Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (18 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Grecia, min. Fin. tedesco: "non necessaria" decisione su aiuto
domenica 14 marzo 2010 15:59

BERLINO, 14 marzo (Reuters) - Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto che non c'è motivo perché in un incontro in programma domani i ministri finanziari della Zona euro debbano prendere decisioni sugli aiuti alla Grecia.

"Ci sono sempre rumour, specialmente in vista di simili incontri", ha detto in un'intervista pubblicata oggi dal servizio online del giornale tedesco Bild. "Ma non ci sono nuovi fattori. Perciò, non c'è ragione di prendere decisioni su aiuti finanziari domani".

Schaeuble ha fatto eco ai commenti di ieri del ministro dell'Economia francese Christine Lagarde, secondo la quale una decisione sugli aiuti è prematura.

I ministri delle Finanze dei 16 Paesi dell'Eurogruppo si incontreranno domani a Bruxelles per discutere della crisi greca e dei progressi del Paese con il programma di austerità necessario per recuperare la fiducia dei mercati finanziari.

Una fonte dell'Ue ha detto a Reuters che i ministri finanziari della Zona euro domani dovrebbero accordarsi sul meccanismo per fornire alla Grecia aiuto finanziario, senza però stabilire cifre finché Atene non dovesse chiedere sostegno.
 

tommy271

Forumer storico
Ciao Pyrinos, credo che Papandreou semplicemente non abbia molta scelta, come non ne hanno avuta i politici italiani nelle situzioni in cui sono dovuti intervenire ad (almeno parziale) risanamento dei conti pubblici... secondo me uscire dall'euro sarebbe molto più doloroso che restarci per la Grecia, e si dovrebbe passare per un default...

Però, chiedo conferma, sei sicuro che con l'euro indebitarsi in Grecia (per i privati cittadini) costi di più di quanto costasse ai tempi della dracma ? Perché di solito indebitarsi in valute deboli, ad elevata inflazione, costa di più che non farlo in valute forti, e per la lira italiana negli ultimi decenni prima dell'euro è stato lo stesso.

Sulle questioni con la Turchia, credo che la vicenda delle 12 miglia dalle spiaggie ponga il grosso problema delle isole greche a poca distanza dalle coste turche, però credo anche che si potrebbe risolvere pacificamente, da buoni vicini. E' vero che pesano le vicende del passato (i miei amici greci hanno una memoria storica molto lunga per i torti subiti in occasione delle occupazioni di altri paesi), ma i tempi sono cambiati... ;)

Generalmente (poi la chiudo qui perchè non è la sede adatta) i politici Italiani quando hanno preso provvedimenti impopolari lo hanno fatto generalmente con governi "tecnici", "istituzionali", di "solidarietà", senza esporre il proprio partito in prima persona a ripercussioni elettorali negative.
Papandreou e il Pasok si sono esposti, forse potevano ancora andare avanti qualche annetto truffando sui conti.
Sicuramente la misura era colma e gli spazi di manovra risicati, forse la svolta era obbligata ma gli uomini di coraggio trovano il mio gradimento.
Un appunto andrebbe fatto anche agli organi di sorveglianza: tra UE e BCE nessuno ha mai dubitato di nulla?

Per la questione delle miglia marine sono d'accordo, una applicazione letterale non tiene conto del fatto che certe isole greche sono molto vicine alle coste anatoliche.
Con un pò di buona volontà si risolve tutto. A partire innanzitutto dalla questione cipriota.
Solitamente le crisi economiche sono un grosso fattore di cambiamento e innovazione.
Speriamo lo siano anche sulla questione greco-turca.
 

Capirex85

Value investor
Generalmente (poi la chiudo qui perchè non è la sede adatta) i politici Italiani quando hanno preso provvedimenti impopolari lo hanno fatto generalmente con governi "tecnici", "istituzionali", di "solidarietà", senza esporre il proprio partito in prima persona a ripercussioni elettorali negative.
Papandreou e il Pasok si sono esposti, forse potevano ancora andare avanti qualche annetto truffando sui conti.
Sicuramente la misura era colma e gli spazi di manovra risicati, forse la svolta era obbligata ma gli uomini di coraggio trovano il mio gradimento.

Un appunto andrebbe fatto anche agli organi di sorveglianza: tra UE e BCE nessuno ha mai dubitato di nulla?

Per la questione delle miglia marine sono d'accordo, una applicazione letterale non tiene conto del fatto che certe isole greche sono molto vicine alle coste anatoliche.
Con un pò di buona volontà si risolve tutto. A partire innanzitutto dalla questione cipriota.
Solitamente le crisi economiche sono un grosso fattore di cambiamento e innovazione.
Speriamo lo siano anche sulla questione greco-turca.

