Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (36 lettori)

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tommy271

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Fmi: abbiamo dato alla Grecia 18 mesi di tranquillità

Strauss-Kahn: ho convinto l'Ue che serviva uno sforzo massiccio

Parigi, 3 mag. (Apcom) - L'obiettivo del piano di sostegni alla Grecia è di evitare che il paese debba cercare finanziamenti sul mercato per un anno e mezzo. Lo ha spiegato il direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, in una intervista a Le Monde. Ieri Ue e Fmi hanno impartito il via libera al meccanismo, che garantirà alla Grecia fondi per 110 miliardi di euro sui prossimi tre anni. L'istituzione di Washington contribuirà per poco meno di un terzo a questo intervento. "Ho convinto gli europei che era necessario uno sforzo massiccio - ha detto il direttore - per evitare alla Grecia di far ricorso ai mercati per diciotto mesi". Atene per parte sua si è impegnata su ulteriori aspre misure di austerità, che in ampia misura toccano i trattamenti retributivi degli statali, ma proprio queste eviteranno che i dipendenti della pubblica amministrazione greca restino senza stipendio nei prossimi mesi, ha avvertito Strauss-Kahn. Senza precedenti poi la portata dell'intervento che verrà effettuata dallo stesso Fmi: concederà una cifra pari a 32 volte i contributi della Grecia alla stessa istituzione "un livello mai visto prima". Strauss-Kahn rivendica infine di aver avuto un ruolo di primo piano anche per sbloccare le resistenze della Germania, in particolare convincendo i vari gruppi parlamentari tedeschi sulla necessità dell'intervento. (fonte Afp)
 

tommy271

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IL CONTRIBUTO SVIZZERO ALLA GRECIA
3 mag 2010 16:36


BERNA - Il contributo finanziario della Svizzera al salvataggio della Grecia per il tramite del Fondo monetario internazionale - che ha promesso 30 miliardi di euro complessivamente - ammonta teoricamente a 690 milioni di franchi. Il denaro proverrebbe dalle riserve di divise della Banca nazionale svizzera, giacenti in un pool dell'FMI. Questa sorta di fondo viene alimentato dagli Stati membri dell'FMI sulla base della loro partecipazione, che per la Svizzera ammonta all'1,6%. In base a questa percentuale, la quota elvetica agli aiuti di Atene ammonta teoricamente a 480 milioni di euro.
Si tratta tuttavia di cifre da prendere con le pinze, dal momento che nell'FMI vi sono pagatori netti, ma anche Paesi che ricevono sostegno finanziario. In genere, il contributo dei Paesi con finanze stabili è maggiore rispetto a quello degli Stati molto indebitati. I crediti dell'FMI vengono decisi dal comitato esecutivo. Non è necessario il nullaosta dei governi o dei parlamenti, finché gli Stati non devono aumentare la somma di garanzia. La Svizzera dispone nel comitato esecutivo - composto di 24 Paesi - di un seggio. Stando al Dipartimento federale delle finanze la posizione della Svizzera circa il pacchetto di aiuti alla Grecia non è ancora definita.


(Corriere del Ticino)
 

tommy271

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CAMBI: EURO SCENDE SOTTO QUOTA 1,32 SU DOLLARO

(ASCA) - Roma, 3 mag - L'euro torna a indebolirsi sul dollaro. La moneta unica e' scivolata sotto la soglia di 1,32, segnando un minimo giornaliero a 1,3180.

La debolezza dell'euro e' messa in relazione all'attesa per la reale implementazione del pacchetto di prestiti (110 miliardi in 3 anni) alla Grecia da parte dei paesi dell'Eurozona e del Fondo Monetario Internazionale.

