Roma, 12 set. (TMNews) - Sprofondano sempre più giù i titoli di Stato della Grecia, mentre tornano a rafforzarsi i timori di una insolvenza sui pagamenti del paese. Parallelamente si involano i loro rendimenti, facendo segnare nuovi massimi storici al differenziale (spread) rispetto alle emissioni della Germania. Sulla cruciale scadenza decennale lo spread tra bond greci e Bund tedeschi ormai sfiora l'astronomica cifra di 2.000 punti base, o 20 punti percentuali. Il tutto mentre a rafforzare i timori di un default del paese sono nuovamente dichiarazioni che giungono dalla Germania. In particolare dal ministro dell'Economia Pillip Roesler, che in una intervista a Die Welt ha apertamente ipotizzato "l'opzione" di una bancarotta "ordinata" della Grecia. Successivamente ha cercato di correggere il tiro affermando che la Germania "vuole che la Grecia resti nell'euro zona", ma puntualizzando che secondo Berlino gli sforzi di riforma finora compiuti da Atene sull'economia hanno mancato di energia. Sulle emissioni obbligazionarie pubbliche i rendimenti sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo - se questo cala i tassi retributivi ne risultano aumentati - e oggi i bond greci decennali sono arrivati a rendere il 21,08 per cento, a fronte del risicatissimo 1,73 per cento dei Bund tedeschi, che nelle fasi di tensioni sono premiati da acquisti. Livelli di ancor più astronomici si registrano sui bond a due anni, dato che i timori di insolvenza sono sul breve termine: secondo Bloomberg su questa scadenza i rendimenti hanno segnato un nuovo massimo storico al 63,17 per cento.