Sono d'accordo... si stanno prendendo le loro responsabilità. I cittadini greci dovrebbero essere felici di essere in mano a gente seria... e invece alcuni protestano senza capire la serietà della situazione:rolleyes:
 

Pyrinos

Nuovo forumer
Però, chiedo conferma, sei sicuro che con l'euro indebitarsi in Grecia (per i privati cittadini) costi di più di quanto costasse ai tempi della dracma ? Perché di solito indebitarsi in valute deboli, ad elevata inflazione, costa di più che non farlo in valute forti, e per la lira italiana negli ultimi decenni prima dell'euro è stato lo stesso.

È vero l' indebitarsi in € costa meno in termini percentuali rispetto alla dracma.
Pero nel post precedente scrivevi:


La Grecia ha avuto anni di crescita del PIL al 5% ed oltre in virtù di tale meccanismo che consentiva di indebitarsi a costi inferiori al tasso di inflazione nazionale.

Non conosco cittadini che si indebitavano di in un tasso inferiore a quello
del inflazione che anunciava l' «istat» greco. Per le aziende non lo so.

Sulle questioni con la Turchia, credo che la vicenda delle 12 miglia dalle spiaggie ponga il grosso problema delle isole greche a poca distanza dalle coste turche,...

Non è questo.Se fosse cosi si prenderebbe la linea mediana e sarebbe finita.
È molto piu complicato e non so se si può trovare soluzione.La Turchia non
ha firmato anche il tratato di " Exclusive Economic Zone " che hanno firmato
tutti i paesi.Una ricerca con google si può cappire come si pone la questione
Esistono voci che dicono che l' Egeo è pieno di petrolio. Ma chi lo sa...
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
GRECIA - REUTERS

Si apre nel pomeriggio la riunione mensile dei ministri finanziari della zona euro che dovrebbero vagliare diverse ipotesi di sostegno alla Grecia con l'obiettivo di rispondere alle esigenze fattuali oltre che politiche di Atene. Il segretario generale Ocse Angel Gurria è intanto in visita nella capitale ellenica.
In riferimento all'incontro odierno dell'Eurogruppo, cui per l'Italia partecipa Tremonti, il presidente Jean-Claude Juncker ha anticipato venerdì che l'idea di un Fondo monetario europeo - cui Roma sarebbe secondo fonti vicine ai lavori aperta - richiede diversi mesi di lavoro e non figura in agenda per questa sera.
In un'intervista rilasciata ieri a un'emittente televisiva locale il banchiere centrale autriaco Ewald Nowotny ha detto che prima di ottenere aiuto esterno Atene deve varare un aggiustamento dei conti pubblici
 

tommy271

Forumer storico
GRECIA/CRISI: ATENE PUNTA SUL TURISMO MA IL SETTORE E' IN DIFFICOLTA'

A Fiera Berlino Grecia cerca evitare crollo prenotazioni tedesche

Berlino, 15 mar. (Apcom) - "Venite in Grecia, vi aspettiamo": l'invito è del viceministro del turismo ellenico, Angela Gerekou, presente questa settimana allo stand greco della Fiera del Turismo di Berlino, la più importante del mondo.
Un invito che giunge in un momento drammatico per il Paese, vittima di una gravissima crisi finanziaria: gli schermi collocati nello stand diffondono tuttavia immagini di mari cristallini, spiagge idilliche e antichi monumenti baciati dal sole, in netto contrasto con le manifestazioni e gli scioperi organizzati nelle ultime settimane per protestare contro le misure di austerity decise dal governo di Atene.
Ma Gerekou è convinta che il settore del turismo - che rappresenta il 20% del Pil - aiuterà il Paese a uscire dalla crisi: "Sì, esiste un problema, ma dappertutto, non solo in Grecia. La Grecia turistica è ancora lì, malgrado la crisi. Le nostre 6mila isole sono ancora lì, i nostri 15mila chilometri di coste, la nostra magnifica campagna. Sconfiggeremo la crisi".

Tuttavia, la tempesta economica che ha colpito la penisola mediterranea si riflette anche sul budget del Ministero del Turismo, ridotto ad utilizzare il materiale pubblicitario dell'anno scorso e il cui ottimismo non appare condiviso da tutti, dopo un 2009 già negativo: l'Associazione delle Aziende turistiche greche (Sete) stima la diminuzione dei ricavi rispetto all'anno precedente al 10% e quella delle presenze al 7%, e teme che il 2010 non si dimostri molto migliore.
Anche l'Associazione che raggruppa le agenzie di viaggio consiglia prudenza, visto che molti turisti attendono di conoscere quali siano le misure di austerità decise dall'esecutivo prima di prenotare i biglietti: "Quel che temiamo è che abbiano paura di vedersi le vacanze annullate da fattori imprevedibili quali gli scioperi", spiega il presidente dell'Associazione, Argyro Phili.
In particolare, le recenti polemiche fra Germania e Grecia potrebbero raffreddare gli entusiasmi dei circa 2,3 milioni di tedeschi che ogni anno visitano la Grecia; Berlino si rifiuta infatti di assistere finaziariamente Atene e il quotidiano Bild ha proposto di subordinare gli eventuali aiuti alla vendita di alcune delle isole greche da parte del governo ellenico.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia: centrodestra, Papandreou gonfiò il deficit

