Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (22 lettori)

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tommy271

Forumer storico
GRECIA: VICINA A RICHIEDERE PRESTITO. MA IN EUROPA CRESCE DISAPPUNTO

(ASCA) - Atene, 16 apr - La Grecia piu' vicina a richiedere l'attivazione del prestito da parte dell'Eurozona e del Fondo Monetario Internazionale. ''Stiamo facendo i passi preliminari'' per attivare il pacchetto di aiuti, ha detto il premier ellenico George Papandreou, precisando che la richiesta del prestito verra' fatta solo ''se sara' nell'interesse del nostro paese''. Cosi' riporta l'agenzia France-Presse e l'ultima frase del premier greco lascia trasparire l'intenzione di ridiscutere i termini della questione. L'obiettivo e' ottenere un piano su base pluriennale in modo da spalmare su piu' anni i tagli alla spesa pubblica per riportare il deficit entro limiti accettabili. Nel 2009 il rapporto deficit/pil e' stato pari al 12,7%, Atene si e' impegnata a ridurlo all'8,7% a fine 2010. Tagliare 4 punti di deficit con il Pil destinato a una nuova contrazione (-2% prevista nel 2010) significa che il governo ellenico per far scendere il rapporto deficit/pil deve lavorare solo al numeratore, in quanto il denominatore invece di crescere e' destinato a diminuire.

Cosi' lunedi' 19, ad Atene, nuovo round di trattative con Fmi e Commissione Ue. Colloqui che, considerando le nuove richieste delle Grecia, rimettono in discussione l'accordo raggiunto lo scorso fine settimana: 30 miliardi di prestito dall'Eurozona al 5% e 10-15 miliardi dal Fondo a tassi di interesse piu' bassi. Soldi pero' che coprono solo il fabbisogno del 2010, mentre Atene, da ieri, chiede di lavorare su una prospettiva pluriennale.

Certamente sara' un incontro ''caldo''. Infatti, secondo diverse fonti, la nuova richiesta di Atene e' stata pubblicata sul web dal ministero delle finanze prima ancora che gli interessati (Bce,Ue, Fmi) lo sapessero. C'e dunque disappunto tra le istituzioni europee per la forzatura delle Grecia che, grazie allo spettro del contagio della crisi del altri paesi dell'Eurozona (Portogallo e Spagna in primis), sta cercando di dettare l'agenda della crisi.
 

Imark

Forumer storico
Mi potresti fare un piccolo sunto in Italiano per un povero ignorante come me?
grazie:)

Dice che il mercato teme per la sostenibilità del debito greco nel medio periodo (ossia della capacità della Grecia di stabilizzarlo su certi livelli, semmai riducendolo gradualmente generando un avanzo primario), non solo per i problemi di liquidità nel breve termine (per quelli, ci sono i soldi già preparati da UE/BCE/FMI).

E aggiunge che le possibilità per il breve periodo sono: 1) che la Grecia sia in grado di fare da sé nel risanare i conti, dovendo però passare da un deficit primario di -8% sul PIL ad un avanzo primario di +3% in tre anni, ossia una correzione di 11 punti pct (solo la Finlandia è riuscita in 3 anni, stando nell'euro, a realizzare una correzione di 8,5 punti pct, ma nel 1995-98, ossia in un periodo di relativa crescita economica complessiva, quindi 3 anni sono pochi), 2) che la Grecia ce la faccia a sostenere il debito nel medio periodo solo se gli altri stati "gli abbuonano" gli aiuti che gli stanno per dare (e quindi il conto dei greci lo paghiamo in parte tutti noi altri, soluzione politicamente difficile da fare digerire alle opinioni pubbliche di Eurolandia); 3) che la Grecia ristrutturi il proprio debito, magari anche senza un default vero e proprio, ma cmq togliendo qualcosa agli obbligazionisti, ma questo sarebbe ancora più difficile perché, il broker non lo dice ma lo lascia capire, dopo la Grecia toccherebbe agli altri paesi che in Eurolandia hanno un debito consistente, un defici/PIL consistente ed il problema della sostenibilità...