Il dollaro e' anche spinto al rialzo dall'aumento dell'attivita' economica nel settore manifatturiero Usa.
 

tommy271

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Grecia/ Van Rompuy convoca summit eurozona per sera 7 maggio

Servirà a discutere le lezioni da trarre dalla crisi

Bruxelles, 3 mag. (Apcom) - Il presidente 'stabile' del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha inviato oggi ai capi di Stato e di governo dei paesi dell'eurozona la lettera di convocazione per il vertice straordinario che avrà luogo la sera di venerdì 7 maggio a Bruxelles, per "trarre la lezione" della crisi greca e discutere della risposta europea, concretizzatasi ieri con l'attivazione, da parte dell'eurogruppo, del piano di aiuti congiunto con l'Fmi.
"In seguito all'accordo raggiunto ieri dai ministri delle Finanze dell'Eurogruppo sul programma correttivo greco e sull'attivazione del piano di sostegno finanziario alla Grecia - scrive Ven Rompuy nella lettera - faremo il punto sulle procedure parlamentari che devono essere portate a termine nei prossimi giorni a livello nazionale, in vista della conclusione dell'intero processo".
"Alla luce della crisi - conclude il presidente del Consiglio europeo - vorrei anche che avessimo uno scambio di vedute sulle lezioni da trarre per l'eurozona".
In ogni caso, i capi di Stato e di governo non torneranno sulla decisioni dell'eurogruppo di ieri, già prese e definitive, come ha chiarito al di là di ogni dubbio ieri il presidente dell'eurogruppo, Jean-Claude Juncker, durante la conferenza stampa alla fine della riunione dei ministri finanziari dell'eurozona. Juncker ha riferito ai giornalisti di aver "parlato a lungo" con Van Rompuy per informarlo della discussione dell'eurogruppo, facendo capire che sul carattere definitivo delle sue decisioni era d'accordo anche il presidente del Consiglio europeo.
Il vertice comincerà alle 19, e si terrà sottoforma di una cena di lavoro.
 

tommy271

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Grecia, a oggi nessuna evidenza contagio verso eurozona - Fitch

lunedì 3 maggio 2010 17:03

MILANO, 3 maggio (Reuters) - L'agenzia di rating Fitch non ritiene al momento paragonabili i profili di rischio della Grecia e degli altri paesi di eurozona.
Lo ha detto il managing director di Fitch Italia, Marco Cecchi de' Rossi, in una tavola rotonda all'Università Bocconi.
"Sono convinto che allo stato attuale della situazione non ci siano paragoni possibili nel profilo di rischio di Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Germania; sono estremamente diversi", ha spiegato.
Rispetto a un'ipotesi di contagio della crisi finanziaria dalla Grecia verso gli altri paesi di eurozona, Cecchi de' Rossi afferma che: "niente si può escludere in principio ma a oggi questo effetto non è verificato come probabile da parte nostra".
Positivo il commento del numero uno di Fitch Italia rispetto al piano di salvataggio della Grecia appena approvato dall'Ue.
"Il piano è andato nella direzione, che ci aspettavamo, di dare sostegno all'emittente sovrano: La direzione era attesa, il problema era il timing. Difficile giudicare da fuori; certo il tempo è una variabile che conta rispetto ai costi. In questa situazione più tempo passa, più crescono i costi", ha detto.
Quadro stabile per l'Italia, secondo l'agenzia di rating. "Nessun problema in vista per l'Italia, ovviamente continuiamo a monitorare i dati e le informazioni che ci vengono fornite", ha concluso Cecchi de' Rossi.
 

tommy271

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Borsa Atene: Ase a -0,8% per chiusura Londra e dubbi su Grecia


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase della borsa di Atene ha terminato la seduta in ribasso dello 0,8% a quota 1.853,5 punti, su un volume di 136,1 mln euro. La sessione e' stata volatile e i guadagni di apertura dell'1,6% si sono convertiti in perdite dell'1,6%, con trattazioni limitate a seguito della chiusura di Londra.
Alpha Bank scende del 3,1%, Titan, Eurobank e Coca Cola Hellenic del 2,9% e Piraeus del 2,1%. "Nonostante l'annuncio del bailout greco da 110 mld euro, c'e' ancora qualche rischio. Il mercato si chiede se ci sara' un'esplosione sociale e nessuno puo' dire quanto sara' profonda la recessione", afferma un analista locale, aggiungendo che "domani, con la borsa di Londra aperta, il trading sara' molto piu' indicativo ed efficiente", ha aggiunto.
 

tommy271

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EUROZONA: RENDIMENTI TITOLI GRECI SOTTO 9%. LISBONA E DUBLINO SOPRA 5%

(ASCA) - Roma, 3 mag - Il via libera al pacchetto di prestiti triennali per complessivi 110 miliardi di euro (80 in capo all'Eurozona e 30 in capo all'Fmi) alla Grecia allenta la pressione sui titoli di Stato di Atene e su quelli degli altri paesi in odore di contagio.

