Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (8 lettori)

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sethi

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Moody’s: rosso del 3% per il titolo, pesa taglio giudizio da parte di Lazard





Quotazioni correlate


CodicePrezzoVariazioneCORPBANK.BO538,550,00


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giovedì, 16 giugno 2011 - 16:05
Rosso di 3 punti percentuali a Wall Street per il titolo Moody's Corporation (BSE: CORPBANK.BO - notizie) che si porta sotto quota 39 dollari. Il titolo paga pegno al downgrade da “buy” a “neutral” annunciato da Lazard, secondo la quale la crisi del debito europea e le tensioni che stanno accompagnando l’innalzamento del tetto al debito pubblico statunitense potrebbero far scendere le emissioni obbligazionarie.


piccola scossa agli intoccabili...........a volte cadono:lol::lol::lol::lol:
 

IlPorcospino

Forumer storico
Per ragionare
- Papa forma un governo tecnico
-il governo approva il piano ECB
- ECB eroga 12 mld euro
- grecia paga cedole
- il governo prepara consultazione popolare
- ECB si riserva di erogare ulteriori aiuti in autunno dopo risultati consultazione
- il popolo greco rifiuta il piano
- il governo tecnico torna al tavolo delle trattative/il governo si dimette
- ?/elezioni
 
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pluto

$sell = PMC ++
Rehn: Atene salva in due fasi - Il Sole 24 ORE

Olli Rehn cerca di dare ordine a giornate convulse e caotiche nell'Eurozona a 17 invitando tutti i protagonisti a non superare quella indistinta e sottile "linea rossa" oltre la quale la situazione può irreversibilmente sfuggire di mano. «Per salvare Atene ci sarà un intervento articolato in due fasi: domenica prossima occorrerà dare il disco verde alla quinta tranche da 12 miliardi di euro, l'11 luglio invece decidere sulla partecipazione del settore privato al secondo intervento d'aiuto». Così il commissario agli Affari economici e monetari Rehn, lanciando un accorato appello ai 27 «per superare le divisioni». Rehn, però, non ha spiegato né l'ammontare complessivo né la ripartizione tra Ue, privati e Fmi del secondo piano di aiuti che viaggia sui 100 miliardi di euro e che continua a essere rinviato per contrasti tra Germania e Bce, tra Berlino e Parigi e tra banche e politici mentre i differenziali sui bund continuano a salire.
Il commissario europeo, che dovrebbe mettere più urgenza ai Paesi membri, ha precisato che «non abbiamo un piano B» e ha più volte ribadito l'appello alla responsabilità politica sia da parte dei rissosi, al limite dell'incoscienza, nei partiti politici ellenici (Antonis Samaras di Nea Dimokratia in primis) che dei responsabili economici europei che stanno dando un contributo notevole all'instabilità, il nemico principale degli investitori. Senza trascurare che tra le molte ipotesi sul terreno l'Iniziativa di Vienna sembra la proposta più percorribile.
A rendere ancora più caotica la situazione è intervenuta una nota dell'Fmi nella quale il Fondo si dice pronto a proseguire il sostegno alla Grecia a condizione tuttavia che «Atene prosegua sulla strada delle riforme». La nota del Fondo (ancora senza direttore generale) aggiunge che «sono stati fatti progressi nella discussione per assicurare il pieno finanziamento del programma», anticipando il positivo esito al prossimo Eurogruppo.
«Sono fiducioso - gli ha fatto eco in una nota Rehn - che nella cena di lavoro di domenica prossima l'Eurogruppo sarà in grado di decidere sulla quinta tranche del prestito alla Grecia. Poi l'Eurogruppo sempre domenica e lunedì prenderà in esame obiettivi e condizioni di un nuovo piano per la Grecia (visto che Atene non potrà tornare sui mercati nel 2012) e la natura del coinvolgimento del settore privato, così da poter prendere una decisione all'Eurogruppo dell'11 luglio». Atene intanto dovrebbe martedì dare la fiducia al nuovo Governo Papandreou e il 28 giugno il Parlamento approvare il piano di austerità da 28 miliardi di euro al 2015.
Il doppio approccio - quinta tranche del primo piano e definizione del secondo piano - consentirà, nelle intenzioni di Rehn, alla Grecia di evitare il default, il primo di un Paese dell'Eurozona, e aprirà la strada ad una strategia di medio termine. «È stato complesso - ha ammesso Rehn - ma sono convinto che questo doppio approccio consentirà alla Grecia di evitare uno scenario complicato». «Ciò significa che il finanziamento del debito sovrano greco non potrà essere assicurato fino a settembre, mentre prenderemo le decisioni di medio termine prima, a luglio». «È deludente - ha proseguito ancora Rehn riferendosi ai risvolti politici dell'intricata situazione ad Atene - che gli sforzi per costruire un'unità nazionale siano miseramente falliti mercoledì». «Gli sforzi per evitare il default - che sarebbe una catastrofe per la Grecia - sono responsabilità di tutte le forze politiche».
Riuniti martedì a Bruxelles, i ministri dell'Eurozona non erano riusciti a mettersi d'accordo sui nuovi aiuti alla Grecia, in particolare sull'eventuale partecipazione di banche, istituti assicurativi, fondi previdenziali e altri creditori privati della Grecia al nuovo piano di aiuti, dopo quello di 110 miliardi di euro in tre anni varato nel maggio 2010. Domenica e lunedì a Lussemburgo si discuterà proprio «del contenuto e delle condizioni per un nuovo programma di aiuti alla Grecia, e della natura della partecipazione del settore privato, con l'obiettivo di giungere a qualche decisione alla prossima riunione dell'Eurogruppo l'11 luglio». Il tempo stringe.


