quando a dicembre parlavo di money management e di calcolare bene la percentuale e la strategia che non c'avrebbe fatto perdere il sonno anche in caso di deafult, era proprio per evitare queste situazioni, ma si sa, tutti a parlare di " valore assoluto" e non di percentuale del capitale, e tutti a entrare come fosse al casinò, a tentare la fortuna, 4000 messaggi scritti in questi 6 mesi dagli utenti, eppure sarebbero bastati si e no 10 messaggi, scrivendo la percentuale del capitale e soprattutto la strategia che si voleva seguire prima di entrare.
Ad esempio un 5% per cassetto, oppure un 10% per scalping intraday, oppure uno 0,3% ( mio caso) per dormire sonni tranquilli da qui al 2040 prima del riposo eterno, invece no, tutti a dire " Son entrato con 10k male che va tengo per la cedola". Poi tutti a dire " son entrato con 25k" e che rappresenta sta cifra?
Mi spiace indipendentemente da come finirà la storia greca questo thread sarà l'ennessimo thread stile Argentina-Parmalat-Lehman-GM ossia poche Cassandre ad avvisare e molti Achille a operare, solo che poi basta una piccola freccia al tallone e bye bye.
ps: sempre dentro con il mio 0,3% a 80 compreso commissioni sul grecia 40 da qui al default o al 2040 , decidano i signori del Vapore, la mia fiducia in loro è gia stat ben quantificata a dicembre quando son entrato
I risparmi di una vita non si giocano al casinò ne a Montecarlo ne ad Atene
Cari amici, la vicenda greca mette a dura prova i nervi di tutti. Guru, come sempre, non ce ne sono, per cui come andrà a finire la vicenda greca è difficile dire, nel senso che salvarla oppure meno dipende dalla politica, dagli sforzi che la Grecia vorrà fare e dal sostegno che il resto di Europa, Germania in testa, riterrà di accordarle oppure meno.
Non sappiamo se si troverà la quadra oppure meno.
Però di una cosa sono sicuro: comunque finisca, su questo 3D continueremo a confrontarci costruttivamente ed obiettivamente su quanto succede e tutti continueranno ad avervi diritto di parola se portano argomenti che aiutano a prendere decisioni.
Do' per scontato l'impegno di tutti, cmq vada, ad evitare che anche questo 3D finisca in sfogatoio.
Ciò detto, facciamo anche alcune considerazioni sul sell off visto in questi giorni.
Tenete conto che, quando un titolo di stato (è lo stesso per le obbligazioni societarie) perde o sta per perdere l'Investment grade, molti detentori istituzionali di quel titolo, e parlo dei fondi obbligazionari, sono costretti "per statuto" a sbarazzarsene, e siccome questi investitori sono in contatto con le agenzie di rating, sanno con un certo anticipo che S&P degraderà la grecia ad emittente speculativo.
Discorso analogo per le banche che utilizzano i TdS greci come collaterale per farsi dare cash dalla BCE: quando queste annusano la reale possibilità che, per effetto di un downgrade, la Grecia diventerà emittente speculativo, vendono, perché quei titoli diventano inutilizzabili rispetto all'esigenza di ricavarne cash portandoli alla BCE.
Quindi, abbiamo almeno due fonti dalle quali provengono vendite forzose di TDS greci. E quando la porta è stretta e c'è la ressa per uscire da dei titoli, si sa cosa succede ai prezzi.
L'altro fattore da valutare è quello politico. Dei tedeschi e delle loro perplessità (certo non prive di fondamento) si è parlato diffusamente ieri e nei giorni scorsi.
Ma valutiamo anche la faccenda dal punto di vista dei greci e di Papandreou. Se fossi al posto di Papandreou, in questi giorni, vista la piega presa dalla situazione, valuterei se chiederla io la rinegoziazione del debito ai creditori oppure meno.
E la ragione è presto detta: la strada per la Grecia è molto stretta, ed è divenuta ancora più stretta a causa del baloccamento della politica (greca ed europea) nelle misure da prendere e nei tempi in cui adottarle. Si è bluffato con i mercati, si sono prese tardi e male le decisioni necessarie, le si sono comunicate anche peggio, e la fiducia dei mercati nel mentre, è il caso di dirlo, è andata a Patrasso...
Ora, se Papandreou chiedesse la rinegoziazione ora o nei prossimi mesi, sarebbe ancora un leader che gestisce un fallimento causato dal governo di centrodestra che lo ha preceduto. Ma se oggi Papandreou accetta il prestito alle condizioni molto dure che verranno chieste da UE/FMI, e fra 9 mesi la Grecia non riesce a soddisfarle queste condizioni e defaulta uguale, quello sarà il default di Papandreou, non il default di chi lo ha preceduto.
Dunque, al di là delle parole dei politici greci, è questo lo scenario che anche loro hanno dinanzi.