Insomma, quello che si scriveva noi qui ieri... d'altronde non c'è bisogno del master alla London School of Economics per formulare queste ipotesi, basta il diploma di ragioniere... ;)

Passaggio chiave è questo sotto...

In terms of the medium term outlook, there are only three options: the Greeks achieve debt sustainability via fiscal consolidation (with or without short-term liquidity loans); the Greeks achieve debt sustainability but only by writing off the bilateral loans from the rest of the region (which would effectively be a permanent fiscal transfer); or the Greeks restructure their publicly-held debt to reduce its net present value. The first option is very painful for Greece; the second option would be politically very difficult for the region; and the third option would be economically and financially painful, and politically very embarrassing, not only for the Greeks but for the region as a whole.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia, resta alto lo spread titoli decennali con Bund


(Teleborsa) - Roma, 16 apr - Resta ampio il differenziale del rendimento dei titoli decennali della Grecia e del Bund tedesco, che sosta a 415 punti, prossimo al picco di 426 registrato la vigilia e ben al di sopra degli spread segnati all'inizio della settimana dopo l'accordo UE sugli aiuti al Paese ellenico.
Intanto, la Grecia si porta al quarto posto nella classifica dei Paesi a rischio default, stando alle indicazioni di CMA Datavision. Il premio dei titoli greci è infatti salito a 422,35 punti, pari ad una probabilità del 29,87% di default, superando anche l'Ucraina che ieri si trovava al quarto posto. Prima della Grecia si collocano solo il Pakistan (36,14%), l'Argentina (42,80%) ed il Venezuela (43,89%), queste ultime due con spread che superano ampiamente gli 800 punti.
 

tommy271

Forumer storico
Eurogruppo: per ora nessun segno che Grecia chiederà aiuto

Salgato: oggi Eurogruppo lavora sui deficit eccessivi

APCOM


Per ora non ci sono indicazioni che la Grecia chiederà effettivamente l'attivazione del meccanismo di aiuti Ue-Fmi. Lo ha affermato il presidente dell'Europgruppo, Jean-Clude Juncker arrivando oggi a Madrid al vertice di ministri finanziari e governatori delle Banche centrali dell'Unione monetaria. Per parte sua Elena Salgado, ministro dell'Economia della Spagna, paese che ha la presidenza di turno dell'Ue ha spiegato che i lavori di oggi si dovrebbero focalizzare sulle situazioni di deficit eccessivo dei vari paesi e su un maggiore coordinamento delle loro politiche economiche. Dal pomeriggio il vertice proseguirà allargato a tutta l'Ue a 27, con l'Ecofin. Lo scomodissimo debito della Grecia resta inevitabilmente un tema centrale dei lavori dei responsabili delle politiche economiche e monetarie dell'area euro, dopo che ieri Atene ha assunto iniziative che potrebbero rappresentare un primo passo verso la richiesta di attivazione del meccanismo di aiuti Ue-Fmi. Ha chiesto formalmente dettagli sulla portata dei fondi che riceverebbe, e oggi il premier George Papandreou ha precisato che queste iniziative rappresentano "azioni preparatorie" in vista dll'eventualità di procedere all'attivazione del meccanismo. Da settimane questo tema magnetizza l'attenzione, eppure non mancherebbero altre questioni sui cui impegnare le discussioni. Ad esempio la disoccupazione, che nell'area euro ha raggiunto il massimo storico del 10 per cento, spaventa le famiglie e potrebbe aumentare ancora nei mesi a venire. Altrettanto urgente procedere a risanare le finanze pubbliche dei paesi, deteriorate a seguito della crisi economica. Oggi a metà giornata il presidente dell'Eurogruppo, Juncker terrà una conferenza stampa. In seguito i lavori proseguiranno allargati a tutta l'Ue a 27, e da domani pomeriggio assieme alle delegazioni delle economie avanzate dell'Asia, con il vertice Asem.
 

