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dai che tutto sommato abbiamo una view molto simile.
Io mi ero caricato della 19 6,5% quando
quotava 70, perchè ritenevo fosse il top del rendimento rispetto al rischio massimo che poteva rappresentare un paese UE, presupponendo che ci sarebbe stata una rete di sicurezza europea.
Mi sono fatto il rally fino a 82 e io comunque non vendevo perchè ero convinto di una positiva soluzione definitiva del problema.
Ho dovuto ricredermi e vendere tutto con un take profit in area 76 quando ho visto che tirava una brutta aria in termini di consenso politico in Europa.
Il profitto fatto è però servito a finanziare due "false entrate", graduali, una all'indomani dell'euromeeting dei primi di dicembre e una sotto le feste natalizie: la prima in area 69 con fuga a 67 e la seconda in area 66 con fugone a 61. In tutti e due i casi mi hanno fregato con dichiarazioni contrastanti, premesse positive e dietrofront repentini...il tutto condito da una campagna mediatica speculativa degna dell'ultimo tabloid scandalistico britannico.
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Ricordo ad esempio la mina lanciata sotto Natale dal Ta Nea, mi sembra, su accordi segreti per un imminente default. Li ho capito che si giocava sporco e che per nessuna ragione al mondo ci si deve rimanere incastrati in fideistiche speranze. Prima regola, tagliare le perdite, a costo di amputarsi un arto, perchè questi sono davvero capaci di tutto. Ne più ne meno che nelle azioni. Non sono meno speculativi i bond greci. Anzi a ben vedere lo sono di più. Con un arco temporale di 5-10 anni può dormire cento volte sonni più tranquilli chi avesse un ptf di azioni bancarie Italiane a questi prezzi, piuttosto che noi con i Greek bonds.
Fortuna che una volta che ho imparato a "conoscere i miei polli", gli attori della partita, la Troika con i tedeschi in primis e i politici greci col loro disperato tentativo di salvare aziende di stato per interessi clientelari, ho decisamente riparametrato il mio personale fair value di entrata e ho aspettato per vederci chiaro: fortuna che ho assistito da fuori, da spettatore, alla bufera di aprile-maggio dove a forza di parlare di dracme a tutto spiano sono riusciti a portare i ggb a prezzi che cominciavo a giudicare interessanti. Da qui i miei primi tentativi di (ri)entrata a fine maggio in area
55, quando sembrava si fossero decisi ad un accordo che potremmo definire "extragiudiziale" e informale con le banche...e anche questa volta il colpo di scena...Shauble cambia nuovamente le carte in tavola con le sue proposte e mi brucia l'entrata, appena comprato e già sto in perdita: e giù a mediare vendendo e comprando...altro colpo di scena: reimpasto di governo, proteste in piazza, voto per l'austerity...aspetto tutte queste conferme e a quel punto vado giù pesante....ottenendo sempre alla fine p.m.c di 55 e rotti, tanto, mi dico tra me e me, con le banche ormai è cosa fatta, l'accordo francese sembra abbia accontentato tutti...ma che...
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anche li mi fottono l'entrata, improvvisamente si parla di SD, di partecipazione dei privati e io leggo loss a 5 cifre.
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Questa cronistoria ci accomuna in tanti, chi cassettista della prima ora incastrato, chi "speculatore" avvicinatosi alla preda troppo presto, ognuno con la propria operatività, chi tenendo e pregando, chi con fede incrollabile nel buon esito della vicenda, chi tagliando perdite e rientrando più in basso, chi switchando senza sosta e tradando.
E lo sanno bene pastelletto e russiabond, ultimi arrivati su questi lidi dell'Egeo: pastelletto neanche ha fatto in tempo ad entrare sulla agosto 2012 che si è trovato in loss, russia voleva calciare un rigore a porta vuota eppure a posteriori si è reso conto che alla fine si è preso un rischio che gli avrebbero dovuto pagare di più in proporzione.
Quindi questo "riassunto delle puntate precedenti" non serve tanto a noi, quanto a chi si sta avvicinando ora per la prima volta attratto dal canto delle sirene che dicono "la Grecia è salva" con suadente litania...
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Salvataggio Grecia 2.0