ATENE - Il principale partito greco di opposizione, Nuova Democrazia (ND, centrodestra) ha accusato il premier Giorgio Papandreou di avere scientemente gonfiato il deficit e di essere poi stato incapace di affrontarne le conseguenze, provocando la grave crisi in cui versa il paese.Il leader di ND, Antonis Samaras, parlando ad una conferenza di partito, ha affermato che l'ex governo del suo predecessore Costas Karamanlis "non produsse un deficit del 12,7%" del Pil."I dati della Contabilità dello stato dimostrano che 2/3 dei cali delle entrate per il 2009 sono avvenuti nell'ultimo trimestre, quando già era al potere il Pasok".
Samaras, che venerdì ha discusso telefonicamente la situazione economica con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha sostenuto che l'esecutivo socialista "gonfiò a volontà il deficit" per poter accusare ND e poi dimostrare di averlo posto sotto controllo. A tal fine "cancellò misure che avrebbero generato entrate, calcolò spese non in bilancio, trasferì entrate al nuovo anno fiscale".
Questa strategia, secondo la tesi di ND, si sarebbe trasformata in un boomerang provocando la reazione dei mercati cui Papandreou non sarebbe stato capace di reagire con la necessaria tempestività ed efficacia, provocando la crisi finanziaria attuale e l'adozione del piano di austerità che sta provocando aspre reazioni sociali.
Il governo Karamanlis modificò nel 2009 le previsioni del deficit dal 3,7% al 6% del Pil in pochi mesi, avvertendo durante la campagna elettorale per il voto di ottobre che senza opportuni provvedimenti il deficit avrebbe potuto toccare l'8%. Una volta al potere Papandreou annunciò che il disavanzo era già molto più alto, e cioè al 12,7% del Pil. Ciò determinò forti turbolenze sui mercati ponendo in dubbio la credibilità della Grecia, che ha un debito pubblico pari a circa il 120% del Pil, e creando timori di un default.
Papandreou ha più volte accusato il precedente governo di essere responsabile della crisi per aver "manipolato" i dati del deficit ed ha chiesto una Commissione d'inchiesta parlamentare. Secondo i sondaggi la stragrande maggioranza dei Greci condivide l'analisi del premier e considera Karamanlis e il suo esecutivo i principali colpevoli della crisi.


***
Da "Ticino On Line" le accuse dell'opposizione a Papandreou.
 

tommy271

Forumer storico
Ue/ Francia, ministro Lagarde attacca politica economica Germania A FT: eccedenza commerciale tedesca può far male a zona euro
  • 15/03/2010

Londra, 15 mar. (Apcom) - Critiche alla politica economica tedesca e in particolare alle esportazioni eccessive di Berlino, da parte del ministro francese delle Finanze, Christine Lagarde: in una intervista pubblicata oggi in prima pagina dal Financial Times, Lagarde valuta che l'eccedenza commerciale tedesca potrebbe essere insopportabile per i suoi vicini della zona euro.
"I paesi che sono in eccedenza potrebbero fare qualcosa? Ognuno deve fare la sua parte" dice Lagarde. "E' chiaro che la Germania ha compiuto un ottimo lavoro negli ultimi dieci anni, migliorando la concorrenzialità, esercitando una forte pressione sul costo della manodopera".
Ma, aggiunge, "non sono sicura che sia un modello sostenibile a lungo termine e per l'insieme del gruppo (della zona euro, ndr): è chiaro che serve più convergenza".

Lagarde inoltre boccia in sostanza l'idea di un Fondo Monetario Europeo, sostenuta dal ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, affermando che non è una priorità per la zona euro.

Si tratta di un'ipotesi che sta prendendo sempre più piede sulla scia della crisi economica della Grecia.

Secondo il ministro francese però, la zona euro dovrebbe prima di tutto accertarsi che Atene rispetti le misure di austerity che ha promesso, e poi che dimostri "un po' di creatività e di innovazione", usando le regole europee già in vigore per rafforzare la disciplina di bilancio.

I ministri delle Finanze dell'Ue si riuniscono oggi per discutere dell'aiuto da fornire alla Grecia e al suo debito da 300 miliardi di euro.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto