Il punto sottolineato tuttavia mi convince poco.
Ok, con i nuovi bond si è tutelati da una giurisdizione terza che non è quella greca. E una volta che hai una sentenza cosa ci fai contro uno stato sovrano? Non si possono neanche pignorare i beni diplomatici in giro per il mondo.... non puoi proprio fare nulla.
Se ci fosse stata una situazione come quella del Venezuela fino a pochi giorni fa, in cui riserve auree fossero custodite in caveau di banche Londinesi allora era diverso, perchè in seguito a una sentenza Inglese quell'oro poteva finire sotto sequestro giudiziario. Allora si che di fatto avevi un collaterale al prestito. Ma altrimenti a prescindere dalla giurisdizione competente, puoi solo adottare rappresaglie politiche tipo sanzioni. Ma di soldi non ne cavi.
Al limite in questo caso specifico, quando sarà completata l'operazione PSI, ci potrà essere la tutela dello Zero Coupon EFSF e forse, ma non ho ben capito, potrebbe esserci qualche collateralizzazione con il fondo che dovrebbe raccogliere gli asset Greci privatizzabili. Queste potrebbero essere le uniche garanzie, che se per una banca con bilanci virtuali con valori riportati nominalmente, a scadenza trentennale, può anche andar bene, per un singolo privato può essere decisamente un magro affare.
Suggerirei di chiarire i punti, da me postati ieri, presi dalle faq di questa procedura PSI, in cui si parla della "tradabilità" degli strumenti dati in scambio.
Perchè mentre prima era chiaro che una sola opzione, la 3 mi sembra, contemplava una modalità su due con strumenti non tradabili, ora si dice che anche le altre opzioni contemplano una doppia tranche, una immediatamente tradabile e una "congelata" per molti molti anni a venire.
Va bene che si potrebbe usare come collaterale per prestiti, ma diventa tutto piuttosto farraginoso.
Comunque, le ragioni di non convenienza reciproca delle parti per cui ora non si va in default sono molteplici. Quindi a meno di incontrollate escalation politiche di dissenso, ora non ci si andrà.
Resta da capire se la Grecia possa arrivare anche con tutta la buona volontà, con questa cura da cavallo, a invertire la rotta dei suoi conti pubblici.
Resta da capire come si svilupperà il seguito della vicenda.
Ammettiamo che lo swap vada in porto. Poi la Troika a dicembre verificherà che la recessione morde ancora ferocemente in Grecia. A quel punto cosa succede: prevarrà il senso di responsabilità politica di non dare al mondo la brutta immagine che per due spicci l'UE manda in default formale un suo stato membro? (ma fino ad ora non c'è stato molto pudore in questo senso, e abbiamo dato una immagine ridicola agli occhi del resto del mondo).
O al grido di raus terroni! si farà saltare il banco e si puniranno i greci lasciandoli in ginocchio senza più poter pagare stipendi e pensioni (già abbondantemente sforbiciati), perchè certo a dicembre non saranno in pareggio di bilancio. A quel punto è default ma le banche europee avranno sempre il loro bello ZC da mettere a bilancio a 100 e da portare a collaterale alla bce per ottenere liquidità. E intanto gli ADC continueranno negli anni a venire.
Sempre più mi convinco che l'UE è solo un'astrazione costruita intorno ai soldi, fatta al servizio dei grandi capitali, ma dietro non c'è alcun progetto "politico".