Atene lancia l'allarme: servono 9 miliardi entro il 19 maggio
Merkel:serve piano credibile. Tensione si estende al Portogallo
Roma, 27 apr. (Apcom) - Atene lancia l'allarme: servono nove miliardi entro il 19 maggio per rimborsare una tranche del debito particolarmente onerosa. A farlo è stato il ministro delle Finanze greco: la Grecia, ha detto, deve rimborsare il 19 maggio "obbligazioni dell'ordine di nove miliardi di euro", ma le condizioni di prestito sul mercato sono "proibitive". Berlino sembra ammorbidire in parte la sua linea sugli aiuti alla Grecia, che ieri è subito tornata a sentire forti tensioni dei mercati. Una tensione che s'è estesa anche sul Portogallo. I rendimenti sui titoli di Stato portoghesi sono saliti e la borsa di Lisbona ha chiuso gli scambi con un calo del 3,17 per cento. Nel corso della giornata di ieri la cancelliera Angela Merkel ha cercato di ammorbidire la fermezza tedesca ribadendo che la Germania contribuirà all'intervento europeo solo se Atene rispetterà rigorose condizioni, ma si è detta anche "fiduciosa" su questa ipotesi, che dovrà scaturire dalle discussioni che, in tutta fretta, la Grecia sta portando avanti con Ue, Fmi e Bce. Inoltre Merkel ha chiuso senza mezzi termini sull'idea di una fuoriuscita della Grecia dall'euro: "non è una opzione", ha detto. In ballo ci sono 30 miliardi di euro di sostegni dai paesi dell'Unione monetaria, e su cui la Germania sarebbe il primo contributore con circa 8,35 miliardi. In precedenza una linea simile alla Merkel era stata adottata dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble: Atene deve fare la sua parte, impegnandosi seriamente sul risanamento se vuole gli aiuti, ma i tedeschi dovrebbero mostrarsi "più amichevoli", ha detto, verso i loro partner europei. In bilico c'è la stessa tenuta delle divisa che tutti condividono, l'euro. E oggi l'euro tenta una stabilizzazione attorno a 1,33 dollari, dopo l'altalena della scorsa settimana. A tenere vive le tensioni finora era stata anche la perdurante resistenza della Germania agli aiuti, riaccesa dopo che Atene venerdì aveva formalmente chiesto l'attivazione del meccanismo