S&P taglia rating a Grecia e Portogallo
27/04/2010 17.17
La questione greca continua a mettere sotto pressione le borse europee, come afferma uno strategist di una banca italiana contattata da Mf-Dj, aggiungendo che il mercato dal lato dei bond è diventato sottile e si fa fatica a trovare delle controparti. L’effetto della Grecia si abbatte sulle aste italiane dove è risultata deludente la risposta degli investitori all’asta dei Bot a 6 mesi con un bid-to-cover attestato all'1,05; lo spread tra i Btp a 10 anni e i Bund ha raggiunto i 100 pb in mattinata prima di arrestarsi a 99,1 pb; non si saliva oltre il livello dei 100 pb da giugno 2009. I rendimenti dei 9,5 mld di Bot a 6 mesi sono saliti dallo 0,567% di marzo allo 0,814%, mentre per i titoli a 6 mesi spagnoli i rendimenti sono saliti dallo 0,482% allo 0,760% e un bid-to-cover ancora al 2,12, in netto calo rispetto al 3,26 di marzo.
Luca Cazzulani, strategist di
Unicredit, ha dichiarato che, in un contesto come questo, tutti i Paesi con debiti alti sono a rischio affermando inoltre che se l’asta spagnola è stata scricchiolante quella italiana è andata peggio poiché l’ammontare messo in offerta dal Tesoro era molto più alto.
L’Italia, grazie al rigore dimostrato negli ultimi due anni di crisi, non può dirsi completamente al sicuro; anche se difficilmente seguirà la traiettoria greca, non si può comunque escludere un moderato, anche se temporaneo, impatto sui titoli di Stato italiani a causa della maggiore avversione al rischio e dalla selettività che gli investitori stanno evidenziando nei confronti del debito sovrano europeo, come hanno sottolineato Serena Marchesi e Paolo Guida, analisti di Banca Imi. Ancora in forte calo sul’Euromot i rendimenti dei titoli greci a -6,15% per quelli in scadenza nel 2017 e -5,97% con scadenza nel 2012. Male anche i titoli di Ellenica con rendimenti in calo, -4,64% e -4,14% con scadenze rispettivamente nel 2020 e 2019.
(MFonline)