Rispetto alla fase piu' acuta della crisi di solvibilita' della Grecia (28 aprile), il rendimento dei titoli di Stato decennali di Atene e' sceso all 8,77% dopo essere salito, lo scorso 28 aprile, sopra il 10%. Cosi' il differenziale di rendimento tra titoli greci e titoli tedeschi, i piu' sicuri dell'Eurozona, e' sceso a 576 punti.

Minori tensioni anche sui titoli di Stato decennali di Portogallo, Irlanda, i paesi piu' permeabili ai sintomi di contagio della crisi greca.

I rendimenti dei titoli decennali di Lisbona e di Dublino viaggiano ancora su livelli superiori al 5%, rispettivamente al 5,39% e al 5,12%, lo scorso 28 aprile avevano toccato dei picchi rispettivamente al 6,10% e 5,27%.

Da segnalare che i prestiti bilaterali alla Grecia da parte dei paesi dell'Eurozona saranno erogati con un tasso del 5%.

Il piano di salvataggio della Grecia non ha portato alcun giovamento all'euro che si e' indebolito sul dollaro fino a 1,3155.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia,MinFin tedesco incontra martedì sistema finanziario-fonti

lunedì 3 maggio 2010 17:37

FRANCOFORTE, 3 maggio (Reuters) - Il ministro delle Finanze tedesco ha organizzato per domani un incontro con i principali attori finanziari del paese per esaminare le modalità di sostegno alla Grecia. Lo hanno riferito due fonti vicine alla situazione.
Il ministro Wolfgang Schaeuble incontrerà il presidente della Bundesbank Axel Weber, il numero uno dell'autorità garante dei mercati (Bafin) Jochen Sanio e l'AD di Deutsche Bank (DBKGn.DE: Quotazione) Josef Ackermann, secondo quanto riferito dalle fonti.
Venerdì delle fonti avevano detto a Reuters che Ackermann stava aiutando a coordinare gli sforzi del settore privato in aiuto della Grecia.
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
ovviamente gli svizzeri non perdono l'occasione per parlar male dell'Euro (dopo tutti i casini sui paradisi fiscali hanno il dente avvelenato :) )

Grecia: un aiuto inevitabile, ma pericoloso



Il piano da 110 miliardi di euro a favore della Grecia approvato domenica dai ministri delle finanze della zona euro era il prezzo da pagare per salvaguardare la moneta europea. Tuttavia nulla assicura che Atene riuscirà a risollevarsi, sottolinea lunedì la stampa svizzera.


Complessivamente la Grecia potrà ricevere nei prossimi tre anni 110 miliardi di euro per far fronte all'enorme debito pubblico (circa 300 miliardi di euro) che ha portato il paese sull'orlo del fallimento.

Circa due terzi della somma saranno a carico dei paesi della zona euro, mentre un terzo a carico del Fondo monetario internazionale. I tre principali contribuenti saranno la Germania (8,4 miliardi), la Francia (6,3) e l'Italia (5,5).

Nessuna alternativa

"Non vi era altra alternativa, per dirlo senza mezzi termini", scrive l'editorialista del Tages Anzeiger. L'aiuto – sottolinea il giornale zurighese – non deve però essere letto come un atto di simpatia nei confronti dei greci, bensì "serve unicamente ad assicurare la stabilità della moneta europea e a cercare di evitare che la crisi si allarghi ad altri paesi della zona euro".

Se la Grecia avesse dovuto dichiarare bancarotta, sul sistema finanziario mondiale si sarebbe abbattuta una tempesta paragonabile a quella scoppiata nel settembre del 2008 con il fallimento della banca americana Lehman Brothers, scrive il Tages Anzeiger.

"Altri Stati fortemente indebitati, come il Portogallo, possono ora essere sicuri che in caso di grossi problemi non saranno lasciati da soli", osserva dal canto suo la Neue Zürcher Zeitung.

