Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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mi spiace per chi ce l'ha, ma finalmente la 40 va verso il prezzo giusto
ho fatto notare piu' volte quanto fosse senza senso tenere una 40 quando con 2-3 punti in piu' prendevi una 2018 o 2019 con cedola anche piu' alta...ma non si riesce a capire che vendere in loss per switchare non e' un loss
una 19 6,5% a 53 e una 40 intorno a 50, erano un'assurdita'
finalmente ho la soddisfazione di aver avuto la conferma
mi spiace per chi ce l'ha, ma l'occasione di switcharla su roba nettamente piu' breve, c'e' stata per parecchio tempo

Parere condiviso.
L'abbiamo più volte segnalato, quando la curva si appiattisce ...
 
E chi non fa il ferroviere ma invece il panettiere, il salumiere, il casaro ? Ricordiamoci che la scintilla della rivoluzione tunisina e' partita da un ambulante al quale la polizia aveva sequestrato il carretto

Non ho mai visto, in Occidente, rivoluzioni sociali partite da panettieri e salumai.
La vedo dura immolarsi per un aumento della ritenuta sui gain o per la pressione fiscale.
Mai visto chiudere un'azienda perchè paga troppe imposte ...
 
La settimana era partita bene ed è terminata male.
Ieri pesanti aumenti dello spread su tutto il settore periferico dovrebbero spingere ad accelerare il passo per risolvere la questione greca.
Ormai ci si spinge pericolosamente verso il "tanto peggio/tanto meglio". La riunione straordinaria dell'Ecofin di martedì 14 dovrebbe cercare di stemperare la tensione.

Ma lasciatemi, in questa nota quotidiana, porre l'attenzione verso la Spagna ritornata ieri pericolosamente verso i massimi del periodo con un bond del Santander che ha mancato clamorosamente l'obiettivo di piazzare sul mercato un proprio titolo.
Il fallimento è in parte rientrato perchè le banche che hanno curato l'emissione ne hanno acquistato poi i titoli.
Ma cosa non andava in questi covered bond?
La banca spagnola pagava un premio dell'1,95% sopra il mid-swap, in sostanza un titolo a 5 anni con cedola al 4,625%.
Sin qui, tutto bene.
Solo che il sottostante era garantito da una serie di prestiti concessi a minicipalità e regioni autonome spagnole i cui bilanci sono da tempo sotto il mirino degli analisti.
Non è un mistero che in queste pieghe periferiche si possano nascondere buchi di bilancio non contabilizzati dallo stato spagnolo. E, questo, l'abbiamo già segnalato da tempo.
Il fallimento del collocamento è un ulteriore campanello d'allarme.

Grecia 1392 pb. (1370)
Irlanda 831 pb. (803)
Portogallo 769 pb. (734)
Spagna 251 pb. (242)
Italia 184 pb. (177)
Belgio 118 pb. (115)
 
La settimana era partita bene ed è terminata male.
Ieri pesanti aumenti dello spread su tutto il settore periferico dovrebbero spingere ad accelerare il passo per risolvere la questione greca.
Ormai ci si spinge pericolosamente verso il "tanto peggio/tanto meglio". La riunione straordinaria dell'Ecofin di martedì 14 dovrebbe cercare di stemperare la tensione.

Ma lasciatemi, in questa nota quotidiana, porre l'attenzione verso la Spagna ritornata ieri pericolosamente verso i massimi del periodo con un bond del Santander che ha mancato clamorosamente l'obiettivo di piazzare sul mercato un proprio titolo.
Il fallimento è in parte rientrato perchè le banche che hanno curato l'emissione ne hanno acquistato poi i titoli.
Ma cosa non andava in questi covered bond?
La banca spagnola pagava un premio dell'1,95% sopra il mid-swap, in sostanza un titolo a 5 anni con cedola al 4,625%.
Sin qui, tutto bene.
Solo che il sottostante era garantito da una serie di prestiti concessi a minicipalità e regioni autonome spagnole i cui bilanci sono da tempo sotto il mirino degli analisti.
Non è un mistero che in queste pieghe periferiche si possano nascondere buchi di bilancio non contabilizzati dallo stato spagnolo. E, questo, l'abbiamo già segnalato da tempo.
Il fallimento del collocamento è un ulteriore campanello d'allarme.

