Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Italian, Spanish Government Bonds Advance Before Sale on Greece Optimism

By Emma Charlton and Paul Dobson - Jun 28, 2011 9:53 AM GMT+0200 Tue Jun 28 07:53:56 GMT 2011



Italian and Spanish 10-year bonds rose on speculation Italy will successfully sell as much as 8 billion euros ($11 billion) of debt today amid optimism European officials will stave off a Greek default.
German two-year notes fell as a report predicted German consumer confidence will increase more than forecast in July. European Central Bank Executive Board member Juergen Stark said the ECB is ready to raise interest rates for a second time. Greek lawmakers vote tomorrow on a fresh set of austerity measures that will determine whether the cash-strapped nation will get further funding from euro-area peers.
“Demand will probably be good at the Italian auction,” said Luca Cazzulani, a senior fixed-income strategist at UniCredit SpA in Milan. “The main driver of the market will be Greece again, investors will want to stay on the sidelines until they know the outcome of the Greek austerity vote tomorrow.”
Italian 10-year yields fell four basis points to 4.95 percent as of 8:39 a.m. in London. The 4.75 percent securities due September 2021 advanced 0.275, or 2.75 euros per 1,000-euro face amount, to 98.910.
The yield on 10-year Spanish securities fell six basis points to 5.63 percent, narrowing the difference in yield, or spread, with benchmark German bunds by five basis points to 275 basis points.



Italian Sale

The yield on German two-year notes increased three basis points to 1.41 percent.
Italy plans to sell bonds maturing in 2014, 2015, 2018 and 2021 today.
Market research group GfK AG forecast that its consumer sentiment index, based on a survey of about 2,000 people, will rise to 5.7 in July from a revised 5.6 in June. Economists in a Bloomberg survey predicted the index would fall to 5.3.
German government bonds handed investors a profit of 0.8 percent this year, compared with 3.4 percent for U.S. Treasuries and 3.2 percent for U.K. gilts, according to indexes compiled by Bloomberg and the European Federation of Financial Analysts Societies.
Ireland’s 10-year bond yield climbed to a euro-era record 12.11 percent, while Portugal’s two-year note yield rose to reached 14.76 percent, also a record.
Ten-year Portuguese yields have climbed more than three percentage points this quarter, while Ireland’s have risen more than 180 basis points amid concern that a Greek default may spark contagion in other high debt and deficit nations.



(Bloomberg)
 
Una metà del debito sarebbe swappato in Tds greci trentennali, con possibile garanzie tali da far assegnare al bond il rating AAA, e con il tutt'altro che disprezzabile facciale, per un bond AAA, del 5,5% annuo.

Una tripla A al 5,5%... ? Non andrebbe a cannibalizzare tutte le emissioni lunghe degli altri piis che triple A non sono? :mmmm:
 
Bond euro piatti in apertura, scambi volatili guardano a Grecia
martedì 28 giugno 2011 08:57 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]
LONDRA, 28 giugno (Reuters) - Avvio di seduta sulle
posizioni per i governativi tedeschi. Dopo i realizzi di ieri il
mercato sembra volersi prendere una pausa in vista del verdetto
del parlamento ateniese sul nuovo programma di austerity a
cinque anni.
La notizia di una bozza di accordo tra autorità e banche
francesi per il rollover dei titoli del Tesoro greci in
portafoglio al settore privato ha penalizzato ieri gli acquisti
rifugio di carta tedesca.
Gli operatori parlano però di scambi particolarmente
volatili e di un clima di forte incertezza legato agli sviluppi
della crisi greca.
"Un mercato estremamente volatile" osserva un operatore
londinese, dicendosi scettico rispetto al recente clima di
ottimismo sulla possibilità di una svolta nella saga greca.
"I problemi di fondo restano gli stessi, il livello del
debito è molto elevato".
Ad Atene prosegue intanto il dibattito sull'approvazione del
piano di austerity entro il 30 giugno
per poter ricevere da Ue e
Fmi la tranche da 12 miliardi che salverebbe dal default a breve
termine.

Io non sapevo che si arrivava al 30.
Sempre un po più in la?
 
Ciao Mark, perchè nefandezza?
Quali sono le alternative?
Il piano mi pare un buon terreno di discussione e verifica.
E' vero, ci sono meccanismi legati al 2,5% un pò troppo macchinosi per un titolo trentennale ma nel complesso la proposta mi pare buona.
Per tutti, anche per i greci.

