Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (8 lettori)

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Mario Battelli
Titoli greci declassati a livello spazzatura

Standard and Poors annuncia di aver portato il rating della Grecia a livello Junk. Il ministro greco delle finanze: l'aiuto dalla Ue è urgente, il paese non è più in grado di rivolgersi ai mercati per finanziarsi. La data limite è il 19 maggio

Sky TG24 27 aprile, 2010

L'agenzia internazionale Standard And Poor's annuncia di aver declassato il rating sovrano della Grecia, portandolo a livello 'junk' (spazzatura). Il rating è stato tagliato di tre note a 'BB+'. L'outlook
resta negativo, il che significa che il rating potrebbe essere ulteriormente declassato.

Intanto il ministro delle Finanze greco, George Papacostantino lancia il grido d'allarme: la Grecia ha bisogno al più presto degli aiuti dell'Ue e dell'Fmi, non potendo più rivolgersi ai mercati nel mezzo di una situazione in cui l'Europa "non ci aiuta". "La data cruciale è il 19 maggio, quando scadranno i bond del governo greco per nove miliardi di euro", ha avvertito Papaconstantinou, esprimendo l'auspicio che i colloqui avviati mercoledì scorso ad Atene con la Commissione europea, la Bce ed il Fondo monetario internazionale si concludano la prossima settimana.

"Data la nostra incapacità di rivolgersi ai mercati, entro il 19 maggio la procedura dovrà essere completata, concordata e firmata e dovrà iniziare l'erogazione dei fondi" da parte dell'Ue e dell'Fmi, ha detto ancora il responsabile delle Finanze di Atene, denunciando la "mancanza di chiarezza" da parte dei 27. "La situazione politica in Europa non ci sta aiutando, ci sono frequentemente voci diverse", ha denunciato ancora Papaconstantinou, ribadendo ancora che Atene resta "sotto pressione" da parte dei mercati, che "scommettono contro di noi".

Intanto peggiorano i dati dell'economia greca. Lo stesso Paopcostantinou ha rivelato che il deficit ellenico del 2009 (già corretto da Eurostat al 16,6%) potrebbe raggiungere il 14% del Pil. La Borsa di Atene ha chiuso oggi con un drammatico meno sei per cento.

Il ministro spera che i negoziati con la commissione Ue, la Bce e il Fmi sulla definizione di un dettagliato piano triennale di misure anti-deficit saranno conclusi la prossima settimana. Nel frattempo Volker Kauder, capogruppo della CDU/CSU al Bundestag, nel corso di una visita a Bruxelles, preannuncia per il 7 maggio una decisione dei due rami del Parlamento tedesco sull'attivazione dei soccorsi ad Atene. Secondo recenti sondaggi oltre due terzi della popolazione tedesca è nettamente contraria a concedere un aiuto ad Atene e nel Bundestag si sta cercando una convergenza tra tutte le forze politiche per trovare una decisione unitaria. Secondo la SPD una parte consistente degli aiuti deve arrivare dalle banche tedesche. Non mancano, inoltre, polemiche con la Francia, le cui banche detengono gran parte dei titoli di stato greco, tanto che diversi commentatori tedeschi sostengono che l'aiuto finanziario, più che alla Grecia sia destinato alla Francia. "Per salvare la Grecia, la Germania paga un terzo di più di quanto fa la Francia" ha detto Hans-Werner Sinn, presidente dell'influente Istituto per la Ricerca economica con il risultato che "il contribuente tedesco salva le banche francesi".

La concessione degli aiuti è però strettamente legata alle garanzie che la Grecia sarà in grado di dare rispetto alle sue capacità di riformare il proprio sistema. A questo riguardo il premier ellenico George Papandreou ha oggi chiesto tempo e serenità per completare le profonde riforme di cui il suo paese ha bisogno. "Speriamo d'ora in avanti di concentrarci e di rompere con il passato, e l'apporto della Ue e del Fmi ci darà la calma indispensabile per realizzare questi cambiamenti".

Ad Atene prosegue la missione Bce, Ue e Fmi per contrattare il piano di prestiti. Le istituzioni internazionali vorrebbero garanzie maggiori in cambio dei finanziamenti e puntano a un piano fiscale di austerità fino al 2012. Esclusa invece una ristrutturazione del debito. Secondo il direttore generale del dipartimento della Commissione Affari economici e monetari, Marco Buti, Fmi, Bce e Commissione stanno affrontando ad Atene la questione del piano di austerità come condizione per dare il via libera ai prestiti. Il negoziato con la Grecia per un nuovo programma pluriennale di austerità procede bene e verrà concluso ai primi di maggio, ha affermato il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn.

Secondo il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, la lezione che l'Italia deve trarre dalla crisi finanziaria della Grecia è quella di proseguire sulla strada "di rigorosa disciplina del bilancio". "I mercati sono resi per ragioni di instabilità particolarmente diffidenti verso quei titoli pubblici dietro i quali non c'è adeguata disciplina di bilancio - ha detto Sacconi a margine della presentazione del Rapporto dell'Inps - la lezione per noi è di continuare nella linea di rigorosa disciplina di bilancio". E intanto il differenziale di rendimento tra i bond decennali greci e gli analoghi titoli tedeschi, sale a 687 punti base, il massimo da 12 anni.
 

