazioni dei tds Grecia(ad esempio) scendono si dice che si fa speculazione, ma al governo greco cosa cambia?? solo che le prosime emissioni non potranno farle a meno delle esistenti oppure mi manca qualcosa?

Se il rendimento dei TdS Grecia sale sul secondario, inevitabilmente le prossime emissioni dovranno tenerne conto.
Il prezzo dovrà in qualche modo riflettere il livello raggiunto e segnare nuovi livelli in più o in meno a cui parametrarsi.
Ovviamente più pressione c'è sui titoli, più il governo di Atene dovrà alzare i rendimenti per renderli appetibili. Questo va ad appesantire ulteriormente il rapporto deficit/pil.
 

belindo

Guest
Se il rendimento dei TdS Grecia sale sul secondario, inevitabilmente le prossime emissioni dovranno tenerne conto.
Il prezzo dovrà in qualche modo riflettere il livello raggiunto e segnare nuovi livelli in più o in meno a cui parametrarsi.


Ok quindi diciamo che su questo avevo capito, ma quante emissioni dovranno fare ancora questi greci per quest'anno tribolato??
 

tommy271

Forumer storico
Ok quindi diciamo che su questo avevo capito, ma quante emissioni dovranno fare ancora questi greci per quest'anno tribolato??

Circa 55 miliardi di euro, a spanne.
Di cui 8 mld già piazzati difronte ad una richiesta di 25 mld.
Volendo, nell'asta precedente, avrebbero potuto risolvere il 50% del problema.
Solo che avrebbero dovuto pagarlo a caro prezzo.
Probabilmente ritengono di dover pagare un prezzo più basso nelle prossime aste.
E' per questo che si chiede il supporto della BCE o della UE per le prossime emissioni. Obiettivo: rendere il costo del debito meno oneroso.
Altrimenti tutti gli sforzi che i greci stanno compiendo anzichè ridurre il deficit/pil, andranno ad ingrossare solamente le tasche di qualcun'altro.
 

ilfolignate

Forumer storico
Circa 55 miliardi di euro, a spanne.
Di cui 8 mld già piazzati difronte ad una richiesta di 25 mld.
Volendo, nell'asta precedente, avrebbero potuto risolvere il 50% del problema.
Solo che avrebbero dovuto pagarlo a caro prezzo.
Probabilmente ritengono di dover pagare un prezzo più basso nelle prossime aste.

E' per questo che si chiede il supporto della BCE o della UE per le prossime emissioni. Obiettivo: rendere il costo del debito meno oneroso.


Quindi si potrebbe anche azzardare un ulteriore taglio dei tassi? O no? State a vedere :specchio:
 

tommy271

Forumer storico
Quindi si potrebbe anche azzardare un ulteriore taglio dei tassi? O no? State a vedere :specchio:

Non penso.
L'obiettivo è solo quello di pagare entro uno spread ragionevole.
Ora siamo fuori da qualunque parametro.
Il debito di uno stato dell'area euro è rifinanziato al costo di un qualunque staterello del terzo mondo.
La cosa non è sopportabile nel medio periodo.
Dato che i TdS Grecia sono accettati come collaterale dalla BCE al pari degli altri titoli comprenderai che la questione andrebbe ad intaccare la "forza" dell'Euro.
Cosa, in effetti, già in atto.
 

belindo

Guest
Circa 55 miliardi di euro, a spanne.
Di cui 8 mld già piazzati difronte ad una richiesta di 25 mld.
Volendo, nell'asta precedente, avrebbero potuto risolvere il 50% del problema.
Solo che avrebbero dovuto pagarlo a caro prezzo.
Probabilmente ritengono di dover pagare un prezzo più basso nelle prossime aste.
E' per questo che si chiede il supporto della BCE o della UE per le prossime emissioni. Obiettivo: rendere il costo del debito meno oneroso.
Altrimenti tutti gli sforzi che i greci stanno compiendo anzichè ridurre il deficit/pil, andranno ad ingrossare solamente le tasche di qualcun'altro.

Quindi seguendo il tuo ragionamento sarebbe molto credibile una diminuzione dello spread così da permettere agli ellenici di pagare per le nuove emissioni tassi inferiori...................giusto?
 
Stato
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