Imark

Forumer storico
Non e' credibile.......
o le prestano denaro a tassi concordati come un rifinanziamento dei piu' classici al fine di pagare le scadenze....
oppure devono dichiarare bancarotta.....
come si fa' a pensare di concedere denaro per un periodo pluriennale....io non capisco...
cos'e' si riuniscono una volta l'anno e chiedono al premier greco come stanno di salute?????considerando poi che i governi cambiano e cosi' anche i " punti di vista"...
questi se la tirano...i tedeschi per primi....

Concedere denaro per un periodo pluriennale potrebbe significare mettere in sicurezza la Grecia per poi agire sul debito pubblico in tutta tranquillità.
Questo però, come diceva ieri Mark, potrebbe scatenare una reazione violentissima su tutti i periferici ... nonchè sull'euro.

Infatti, o si accordano per un sostegno ad Atene che duri almeno due anni (e c'è da capire chi mette gli altri soldi se ipotizzi un 30+15 che basterebbe solo per quest'anno, perché se fosse solo l'FMI, l'attacco ai periferici ed all'Euro potrebbe arrivare lo stesso), oppure default, ed allora l'attacco agli altri periferici ed all'Euro arriverà di sicuro, e probabilmente sarà di portata ancora maggiore, secondo me... a quel punto, vinta una partita, si prova a giocarne altre analoghe... tipo il Portogallo, che si presterebbere sotto più aspetti....
 

Topgun1976

Guest
Grecia pronta a chiedere aiuto

Atene, ormai all'angolo del ring dei debiti sovrani, ha chiesto «consultazioni» con la Ue e l'Fmi sul piano di aiuti da 45 miliardi di euro, una decisione che rappresenta un passo verso il primo salvataggio della storia di un paese dell'eurozona.
Una mossa resasi inevitabile dopo che il governo Papandreou si è reso conto che stavano aumentando i rischi di non riuscire a far fronte alle forche caudine costituite da un lato dalle maggiori spese per interessi e dall'altro alla riduzione delle entrate fiscali per il calo del Pil previsto quest'anno tra il 2-3 per cento.
Ieri il ministro delle Finanze greco George Papacostantinou, dopo aver visto i rendimenti del bond decennali tornare a quota 7,38% mentre lo spread sui bund balzava a 427 punti e i cds a 437mila dollari per assicurare 10 milioni di dollari di titoli di stato ellenici annullando così gli effetti del piano Ue annunciato domenica, in una lettera inviata sia a Bruxelles sia a Washington ha chiesto di «discutere il meccanismo di aiuti» con la Ue e l'Fmi nel caso Atene chiedesse l'intervento finanziario. Non è la resa finale ma poco ci manca.
Un passo verso la richiesta ufficiale di aiuto mentre Atene annunciava che riduceva da 10 a 4 miliardi di dollari l'importo massimo di titoli di stato che intende emettere sul mercato Usa in un road show sotto la regìa della banca americana Morgan Stanley la settimana prossima. Scelta logica in quanto l'emissione negli Usa, immaginata per ridurre il costo degli interessi rischia invece di rilevarsi molto più onerosa del previsto. Pronta la risposta alla missiva greca di Fmi e Ue, che lunedì invieranno due missioni ad Atene in perfetta sintonia e coordinamento. Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha risposto immediatamente e positivamente alla lettera che gli è stata inviata dal ministro Papaconstantinou.
Anche l'Fmi invierà una delegazione dei suoi esperti ad Atene il 19 aprile per alcuni colloqui con le autorità greche, ha fatto sapere il direttore generale dell'Fmi, il francese Dominique-Strauss Kahn, spiegando che i colloqui verteranno «sulle politiche che potrebbero fornire la base per un'assistenza finanziaria da parte del Fondo, nell'ambito di un programma declinato negli anni, nel caso le autorità decidano di chiedere una simile assistenza».
Il Fondo, attraverso il capo delle relazioni esterne, Caroline Atkinson, ha dato qualche dettaglio in più sui meccanismi in corso di perfezionamento. Sottolineando come «il programma di sostegno alla Grecia che sarà successivamente presentato al Board dell'Fmi dove gli europei sono in maggioranza dovrà essere coerente con le misure prese dai leader dell'area euro e della Banca Centrale europea», Atkinson ha precisato: «Si dovrà trattare di un programma appropriato, realista e chiaramente finanziato». Quanto alle modalità per il raggiungimento dei finanziamenti dell'Fmi alla Grecia, Atkinson ha spiegato che «gli esperti che saranno ad Atene da lunedì discuteranno le politiche necessarie per fornire la base per questo sostegno, quando un accordo verrà raggiunto ci sarà una lettera di intento bilaterale e poi il Board prenderà la sua decisione».
Quanto ai tassi del prestito ad Atene, Atkinson ha precisato che gli interessi potranno variare dal 1,26% nel caso in cui i fondi devoluti rappresentino sino al 300% della quota della Grecia all'interno dell'Fmi al 3,26%: tasso che si applica generalmente quando i finanziamenti superano il 300% della quota del Paese interessato. Molto più interessanti in ogni caso del 5% strappato ai tedeschi per i tassi della quota Ue.
«Speriamo di raggiungere un buon accordo, dobbiamo anche valutare se i fondi stanziati siano sufficienti», ha aggiunto la Atkinson facendo così balenare l'ipotesi che i fondi complessivi potrebbero aumentare e che ora si discute non più su un orizzonte annuale ma pluriennale. «È interesse della Grecia – ha commentato Gikas Hardouvellis, docente universitario di economia ad Atene – che tutti i meccanismi siano chiaramente predisposti così che l'aiuto possa essere efficace nel caso se ne facesse richiesta».
[email protected]

