Io sposo in pieno la tesi di Fugnoli: dopo il vertice Francia-Germania, il messaggio politico è stato abbastanza chiaro. La Grecia dovrà sputare sangue e dimostrare ampiamente di farsi un mazzo tanto. Se anche questo non dovesse bastare, solo allora scatterebbe l'aiuto dell'UE, con modalità da definire (e ci sta, dipende dall'entità dell'aiuto necessario) ed erogato con il naso tappato e l'espressione schifata.
Il perchè è anche comprensibile... in questo modo:
- si evita che la Grecia faccia due riformine di facciata e faccia troppo conto sull'aiuto UE
- si cerca di evitare il malumore degli elettorati degli altri paesi (soprattutto i tedeschi, ma anche gli altri non sono da meno)
- si enfatizza in modo inequivocabile che l'UE e la BCE non vogliono essere la croce rossa degli spreconi, quindi gli altri pii(g)s si regolino.
- si ottiene un deprezzamento dell'euro che in questa fase sinceramente non ci dispiace, anche perchè il precedente rafforzamento non era così tanto giustificato.
Questo è ciò che (magari sbagliando) vedo io.
A margine di questo, viste le amene letture di oggi mi chiedo a che causa giovi l'apologia del furto al supermercato (la convenienza del default) da parte di alcuni: se approviamo il fatto che sia più conveniente non onorare i debiti rispetto ad pagarli (ma va?!) dove andrà a finire l'economia??
D'accordo nel versare la cenere sulla testa dei greci: se lo meritano.
Ma la mia preoccupazione - giustificata - è che non si sia voluta fare un'operazione apparentemente semplice dal costo irrisorio (sostegno della BCE sul secondario).
Dato che i "ragionieri" hanno una visione propria nel fare i conti, la politica doveva intervenire.
Ma a questo punto abbiamo visto come i veti incrociati, la paralisi delle istituzioni abbiano trasformato un problema (che era già risolto agli inizi di gennaio) in un attacco generalizzato all'euro.
Passando dalla Grecia attraverso il Portogallo, poi verso Spagna ... Italia e chissà chi altro.
Comunque, anche se con ritrosie e malumori, la strada è tracciata: prima o poi il sostegno arriverà.
Come ripeto: se la Grecia fosse stata l'Ucraina o l'Ungheria o la Romania il problema con l'aiuto del FMI era già stato risolto.
E' vero, se giustifichiamo il default con quale etica condanniamo il furto?
(ndr non tiratemi in ballo i "teorici della metà dell'ottocento").