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In diretta dalla City - Test sui Paesi del Club Med
Finanzaonline.com - 5.5.10/09:40
Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell'anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si è scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi.
Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura.
1 - DATI E MERCATI
La giornata di ieri e' stata di "flight to quality" e avversione al rischio:
S&P ha perso oltre il 2%,
Euro Stoxx 50 a - 3.85%,
Commodity in territorio negativo: Copper ai minimi di febbraio (in 5 giorni, -10%!), Oil -3.70%, persino il Gold (a $1170/oz) perde circa 1%.
Si vende tutto cio' che e' associato al rischio mentre si acquistano Treasury (10y US a 3.61%, -8bps ) e Usd.
In evidenza:
- Equity dei Paesi "Club Med": Ibex35 -5.41%, Ase20 -7.40%, FTSE MIB -4.70% e PSI20 -4.20%);
- settore Bancario in Europa (Santander per esempio -7.70%);
- sovereign risk di Grecia, Spagna, Portogallo e Italia (CDS rispettivamente: +65%, +49%, +29%, +17%). Il gap con i tassi tedeschi diviene sempre piu' ampio: il "sistema Europa" mostra delle crepe sempre piu' evidenti.
2 - Tre i motivi della giornata:
a) investors stanno "testando" i Paesi del Club Med (e l'Europa): neppure un loan di Eur110bio alla Grecia è servito a calmare gli animi.
Anzi, proprio a causa di questo loan (il "monster bailout" come viene definito a Londra) si e' diffuso il sospetto che la Grecia non sia un caso isolato.
Il clima e' da: "something must be done" e l'impressione e' di avvitamento al ribasso: l'Eur, senza neppure tentare un rimbalzo, e' sceso sotto 1.30 (mai il mercato e' stato cosi "short" di Eur!).
Notare che le "cassandre" hanno per mesi pronosticato una crisi del debito in US (che pero' ironicamente viene acquistato come "safe haven"): anche il mestiere di predire catastrofi non e' facile.
L'Europa, a questo punto,secondo noi ha tre strade:
- consentire i defaults;
- creare una "unione fiscale" (con un "supertassa" per il Sud Europa);
- imporre disinflazione (e taglio dei salari nominali) nei Paesi del Club Med.
Senza queste decisioni "forti" i flussi speculativi, probabilmente, proseguiranno (primo target per Eurusd = 1.2885).
b) US, un po' per gli incentivi fiscali, un po' per i tassi bassi, un po' per un innato ottimismo si dimostrano ancora una volta il Paese "guida".
Attesa per i NFP di venerdi ma per ora ISM, factory orders, pending home sales e earnings NON hanno certo deluso. Eurusd (salvo sorprese nella giornata di venerdi) scendera' anche per questo.
c) Settore bancario (anche in US) sotto pressione. L'impressione che si ha e' che i politici di turno "consentano" di fare considerevoli profitti perche' presto ci sara' una "stretta" senza precedenti: preoccupa in particolare la cosidetta "Section 106" in US (per cui nessuna banca potra' piu' tradare swap OTC: lo dovranno invece fare entita' frutto di spin-off, che pero' avranno un costo maggiore per il funding). GS e' secondo noi "sotto torchio" anche per questo: le banche si trasformeranno in nuove utility?
3 - DATI OGGI
ADP e ISM non-manufacturing
Il trade piu' ovvio e su Eurusd: tutto sommato, uno straddle con vola a 12.45% non sembra un cattivo affare (non si puo' davvero escludere un recupero dell'Euro: sono tutti troppo short!). Interessante anche la Sterla: domani elezioni. L'hung parlament sarebbe un esito a dir poco "nefasto".