LA SCHEDA


La lettera
Il governo greco ha inviato ieri una lettera a Commissione europea, Bce e Fmi per colloqui su «un programma pluriennale di politiche economiche».
Il programma, prosegue la lettera, «potrebbe essere sostenuto da un aiuto finanziario da parte dei paesi della zona euro e del Fondo, se le autorità greche decidessero di chiederlo»
Il balzo dei tassi
Un passo avanti decisivo quello di Atene in vista della concessione dei 45 miliardi
di euro da parte di Ue e Fmi.
Il governo greco ha detto nei giorni scorsi che la decisione sugli aiuti dipenderà dall'andamento dei tassi sui titoli di stato. E ieri i rendimenti hanno compiuto un altro balzo, salendo fino
al 7,38 per cento
Venerdí 16 Aprile 2010
 

Imark

Forumer storico
Cercheranno di spostare la richiesta di aiuto il più avanti possibile nel tempo, avendo già detto che possono stringere i denti fino ai primi di maggio... nel frattempo lavoreranno al come procedere (se default/ristrutturazione delle scadenze; aiuto su almeno due anni di lunghezza e nel caso con quale piano di sostenibilità del debito nel medio periodo da conseguire; varie ed eventuali ...).

La soluzione non credo verrà partorita prima di fine mese, quale che sia...
 

belindo

Guest
Cercheranno di spostare la richiesta di aiuto il più avanti possibile nel tempo, avendo già detto che possono stringere i denti fino ai primi di maggio... nel frattempo lavoreranno al come procedere (se default/ristrutturazione delle scadenze; aiuto su almeno due anni di lunghezza e nel caso con quale piano di sostenibilità del debito nel medio periodo da conseguire; varie ed eventuali ...).

La soluzione non credo verrà partorita prima di fine mese, quale che sia...

Adesso scrivete di questo possibile defoult con ritrutturazione delle scadenze dei bond............. ma significa che potrebbero essere prolungate le scadenze dei bond esistenti di un 2 anni o cosa altro?
 
Stato
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