tommy271
Forumer storico
Per rispondere alla versione modificara del tuo post, la storia poi del referendum la trovo una di quelle cadute di tono del Papandreu.
Non ha gestito malissimo il suo delicato compito, questo gli va riconosciuto, ma ogni tanto fa di queste sparate a dir poco inopportune.
Come quando per ricattare l'elettorato, disse a novembre, di considerare le elezioni locali come un banco di prova del suo consenso e minacciò in caso di risultati deludenti per la sua formazione, le elezioni anticipate.
Io rimasi a dir poco perplesso come si potesse aggiungere benzina sul fuoco in un momento così delicato della loro amministrazione e con i gravosi compiti che attendevano.
Ora questa sparata sul referendum è ancor più allucinante e spero sia una enormità buttata li per sottolineare che le misure che si stanno prendendo sono per il bene comune e quindi si è anche "al limite" disposti a rimettersi alla volontà popolare. Quasi a voler responsabilizzare il popolo per le decisioni che la Grecia è chiamata a prendere. Ma ovviamente mi auguro che sia solo uno slogan. Comunque decisamente fuori luogo, poteva risparmiarselo.
Purtroppo certe medicine amare vanno somministrate con un minimo di autoritarismo, senza paura di prendere decisioni per definizione impopolari.
Ce lo vedevate Amato nel '92 a fare il referendum: "Volete voi Italiani, subire un prelievo secco una tantum sul vostro c.c. del 6 per mille"![]()
Però alle amministrative di novembre, Papandreou fece il pieno di voti, vincendo ...

Sul referendum non sarei così tanto negativo, bisogna vedere come viene impostato il quesito.
Papandreou conta molto sull'orgoglio nazionale, toccando corde molto sensibili ai greci.
E' evidente che un consenso forte attorno alla sua persona vedrebbe spianate molte resistenze ...