OBIETTIVI IN CALENDARIO
IL DEFICIT GRECO

19 giugno
All'apertura dell'Eurogruppo si decide sulla quinta tranche da 12 miliardi del piano di aiuti Ue-Fmi da 110 miliardi complessivi
21 giugno
Voto di fiducia del Parlamento greco al Governo. Poi entro il 28 giugno Atene deve approvare il secondo piano di austerity. Senza il voto del Parlamento saltano gli aiuti di Ue e Fmi
11 luglio
L'Ecofin deve decidere i dettagli dell'intervento in Grecia
 

tommy271

Forumer storico
La nota quotidiana sulla chiusura degli spread rischia di trasformarsi in un bollettino di guerra con l'elenco dei morti e feriti.
La situazione rischia di ingarbugliarsi sempre di più, con gli interlocutori che rischiano di perdere ogni credibilità.
La cacofonia di voci è drammaticamente reale.
Ieri Papandreou rivolgendosi ai membri del Pasok ha esortato il partito a stringersi attorno a lui per affrontare le nuove sfide, oggi dovrà rendere noto il rimpasto del nuovo esecutivo.
Sempre ieri Noonan, il ministro delle finanze irlandese, ha avvertito gli obbligazionisti senior di anglo-irish sulla sua volontà di procedere al loro coinvolgimento nei processi di ristrutturazione del debito.
Banche e borse soffrono.
Non è ancora la Lehmann del 2009 con il default avvenuto nell'arco di un week-end, la crisi del debito pubblico è ormai questione di un anno e discussioni e salvataggi.
Lo spettro è dietro la porta, in attesa.

Grecia 1537 pb. (1508)
Irlanda 893 pb. (872)
Portogallo 798 pb. (783)
Spagna 276 pb. (259)
Italia 196 pb. (190)
Belgio 123 pb. (119)
 

tommy271

Forumer storico
Grecia, oggi annuncio nuovo governo, tensioni popolari

venerdì 17 giugno 2011 07:52






ATENE (Reuters) - Il primo ministro greco George Papandreou annuncerà oggi la nuova squadra di governo per ottenere il sostegno sulle imponenti riforme economiche, ma dovrà anche fare i conti con le rivolte popolari e le divisioni interne al suo partito che potrebbero spingere il Paese verso il default.
Il premier dovrebbe dare il benservito al ministro delle Finanze George Papaconstantinou, autore di un programma di misure di austerity che ha provocato le ire della popolazione, scioperi generali e una violenta protesta svoltasi in settimana davanti al Parlamento.
Ieri sera Papandreou ha deciso di posticipare l'annuncio del nuovo esecutivo, segnale che fatica a trovare la persona adatta a ricoprire il ruolo chiave di ministro delle Finanze.
I membri del nuovo esecutivo verranno resi noti alle 8, ora italiana, secondo quanto riferito dal governo.
La turbolenza politica ha avuto ripercussioni sui mercati e ha provocato le critiche di altri Paesi membri dell'Ue, in cui i politici esitano a trovare una soluzione sui finanziamenti alla Grecia e a prevenire un "evento creditizio" che potrebbe provocare tensioni nell'economia globale.
 

tommy271

Forumer storico
Forex, euro sopra minimi su dlr ma vulnerabile su crisi Grecia

venerdì 17 giugno 2011 07:59






SIDNEY/TOKYO, 17 giugno (Reuters) - L'euro resta in posizione di debolezza nei confronti del dollaro anche se - dopo un piccolo recupero al termine dell'ultima seduta favorito da ricoperture - in queste ore la valuta unica riesce a tenersi un po' al di sopra del minimo da tre settimane toccato ieri.
Sullo sfondo c'è sempre la Grecia e le difficoltà e i disaccordi con cui le autorità europee stanno tentando di intrervenire nella crisi finanziaria del paese. Un quadro che peraltro - solo ieri - ha spinto l'euro a nuovi minimi storici sul franco svizzero, tradizionale valuta rifugio.
"Ieri ci si preoccupava per le prospettive di finanziamento delle banche europee, ma la situazione ora sembra essersi stabilizzata un po'" spiega il trader di una banca americana.
Alle 7,50 italiane l'euro-dollaro EUR= tratta a 1,4140 da 1,4211 della chiusura di ieri, quando è sceso fino a quota 1,4073.
"Il dollaro ha faticato a tenere le posizioni ieri e una correzzione di breve termine della valuta potrebbe acquisatare forza nelle prossime 24 ore, visto che le trattative tra le varie autrorità stanno un po' allentando le paure che circondano l'economia mondiale" spiega David Song di DailyFX.
Al cambio col franco svizzero CHF= l'euro risale in area 1,2020, dopo il record storico negativo di 1,1946 nella seduta di ieri.
Euro-yen EURJPY= a 114,05 da 114,56; dollaro-yen JPY= a 80,60 da 80,61.
 
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