Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per la votazione dipende da quanto parlano i deputati, in quanti intervengono, se qualcuno vuol prendere tempo ecc.
Le previsioni, ieri, davano per mercoledì mattina.
Ma non è detto...
Magari nel corso della giornata ne sapremo di più seguendo i lavori parlamentari.
 
Tension And Confusion Intensify Ahead Of Austerity Measures Vote



On Monday, Financial said that the vote for the medium-term strategy plan is the most historic in the modern history of the Greek Parliament, but called the austerity measures a political provocation and an act of economic vandalism.

Moreover, late Monday, Reuters reported that the European Union prepares an alternative plan for Greece in case of a non-adoption of the fiscal program, in order to ensure that the country will meet current needs and avoid defaults if the fifth aid tranche is not released until mid-July.

Both publications –particularly the second- caused unrest in the ruling party ranks, as top officials have been trying since last Saturday to limit any losses in the vote. Until late Monday, several MPs sought explanations about what would happen if the medium-term package were not adopted.

They noted that the magnitude of protests at the Syntagma Square could determine the decision of some of their colleagues.

Besides the five ruling party lawmakers who have publicly expressed concern about their vote, there is a growing hearsay about MPs who have not gone publicly but could vote “no”, as it happened last year at the voting for the first Memorandum of Understanding.

Following yesterday meeting between FinMin Evangelos Venizelos and the five MPs, there is a thought of excluding Public Power Corp and Thessaloniki’s water company from the current Implementation Law in order to detensify pressure.

From this perspective, it may be not coincidental that government spokesman said that the intraparty discipline was proved by the vote of confidence last week and therefore no discipline issue is raised about the vote for the austerity measures.

New Democracy party will vote against the measures (with the exception of MP Elsa Papadimitriou) and will vote for several provisions of the Implementation Act.

LAOS would vote for the program if ND did, otherwise it will vote “no”.

KKE and SYRIZA will vote “no”, while Democratic Alliance will decide at the last minute between “yes” and “present”.

Democratic Left and Yannis Dimaras will vote “no”.

(capital.gr)

***
Una bella panoramica sulle intenzioni di voto.
Sono le stesse che seguo ...
 
Ieri OTC giornata di stasi. Prevalenza dei ribassi sui prezzi, seppure contenuti fra 0,1% ed 1% non sono tuttavia mancate alcune risalite, anche qui contenute fra 0,1% e 0,9%.

In realtà le asimmetrie sui prezzi e pertanto lungo la curva dei rendimenti lasciano spazio a manovre di ricollocamento della propria esposizione, e tale circostanza dà adito ai movimenti descritti sopra.

Il 2037 ed il 2040 sono anche loro fermi dove li avevamo lasciati all'esaurirsi del rimablzo, ossia poco sopra quota 42, con last BBML ed Xtrakter sostanzialmente appaiati.

Il piano di partecipazione volontaria dei privati presentato dalla Francia e dalle banche francesi non ha per ora scaldato i motori del mercato, per ragioni tutto sommato prevedibili, ossia la serie di punti deboli che esso presenta, trattandosi di un piano di salvataggio bancario camuffato da partecipazione dei privati al salvataggio della Grecia.

Si postula infatti che il 30% del valore dei bond in scadenza venga pagato ai creditori in cash che la Grecia non ha, e dunque che dovrebbe essere attinto dai fondi messi a disposizione dagli altri paesi UE, direttamente o per via di soggetti comunitari.

Una metà del debito sarebbe swappato in Tds greci trentennali, con possibile garanzie tali da far assegnare al bond il rating AAA, e con il tutt'altro che disprezzabile facciale, per un bond AAA, del 5,5% annuo.

Un 20% del debito andrebbe invece in un fondo di rimborso garantito dai proventi generati dalla cessione dai migliori asset greci fra quelli da privatizzare.

Insomma, banche che viaggiano in top class, biglietto pagato dai taxpayers degli stati nazionali. E visto che di un piano di privilegio castale pare trattarsi, è giusto che una buona fetta dei benefici generati dallo stesso ricadano anche sulle banche greche, che il proprio stato non può salvare e che tuttavia non sono certo figlie di un dio minore...

Che poi Sarkozy abbia messo il proprio timbro su una tale nefandezza la dice lunga su di un presidente il cui livello di consenso è a tal punto modesto da spingerlo a pagare volentieri i costi della impopolarità di un piano del genere (tanto non verrà rieletto comunque) pur di rendere un servizio alla casta degli alti managers bancari, messi nella condizion, per dirla con il buon Ricucci, di fare i f. con il c. dei contribuenti.
 
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Tension And Confusion Intensify Ahead Of Austerity Measures Vote



On Monday, Financial said that the vote for the medium-term strategy plan is the most historic in the modern history of the Greek Parliament, but called the austerity measures a political provocation and an act of economic vandalism.

Moreover, late Monday, Reuters reported that the European Union prepares an alternative plan for Greece in case of a non-adoption of the fiscal program, in order to ensure that the country will meet current needs and avoid defaults if the fifth aid tranche is not released until mid-July.

Both publications –particularly the second- caused unrest in the ruling party ranks, as top officials have been trying since last Saturday to limit any losses in the vote. Until late Monday, several MPs sought explanations about what would happen if the medium-term package were not adopted.

They noted that the magnitude of protests at the Syntagma Square could determine the decision of some of their colleagues.