Grecia 1392 pb. (1370)
Irlanda 831 pb. (803)
Portogallo 769 pb. (734)
Spagna 251 pb. (242)
Italia 184 pb. (177)
Belgio 118 pb. (115)

Se Atene piange Madrid svende il "ladrillo" ;)




La Spagna vende case a domicilio


Il rischio default che si aggira in ambito comunitario e il rischio di forti attacchi speculativi da parte delle lobby del mattone, sta delineando scenari foschi e pure imbarazzanti per le super potenze della vecchia Europa.

Se la Grecia se la passa male – ha appena scritto a Deutsche Telekom per offrire al gruppo tedesco il 10% di Ote, la società telefonica nazionale. La Spagna non se la passa meglio, avendo annunciato una clamorosa campagna-vendita di abitazioni e appartamenti.

Il tour organizzato dal ministero dello Sviluppo madrileno è fuori dal comune. Così come fuori dal comune sono le drammatiche conseguenze della bolla immobiliare scoppiata nel 2008-2009. La Spagna conta quasi 700mila abitazioni e appartamenti rimasti tristemente vuoti. Costruiti durante il boom, oggi non hanno acquirenti.

Rappresentanti del governo spagnolo hanno già incontrato potenziali investitori – banche, fondi, società immobiliari – a Londra, Amsterdam e Parigi. Martedì saranno a Francoforte. Poi toccherà a Mosca e a Stoccolma. Il messaggio del ministro dello Sviluppo José Blanco è uno solo: i prezzi hanno toccato il fondo ed «è il momento migliore per investire».

Da Madrid Eva Santiago, una portavoce del ministero, precisa: «Il nostro obiettivo è di spiegare bene quale è la reale situazione del mercato immobiliare, dando dettagli sull’andamento dei prezzi regione per regione. Il 60% delle 680mila abitazioni rimaste invendute è residenza di villeggiatura. Il primo responso degli investitori è positivo».

A Parigi, dove la presentazione agli investitori si è svolta giovedì, erano presenti circa venti società. In media, secondo i dati del governo spagnolo, i prezzi delle proprietà immobiliari sono scesi del 15% rispetto ai picchi. In alcuni casi, come a Marbella, il crollo è stato del 40%. Nei comuni con più di 25mila abitanti il calo è stato del 25%.

Ormai nei paesi in crisi debitoria privatizzare e vendere è all’ordine del giorno pur di evitare il tracollo. Chissà se la crisi sotto sotto non stia facilitando paradossalmente un’integrazione sempre maggiore tra i paesi europei? In Spagna gli acquisti immobiliari da parte di residenti stranieri sono aumentati nel 2010 del 21%.

La Spagna vende case a domicilio | Investimenti Sicuri
 
GRECIA: GHIZZONI, RISOLVERE PROBLEMA O TENSIONI AUMENTERANNO

di: Asca Pubblicato il 11 giugno 2011| Ora 11:08
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(ASCA) - Santa Margherita Ligure (Ge), 11 giu - ''Finche' non si risolve il problema in Grecia le tensioni continueranno, anzi c'e' il rischio che si accentuino''. Questa l'opinione dell'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che dal convegno dei giovani industriali di Santa Margherita Ligure lancia un appello: ''Bisogna affrontare velocemente e risolvere velocemente il problema Grecia: se non lo risolviamo continueremo ad avere sorprese ogni giorno''. Ghizzoni si e' anche soffermato sulla posizione della Bce che resta contraria a una ristrutturazione del debito greco: ''Se per ristrutturazione intendiamo un taglio del debito sono d'accordo. Non si puo' fare. Tutto il resto e' da valutare urgentemente, quindi un piano di aiuti addizionale. C'e' stata anche la proposta di estensione del debito si puo' valutare secondo me anche questa''. Ma l'importante, secondo il top manager, ''e' arrivare velocemente a una soluzione''.
quello che dico da tempo la peggior cosa per il mercato è l'incertezza
 
Non conosco la situazioni in altre parti d'Italia o in Thailandia.
A casa mia un'azienda chiude quando non ha lavoro, non perchè paga le imposte.

Vieni a fare un giro in Canton Ticino. Vedrai quante aziende italiane che si sono spostate dall'Italia alla Svizzera perchè pagano meno tasse. Praticamente tutta la parte fashion (Versace, Gucci, Zegna e via dicendo). In Italia è rimasta solo la parte di rappresentanza. Vai a fare un giretto a Biella, patria della lavorazione della lana. NON ESISTE PIU' NULLA!
 
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