Il piano ha però un retrogusto amaro, scrive in sostanza la NZZ, poiché per garantire la stabilità a corto termine della zona euro i ministri delle finanze "hanno infranto tutte le regole che si erano loro stessi imposti". L'articolo articolo 104 b del trattato sull'Unione europea, sancisce che "gli Stati membri non sono responsabili né subentrano agli impegni dell'amministrazione statale di un altro Stato membro".

Un piano d'austerità "pericoloso"

La NZZ critica il fatto che altri provvedimenti come il riscadenziamento del debito o l'uscita della Grecia dalla zona euro non siano mai stati presi sul serio, "anche se da un punto di vista economico e politico vi erano molti argomenti a favore di entrambe le misure".

Un'opinione condivisa anche da Le Temps, secondo cui queste soluzioni avrebbero permesso alla Grecia di ritrovare la crescita.

Nulla garantisce che il piano possa veramente risollevare l'economia ellenica. Le misure d'austerità annunciate dalla Grecia sono certo ambiziose, ma per la NZZ equivalgono a "voler costruire un aeroplano mentre si è in caduta libera".

Molto critico anche Le Temps, che parla di un piano d'austerità "pericoloso", che "colpirà senza pietà gli strati più deboli della popolazione".

Il giornale romando punta il dito contro il Fondo monetario internazionale che applica ricette conosciute ormai da anni nei paesi in via di sviluppo (tagli nel sociale, negli investimenti pubblici…), ma che solo in pochissimi casi hanno dato esito positivo.

"La Grecia cambia creditore, ma non è liberata dal ciclo infernale dell'indebitamento", constata Le Temps.

"Come farà Atene ad uscire dalla recessione in cui versa con l'unica arma di un drastico piano di risparmi?", si chiede da parte sua La Regione.

Rischio di contagio evitato?

Secondo il giornale ticinese, il salvagente europeo potrebbe inoltre non bastare "a evitare il contagio di altri Stati dell'UE non virtuosi o per stoppare una speculazione finanziaria a cui nessuno ha fin qui potuto o voluto opporre valide contromisure".

Anche la NZZ non esclude questo rischio, sottolineando che "la realtà potrebbe presto obbligare l'eurogruppo a passi ancor più drastici".

Per questa ragione, è ora importante utilizzare nel migliore dei modi il tempo guadagnato, osserva in sostanza il Tages Anzeiger. Gli altri Stati in bilico "devono finalmente presentare programmi di riforme credibili", per rompere il ciclo infernale dell'indebitamento, e la zona euro deve rafforzarsi dal punto di vista istituzionale.

Un rafforzamento tutt'altro che scontato, scrive La Regione parlando di una contraddizione di fondo dell'Unione, ossia "di come sia possibile conciliare politiche economiche nazionali con la moneta unica europea".

Un'Unione "acefala", con un "grande deficit di compattezza" e priva di "un progetto politico comunitario", che riesce sì a mettersi d'accordo di fronte alle grandi emergenze, ma che poi "una volta tornata l'illusoria e transitoria bonaccia", si dimostra incapace "di tracciare una rotta comune".

Daniele Mariani, swissinfo.ch
 

tommy271

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Grecia, prosegue ritracciamento rendimento bond decennali

(Teleborsa) - Continua ad allentarsi la tensione sui bond decennali della Grecia, i cui rendimenti avevano oltrepassato la scorsa settimana l'11%. Il rendimento dei bond ellenici a dieci anni si aggira ora ttorno all'8,52%, mentre lo spread con il bund tedesco si porta a 546 punti, contro i 601 di venerdì. A dare respiro alle obbligazioni greche l'approvazione del piano di salvataggio da 110 mld di euro, con i primi miliardi che dovrebbero essere erogati già il 19 maggio, data in cui scadranno alcuni titoli ellenici. La Grecia si conferma comunque al terzo posto nella classifica dei paesi a più alto rischio default al mondo, stando alle indicazioni di CMA Datavision. Il premio dei titoli greci è pari a 634 con una probabilità del 40,24% di default. Prima del paese ellenico si collocano l'Argentina (42,61%) ed il Venezuela (45,52%), queste ultime due con spread che superano ampiamente gli 800 punti.
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