METHOS

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ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO In caso di default greco percentuale di recupero tra il 30 e il 50%

di Giuseppe Chiellino


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27 aprile 2010

È la stima degli analisti di Standard & Poor's espressa nella nota con cui è stato annunciato il taglio dei rating a breve e lungo termine sul debito sovrano della Grecia a livello 'spazzatura'


Standard & Poor's ha abbassato il rating sovrano a lungo termine della Grecia da 'BBB+' a 'BB+', e quello a breve termine da 'A-2' a 'B'. A spingere l'agenzia di rating a declassare a livello junk il debito greco e ad assegnare un outlook negativo (con il rischio, cioè, di un ulteriore taglio) sono soprattutto le preoccupazioni di tenuta sociale del paese, a fronte delle misure draconiane considerate necessarie per rimettere in sesto i conti pubblici.
L'outlook negativo – scrive infatti S&P - «riflette la possibilità di ulteriori downgrade se la capacità del governo greco di implementare programmi di riforme fiscali e strutturali sarà minato da una politica di opposizione nel paese o da condizioni economiche più deboli di quelle che stimiamo al momento».

'Recovery ratio'
L'agenzia di rating ha anche indicato il livello '4' per la recovery ratio del debito. In altri termini, S&P stima che in caso di ristrutturazione del debito greco o di default, la percentuale di recupero per i bondholder sia compresa tra il 30 e il 50 per cento. «Il downgrade - spiega Marko Mrsnik, analista di S&P - risulta da un aggiornamento della nostra valutazione sulle sfide politiche, economiche e di budget a cui il governo greco dovrà far fronte per mettere il peso del debito greco in una traiettoria di discesa».
Standard & Poor's, considera «non più compatibile con l'investment grade» la qualità del debito greco ma ritiene che, alla fine, arriverà il soccorso di Ue e Fmi. Tuttavia ciò potrebbe non bastare, anche alla luce del recente forte aumento del costo del debito. Le stime sono per un rapporto fra debito e pil al 124% nel 2010 e al 131% nel 2011 a fronte di una crescita del pil reale piatta nel periodo 2009-2016 mentre il pil nominale tornerà a livello del 2008 solo nel 2017.

Le prospettive
«Crediamo - spiega S&P - che questa crisi di fiducia abbia aumentato le incertezze sia sulla capacità del governo di realizzare le riforme velocemente, sia sulla sua capacità di affrontare una politica di austerità fiscale duratura negli anni». L'opposizione al governo Papandreou e i sindacati si batteranno, come hanno già dimostrato in queste settimane, contro le riforme chieste dal Fondo monetario e dalla Ue come 'garanzia' per gli aiuti. Ciò renderà ancora più difficile il lavoro dell'esecutivo. Per il 5 maggio è stato proclamato uno sciopero generale del settore pubblico e di quello privato. L'outlook di S&P sulla Grecia potrebbe essere modificato da 'negativo' a 'stabile' a condizione che «il sostegno politico all'azione economica del governo resti forte e le prospettive di crescita economica del paese si dimostrino più favorevoli di quelle previste attualmente». Una sfida che è inevitabilmente per il lungo periodo.
 

tommy271

Forumer storico
Ma che male ho fatto un mese fa a comprare i bond della Grecia...SONO DISPERATO!!! Ho buttato via una vita di sacrifici !!!:wall:

Ciao e benvenuto innanzitutto.
Prima di romperci la testa assicuriamoci che ne valga la pena.
Per il momento abbiamo subito notevoli tracolli ma non siamo in default ;).
Magari tra qualche giorno rideremo ...
 

belindo

Guest
Ciao e benvenuto innanzitutto.
Prima di romperci la testa assicuriamoci che ne valga la pena.
Per il momento abbiamo subito notevoli tracolli ma non siamo in default ;).
Magari tra qualche giorno rideremo ...


Io ho sentito un pò di pareri in TV, Cnbs e SKy economia........................chiaro la situazione è difficile ma può esserci tanta tanta speculazione e politica in questa situazione.;)
 

Brisico

Forumer attivo
Ciao e benvenuto innanzitutto.
Prima di romperci la testa assicuriamoci che ne valga la pena.
Per il momento abbiamo subito notevoli tracolli ma non siamo in default ;).
Magari tra qualche giorno rideremo ...
Non ci credo leggo troppe notizie negative e non basteranno neanche i 45 miliardi, ci sara' una ristrutturazione del debito purtroppo con tagli del 60% del valore nominale....è la mia piu' grande stupidaggine della vita che ho fatto, non vedo un futuro per ridere essendo ottimista ma non riesco proprio a vedere futuro positivo. Grazie per il benvenuto un abbraccio.
 
Stato
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