Ciao Tommy, ho scritto nefandezza perché mi sono voluto moderare nei termini dinanzi a quella che, per come è stata presentata, è una infame porcata.

Intanto parliamo di una presa per i fondelli: partiti con l'affermazione del burden sharing, ossia con il richiedere che i privati che hanno fatto un investimento sbagliato si facessero carico di una parte degli oneri e dei rischi collegati ad un improbabile salvataggio greco, qui la frittata è rovesciata.

Con questo piano le banche infatti non rischierebbero un solo centesimo sul debito greco da loro detenuto, portando a casa cash (messo cortesemente a disposizione dagli stati UE), cedoloni e passaggio del debito detenuto da junk a AAA, soldi sicuri provenienti dalla migliore parte degli asset greci da privatizzare.

Insomma, trombone e salvo tutte (le banche).

Mi dici cortesemente dove sta il burden sharing in questo piano ? Mi dai una buona ragione per cui io, che sono contribuente di uno stato le cui banche non sono invischiate nelle vicende del debito greco, devo salvare nenanche la Grecia, ma le banche greche, quelle francesi, quelle portoghesi, ecc. ecc. che sono SOGGETTI PRIVATI ?

Tu mi dirai: ma io ho in portafoglio bond greci, per cui tutto ciò che mi torna utile a contenere il rischio di perdite è giusto, tutto ciò che mi comporta il farmi carico di perdite è sbagliato. Consentimi di dire che questo - ove lo affermassi - è un metro di giudizio molto riduttivo, per cui non deve sorprendere se poi le cose finiscono diversamente ... ;)

L'alternativa: la Grecia è un debitore insolvente, pratica un haircut sul proprio debito, i creditori che hanno fatto scelte di investimento rivelatesi sbagliate - a partire dalle grandi banche che detengono debito greco - ne subiscono le conseguenze, gli stati nazionali si salvano ciascuno le proprie banche in difficoltà per effetto dell'haircut.

Fra gli aspetti positivi di questa soluzione: i CdA ed i CEO delle grandi banche che sono rimasti impegolati in questa vicenda vengono rimossi dai loro incarichi.

Altro che caviale e champagne, come nel piano francese. :-o

PS: il 2,5% dovrebbe essere un extrarendimento, da quanto si intende, legato alle performance di una eventuale ripresa greca...
 
Ultima modifica:
Ciao Tommy, ho scritto nefandezza perché mi sono voluto moderare nei termini dinanzi a quella che, per come è stata presentata, è una infame porcata.

Intanto parliamo di una presa per i fondelli: partiti con l'affermazione del burden sharing, ossia con il richiedere che i privati che hanno fatto un investimento sbagliato si facessero carico di una parte degli oneri e dei rischi collegati ad un improbabile salvataggio greco, qui la frittata è rovesciata.

Con questo piano le banche infatti non rischierebbero un solo centesimo sul debito greco da loro detenuto, portando a casa cash (messo cortesemente a disposizione dagli stati UE), cedoloni e passaggio del debito detenuto da junk a AAA, soldi sicuri provenienti dalla migliore parte degli asset greci da privatizzare.

Insomma, trombone e salvo tutte (le banche).

Mi dici cortesemente dove sta il burden sharing in questo piano ? Mi dai una buona ragione per cui io, che sono contribuente di uno stato le cui banche non sono invischiate nelle vicende del debito greco, devo salvare nenanche la Grecia, ma le banche greche, quelle francesi, quelle portoghesi, ecc. ecc. che sono SOGGETTI PRIVATI ?

Tu mi dirai: ma io ho in portafoglio bond greci, per cui tutto ciò che mi torna utile a contenere il rischio di perdite è giusto, tutto ciò che mi comporta il farmi carico di perdite è sbagliato. Consentimi di dire che questo - ove lo affermassi - è un metro di giudizio molto riduttivo, per cui non deve sorprendere se poi le cose finiscono diversamente ... ;)

L'alternativa: la Grecia è un debitore insolvente, pratica un haircut sul proprio debito, i creditori che hanno fatto scelte di investimento rivelatesi sbagliate - a partire dalle grandi banche che detengono debito greco - ne subiscono le conseguenze, gli stati nazionali si salvano ciascuno le proprie banche in difficoltà per effetto dell'haircut.

Fra gli aspetti positivi di questa soluzione: i CdA ed i CEO delle grandi banche che sono rimasti impegolati in questa vicenda vengono rimossi dai loro incarichi.

