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Ora è la Spagna a spaventare, il conto per l'Europa può salire
I mercato europei accelerano al ribasso. Ora l'indice Ftse Mib a a Milano arretra del 2,38% a quota 21.114 punti, spinto al ribasso dalle voci secondo cui la Spagna potrebbe chiedere aiuti come la Grecia. Si parla di una cifra pari a 200-280 miliardi di euro, dopo i 110 miliardi messi sul piatto per il Paese ellenico da Ue e Fmi.
Al momento l'indice della Borsa spagnola è in calo di oltre 3% con le vendite che colpiscono in particolare i titoli finanziari, come la principale banca Santander che cede circa il 4%. Al contempo è aumentato il rendimento dei titoli di stato spagnoli a dieci anni e si è allargato lo spread con i corrispondenti bund tedeschi.
L'interesse sui bond è salito al 4,08% dal 4,02%, mentre il differenziale di rendimento col bund si è allargato a 104 punti. Come se ciò non bastasse, una fonte del governo tedesco ha detto che le necessità di capitale di Atene superano i 110 miliardi del pacchetto di aiuti deciso domenica dall'Eurogruppo con l'Fmi.
Mentre il dirigente dell'agenzia di rating Moody's, Tom Byrne, ha sottolineato in un'intervista a Reuters che il pacchetto di aiuti finanziari non segna la soluzione finale della crisi di bilancio greca e che il punto è se Atene riuscirà a risanare i conti e a mantenere la propria coesione sociale.
Difficile dirlo ora con il governatore della banca centrale greca, George Provopoulos, che non vede uno spiraglio nel breve, azni ieri ha dichiarato che l'economia del Paese vedrà una contrazione di circa il 4% quest'anno, con i morsi della recessione che sono più forti di quanto stimato a causa del taglio di stipendi del settore pubblico e pensioni.
Eppure per Erkki Liikanen, Governatore della Banca centrale finlandese e consigliere della Bce, il pacchetto di aiuti messo a punto a Bruxelles nel fine settimana a favore della Grecia ha già ridotto i costi di rifinanziamento per Atene. I tassi di interesse sul debito greco "hanno iniziato a scendere e questo si riflette anche sugli altri Paesi dell'Eurozona".
Inoltre, secondo Liikanen, la situazione in altri Paesi nel mirino dei mercati, come Spagna e Portogallo, non è così difficile come quella Greca, ma "ogni situazione deve essere giudicata singolarmente. Confido nel fatto che la Commissione Ue esca rafforzata dalle lezioni della crisi in Grecia".
Se c'è il pericolo pure per la Spagna mi sa che l'euro ha i mesi contati