Besides the five ruling party lawmakers who have publicly expressed concern about their vote, there is a growing hearsay about MPs who have not gone publicly but could vote “no”, as it happened last year at the voting for the first Memorandum of Understanding.

Following yesterday meeting between FinMin Evangelos Venizelos and the five MPs, there is a thought of excluding Public Power Corp and Thessaloniki’s water company from the current Implementation Law in order to detensify pressure.

From this perspective, it may be not coincidental that government spokesman said that the intraparty discipline was proved by the vote of confidence last week and therefore no discipline issue is raised about the vote for the austerity measures.

New Democracy party will vote against the measures (with the exception of MP Elsa Papadimitriou) and will vote for several provisions of the Implementation Act.

LAOS would vote for the program if ND did, otherwise it will vote “no”.

KKE and SYRIZA will vote “no”, while Democratic Alliance will decide at the last minute between “yes” and “present”.

Democratic Left and Yannis Dimaras will vote “no”.

(capital.gr)

***
Una bella panoramica sulle intenzioni di voto.
Sono le stesse che seguo ...

sempre sul filo del rasoio
 
Ieri OTC giornata di stasi. Prevalenza dei ribassi sui prezzi, seppure contenuti fra 0,1% ed 1% non sono tuttavia mancate alcune risalite, anche qui contenute fra 0,1% e 0,9%.

In realtà le asimmetrie sui prezzi e pertanto lungo la curva dei rendimenti lasciano spazio a manovre di ricollocamento della propria esposizione, e tale circostanza dà adito ai movimenti descritti sopra.

Il 2037 ed il 2040 sono anche loro fermi dove li avevamo lasciati all'esaurirsi del rimablzo, ossia poco sopra quota 42, con last BBML ed Xtrakter sostanzialmente appaiati.

Il piano di partecipazione volontaria dei privati presentato dalla Francia e dalle banche francesi non ha per ora scaldato i motori del mercato, per ragioni tutto sommato prevedibili, ossia la serie di punti deboli che esso presenta, trattandosi di un piano di salvataggio bancario camuffato da partecipazione dei privati al salvataggio della Grecia.

Si postula infatti che il 30% del valore dei bond in scadenza venga pagato ai creditori in cash che la Grecia non ha, e dunque che dovrebbe essere attinto dai fondi messi a disposizione dagli altri paesi UE, direttamente o per via di soggetti comunitari.

Una metà del debito sarebbe swappato in Tds greci trentennali, con possibile garanzie tali da far assegnare al bond il rating AAA, e con il tutt'altro che disprezzabile facciale, per un bond AAA, del 5,5% annuo.

Un 20% del debito andrebbe invece in un fondo di rimborso garantito dai proventi generati dalla cessione dai migliori asset greci fra quelli da privatizzare.

Insomma, banche che viaggiano in top class, biglietto pagato dai taxpayers degli stati nazionali. E visto che di un piano di privilegio castale pare trattarsi, è giusto che una buona fetta dei benefici generati dallo stesso ricadano anche sulle banche greche, che il proprio stato non può salvare e che tuttavia non sono certo figlie di un dio minore...

Che poi Sarkozy abbia messo il proprio timbro su una tale nefandezza la dice lunga su di un presidente il cui livello di consenso è a tal punto modesto da spingerlo a pagare volentieri i costi della impopolarità di un piano del genere (tanto non verrà rieletto comunque) pur di rendere un servizio alla casta degli alti managers bancari, messi nella condizion, per dirla con il buon Ricucci, di fare i f. con il c. dei contribuenti.

Ciao Mark, perchè nefandezza?
Quali sono le alternative?
Il piano mi pare un buon terreno di discussione e verifica.
E' vero, ci sono meccanismi legati al 2,5% un pò troppo macchinosi per un titolo trentennale ma nel complesso la proposta mi pare buona.
Per tutti, anche per i greci.
 
Ciao Mark, perchè nefandezza?
Quali sono le alternative?
Il piano mi pare un buon terreno di discussione e verifica.
E' vero, ci sono meccanismi legati al 2,5% un pò troppo macchinosi per un titolo trentennale ma nel complesso la proposta mi pare buona.
Per tutti, anche per i greci.

Macchinosa, ma non male
 
Crisi greca. Quali sono i paesi esposti ?



350 miliardi di euro di debito pubblico; 110 miliardi di euro di aiuti internazionali su tre anni concessi circa un anno fa. Il tutto per un Prodotto interno lordo che nel 2010 era nell’ordine di 230 miliardi di euro.
Queste sono le tre cifre di cui si parla maggiormente quando si evoca la crisi in Grecia.

Le cifre di cui invece si parla poco sono quelle dell’esposizione dei paesi maggiormente legati all’economia greca.
Stando ai dati pubblicati dalla banca d’investimenti Barclays Capital sull’impegno delle banche estere in Grecia, si apprende che alla fine del 2010 i prestiti pubblici e privati concessi o promessi dai maggiori paesi creditori della Grecia oltrepassavano i 200 miliardi di euro.
Il maggior creditore è la Francia, esposta con 62 miliardi di euro. Segue la Germania con 50 miliardi. Terzi sono gli Stati Uniti con 34 miliardi di euro. Seguono l’Italia con 19 miliardi, la Gran Bretagna con 14.6 miliardi, la Spagna con 11 miliardi, i Paesi Bassi e il Belgio, ognuno con 4 miliardi. La Svizzera è esposta con “appena” 3.5 miliardi di euro.

(ticinolive.ch)
 
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