Altro che caviale e champagne, come nel piano francese. :-o

PS: il 2,5% dovrebbe essere un extrarendimento, da quanto si intende, legato alle performance di una eventuale ripresa greca...

Sulla linea di gaudente insomma + o -
 
Grecia, ok piano austerità necessario per evitare default - Rehn
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Reuters - 28/06/2011 11:38:51
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BRUXELLES, 28 giugno (Reuters) - Se il Parlamento greco non sosterrà il piano di austerità il risultato sarà un immediato default.

Lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, aggiungendo che non esiste alcun piano B che consenta ad Atene di evitare il default nel caso in cui il Parlamento respingesse il piano di austerità.

"L'unico modo per evitare il default immediato è che il Parlamento approvi il programma economico rivisto ... Deve essere approvato affinchè venga rilasciata la nuova tranche di aiuti finanziari", ha dichiaarato Rehn in un comunicato.

"A coloro che speculano su altre opzioni, lasciatemi dire chiaramente: non c'è piano B per evitare il default", ha proseguito.
 
Sulla linea di gaudente insomma + o -

Da nefandezza a infame porcata...Tommy, forse era meglio che non lo facessi puntualizzare :D

Peggio: per me i consigli di amministrazione ed i direttori generali delle banche rimaste coinvolte nelle vicende del debito greco, anziché essere salvati con i soldi miei e rimanere a prendere i loro modesti stipendi da milioni di euro l'anno (peraltro, ripeto, neanche sono banche nazionali... li voglio vedere i francesi a salvare qualche banca nostra, ove fosse necessario... :D), andrebbero cacciati a pedate nel sedere... :-o
 
Ciao Tommy, ho scritto nefandezza perché mi sono voluto moderare nei termini dinanzi a quella che, per come è stata presentata, è una infame porcata.

Intanto parliamo di una presa per i fondelli: partiti con l'affermazione del burden sharing, ossia con il richiedere che i privati che hanno fatto un investimento sbagliato si facessero carico di una parte degli oneri e dei rischi collegati ad un improbabile salvataggio greco, qui la frittata è rovesciata.

Con questo piano le banche infatti non rischierebbero un solo centesimo sul debito greco da loro detenuto, portando a casa cash (messo cortesemente a disposizione dagli stati UE), cedoloni e passaggio del debito detenuto da junk a AAA, soldi sicuri provenienti dalla migliore parte degli asset greci da privatizzare.

Insomma, trombone e salvo tutte (le banche).

Mi dici cortesemente dove sta il burden sharing in questo piano ? Mi dai una buona ragione per cui io, che sono contribuente di uno stato le cui banche non sono invischiate nelle vicende del debito greco, devo salvare nenanche la Grecia, ma le banche greche, quelle francesi, quelle portoghesi, ecc. ecc. che sono SOGGETTI PRIVATI ?

Tu mi dirai: ma io ho in portafoglio bond greci, per cui tutto ciò che mi torna utile a contenere il rischio di perdite è giusto, tutto ciò che mi comporta il farmi carico di perdite è sbagliato. Consentimi di dire che questo - ove lo affermassi - è un metro di giudizio molto riduttivo, per cui non deve sorprendere se poi le cose finiscono diversamente ... ;)

L'alternativa: la Grecia è un debitore insolvente, pratica un haircut sul proprio debito, i creditori che hanno fatto scelte di investimento rivelatesi sbagliate - a partire dalle grandi banche che detengono debito greco - ne subiscono le conseguenze, gli stati nazionali si salvano ciascuno le proprie banche in difficoltà per effetto dell'haircut.

Fra gli aspetti positivi di questa soluzione: i CdA ed i CEO delle grandi banche che sono rimasti impegolati in questa vicenda vengono rimossi dai loro incarichi.

Altro che caviale e champagne, come nel piano francese. :-o

PS: il 2,5% dovrebbe essere un extrarendimento, da quanto si intende, legato alle performance di una eventuale ripresa greca...

Mark, ovviamente io ragiono dal mio punto di vista di investitore in GGB ...
Come mi dici, giustamente, è riduttivo pensarla in questo modo.
Ma tant'è ...

Vedrai che alla fine ne usciremmo tutti con un euro più solido e con le istituzioni comunitarie rinforzate ;).

Sempre che il Parlamento voti a favore ... :lol::lol::lol:.
 
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