tommy271
Forumer storico
Guarda il discorso qui è che ci sono tonnellate di carta greca che da un certo momento storico in poi hanno cominciato a scottare.
Francia e Germania hanno cominciato a liberarsene, ma non le hanno vendute ad un paese del terzo mondo (dove anche la m3rda ha un valore).
Ora chiunque abbia in mano questa carta sta cercando, visto che tanto non gliela ripagheranno mai a 100, di limitare i danni e costui se ne frega altamente delle perdite dei piccoli, perchè il suo mestiere è ragionare sui grandi numeri (ed è anche giusto).
Quindi lo strumento per limitare i danni potrebbe staccare la testa a qualche piccolo investitore, ma sarebbero considerate le classiche casualties of war.
Questo accadrebbe se si arrivasse ad un punto tale che tutti i creditori fossero costretti a dire: "va beh, abbiamo scherzato, dateci quello che volete e chiudiamola qui".
Una classica procedura fallimentare.
Francia e Germania hanno finanziato un socio infido e la seconda adesso chiede rigore. Ma fatemi il piacere.
Con la stessa semplicità con cui hanno comprato la Grecia negli anni d'oro potrebbero svenderla.
Vediamo quanto costa la faccia della Germania e dell'€ in generale, quanto sono disposti a pagare per non perderla.
Perchè ormai si tratta di questo, i soldi già non ci sono più e la Grecia è già fallita.
Potrebbe anche essere che di perderla non gliene freghi un ciufolo.
Credo che l'interesse a non far fallire la Grecia sia reciproco: sia da parte di Atene, sia da parte di Parigi e Berlino.
Su questo equilibrio si regge la tenuta dell'intera eurozona, sulla necessità di dover ricapitalizzare poi le proprie banche (evitabile con lo swap) ed in ultima analisi di non dover metter mano al portafoglio per coprire i buchi della BCE.
Oltre a non innestare eventi che potrebbero compromettere tutte le economie dell'Eurozona ...